VIRTUOSO E INSOSTITUIBILE MODELLO DI ASSOCIAZIONISMO
Oltre 3000 eventi dinamici,900 culturali,600 iniziative solidali. E ancoratante attivitàa supporto dellegislatoreper favorire latutela del motorismo storico: questal’attività dell’Automotoclub Storico Italianonel corso dell’annoappena concluso. “L’impegno–Alberto Scuro, presidente ASI – è statonotevole, perché dietro adogni singola iniziativae dietro ognitraguardoc’è stato il lavoroinstancabile di tanti appassionati. La nostra è una Federazione che è un virtuoso e insostituibile modello di associazionismo basato sul volontariato:150.000 soci, 330 Club, 8000 volontari”.Va ricordato che ilmotorismo storicoè unelemento-chiaveper lo sviluppo delSistema Paese. Questo il “leit motiv” che sta guidandol’azione dell’ASIin un periodo storico che impone tanta energia per rimettere in moto questabellissima macchinache si chiama Italia.A livello istituzionale si sono intensificati i rapporti con realtàcome ANCI, Città dei Motori, Motor Valley,Stati Generali del Patrimonio Italiano, Istituto Italiano dei Castelli. Non solo: le sinergie con iMinisteridelTurismoe dellaCulturasono sfociate nei rispettivi patrocini concessi alla nuova serie “ASI CircuitoTricolore”, ambizioso calendario di eventi che promuove la conoscenza e la valorizzazione dei territori attraverso eventi dinamici. “Abbiamo dimostrato –spiega Scuro– che il mondo delle classiche dà vita a fenomeni turisticidal doppiovalore. Viaggiare su unveicolo storicosignifica infatti valorizzare il territorio attraversato e generare un grande indotto economico. Questeopere d’arte in movimentosono belle da vedere e fanno del bene all’economia.”Lospirito associazionistico dell’ASIha portato poi a fare molto, moltissimo per l’intera comunità̀: sia durante i lunghi mesi diemergenza sanitaria(con supporti e aiuti concreti), sia con letradizionali iniziativecoordinate da ASI Solidale, il riferimento all’interno dellaFederazione che nel 2021ha lanciato lo straordinario progetto “Classica & Accessibile” per il motorismo storico senza barriere: la guida di un’auto d’epocapuò essere un piacere per tutti, comprese le personediversamente abili. Ma “sociale” significa anche attenzione per igiovani. Significa saper offrire formazione enuove opportunitàper il futuro: ASI supporta e incentivacorsi professionaliper l’ingresso dei giovani nella filiera specializzata, vera eccellenza nel panorama delmade in Italy. In questo senso, proseguono le collaborazioni di ASIcon il CAPAC Politecnico del Commercio e del Turismo di Milano e con le Università di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.Quello dellacultura, poi, è un altroassetdi grande rilevanza in ambito ASI. Nel 2021, ad esempio, sono stati celebratii 60 anni della rivista La Manovella, organo ufficialedell’Automotoclub Storico Italianoe strumento didivulgazionedella cultura motoristica. Inoltre, per rimanere nel settore editoriale, vale la pena rimarcare lo straordinario successo del romanzo “Ilgiovane Giorgetto” pubblicato dallacasa editrice di ASI.Senza contare che l’emergenza sanitaria e le relative costrizioni vissute all’inizio dello scorso anno hanno portato all’uso sempre più intenso deisocial network, grazie ai quali è stato possibile realizzare e diffondere il nuovo format “Cultura Live”: dirette streaming settimanali con ospiti di grande livello che in ogni puntata hanno regalato perle di cultura e passione.Nello stesso tempo,l’Automotoclub Storico Italianoha potuto riaffermarsi come riferimento per l’intero settore raggiungendoobiettivi importantiin ambitonormativo e legislativo. Oggi più che mai, infatti, latutela dei veicoli storiciinizia con una regolamentazione nazionale semprepiù chiara ed equa. ASI, di concerto con gli altri Enti certificatori e con gli organismi istituzionali competenti (ai quali si è aggiunto – proprio nel 2021 – il neonatoIntergruppo Parlamentareper iVeicoli Storici) ha potuto ridefinire alcuni punti di rilevanza come lerevisioni periodichepiù sempliciper i mezziante 1960e l’inserimento dellemacchine agricole e dei ciclomotori over 40tra i veicoli di interessestorico e collezionistico.Non ultimo, ASI hascongiurato l’entrata in vigore di un emendamento alla Finanziaria 2022che avrebbe abolito ibenefici fiscaliper i veicolicertificati e registrati di interesse storico e collezionistico con etàcompresa fra 20 e 29 anni, che attualmente pagano un’impostaagevolatacome forma di tutela per la loro conservazione. “I parlamentari hannoascoltato e compreso le nostre tesi– evidenzia il Presidente Scuro – facendoprevalere il buon sensoe l’importanza ditutelare il settore.Avevamo ottenuto un abbassamento dellapressione fiscalenella Finanziaria2019, dopo che tra il2015 e 2018erano state eliminate le tutele per leyoungtimercausando ladispersione di parte del patrimonio motoristico nazionalee l’indebolimentodell’indottolegato allafiliera professionale. Il numero esiguo dei veicoli ventennali che godono oggi di questa agevolazionenon giustifica azioni penalizzantia fronte di ciò che essi sono in grado di produrre interminidisviluppo culturale, turistico ed economico, generando scenari occupazionaliimportantissimiper le future generazioni. Tutelarli è un nostro preciso dovere e non incide minimamente sul necessario rinnovamento delparco veicolare circolante”.
Oltre 3000 eventi dinamici,900 culturali,600 iniziative solidali. E ancoratante attivitàa supporto dellegislatoreper favorire latutela del motorismo storico: questal’attività dell’Automotoclub Storico Italianonel corso dell’annoappena concluso. “L’impegno–Alberto Scuro, presidente ASI – è statonotevole, perché dietro adogni singola iniziativae dietro ognitraguardoc’è stato il lavoroinstancabile di tanti appassionati. La nostra è una Federazione che è un virtuoso e insostituibile modello di associazionismo basato sul volontariato:150.000 soci, 330 Club, 8000 volontari”.
Va ricordato che ilmotorismo storicoè unelemento-chiaveper lo sviluppo delSistema Paese. Questo il “leit motiv” che sta guidandol’azione dell’ASIin un periodo storico che impone tanta energia per rimettere in moto questabellissima macchinache si chiama Italia.A livello istituzionale si sono intensificati i rapporti con realtàcome ANCI, Città dei Motori, Motor Valley,Stati Generali del Patrimonio Italiano, Istituto Italiano dei Castelli. Non solo: le sinergie con iMinisteridelTurismoe dellaCulturasono sfociate nei rispettivi patrocini concessi alla nuova serie “ASI CircuitoTricolore”, ambizioso calendario di eventi che promuove la conoscenza e la valorizzazione dei territori attraverso eventi dinamici. “Abbiamo dimostrato –spiega Scuro– che il mondo delle classiche dà vita a fenomeni turisticidal doppiovalore. Viaggiare su unveicolo storicosignifica infatti valorizzare il territorio attraversato e generare un grande indotto economico. Questeopere d’arte in movimentosono belle da vedere e fanno del bene all’economia.”
Lospirito associazionistico dell’ASIha portato poi a fare molto, moltissimo per l’intera comunità̀: sia durante i lunghi mesi diemergenza sanitaria(con supporti e aiuti concreti), sia con letradizionali iniziativecoordinate da ASI Solidale, il riferimento all’interno dellaFederazione che nel 2021ha lanciato lo straordinario progetto “Classica & Accessibile” per il motorismo storico senza barriere: la guida di un’auto d’epocapuò essere un piacere per tutti, comprese le personediversamente abili. Ma “sociale” significa anche attenzione per igiovani. Significa saper offrire formazione enuove opportunitàper il futuro: ASI supporta e incentivacorsi professionaliper l’ingresso dei giovani nella filiera specializzata, vera eccellenza nel panorama delmade in Italy. In questo senso, proseguono le collaborazioni di ASIcon il CAPAC Politecnico del Commercio e del Turismo di Milano e con le Università di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.
Quello dellacultura, poi, è un altroassetdi grande rilevanza in ambito ASI. Nel 2021, ad esempio, sono stati celebratii 60 anni della rivista La Manovella, organo ufficialedell’Automotoclub Storico Italianoe strumento didivulgazionedella cultura motoristica. Inoltre, per rimanere nel settore editoriale, vale la pena rimarcare lo straordinario successo del romanzo “Ilgiovane Giorgetto” pubblicato dallacasa editrice di ASI.Senza contare che l’emergenza sanitaria e le relative costrizioni vissute all’inizio dello scorso anno hanno portato all’uso sempre più intenso deisocial network, grazie ai quali è stato possibile realizzare e diffondere il nuovo format “Cultura Live”: dirette streaming settimanali con ospiti di grande livello che in ogni puntata hanno regalato perle di cultura e passione.
Nello stesso tempo,l’Automotoclub Storico Italianoha potuto riaffermarsi come riferimento per l’intero settore raggiungendoobiettivi importantiin ambitonormativo e legislativo. Oggi più che mai, infatti, latutela dei veicoli storiciinizia con una regolamentazione nazionale semprepiù chiara ed equa. ASI, di concerto con gli altri Enti certificatori e con gli organismi istituzionali competenti (ai quali si è aggiunto – proprio nel 2021 – il neonatoIntergruppo Parlamentareper iVeicoli Storici) ha potuto ridefinire alcuni punti di rilevanza come lerevisioni periodichepiù sempliciper i mezziante 1960e l’inserimento dellemacchine agricole e dei ciclomotori over 40tra i veicoli di interessestorico e collezionistico.
Non ultimo, ASI hascongiurato l’entrata in vigore di un emendamento alla Finanziaria 2022che avrebbe abolito ibenefici fiscaliper i veicolicertificati e registrati di interesse storico e collezionistico con etàcompresa fra 20 e 29 anni, che attualmente pagano un’impostaagevolatacome forma di tutela per la loro conservazione. “I parlamentari hannoascoltato e compreso le nostre tesi– evidenzia il Presidente Scuro – facendoprevalere il buon sensoe l’importanza ditutelare il settore.
Avevamo ottenuto un abbassamento dellapressione fiscalenella Finanziaria2019, dopo che tra il2015 e 2018erano state eliminate le tutele per leyoungtimercausando ladispersione di parte del patrimonio motoristico nazionalee l’indebolimentodell’indottolegato allafiliera professionale. Il numero esiguo dei veicoli ventennali che godono oggi di questa agevolazionenon giustifica azioni penalizzantia fronte di ciò che essi sono in grado di produrre interminidisviluppo culturale, turistico ed economico, generando scenari occupazionaliimportantissimiper le future generazioni. Tutelarli è un nostro preciso dovere e non incide minimamente sul necessario rinnovamento delparco veicolare circolante”.
