Volkswagen Golf GTI: buona la quinta
Quando si parla di Golf GTI, il primo pensiero va immediatamente allaprima versione del 1976. Ma la sportiva tedesca si è continuamente evoluta, con varie versioni più o meno apprezzate dal mercato e soprattutto dai seguaci di un modello che nel corso degli anni ha identificato una vera e propria categoria: lecompatte sportive derivate dalla grande serie.Un primo passo avanti in questo senso negli ultimi anni ha coinvolto laseconda serie, che ha visto le suequotazioni crescere di conseguenza, mentre le versionipiù recenticontinuano a esserepoco consideratenonostante abbiano contribuito alla continua crescita e all’evoluzione delfenomeno GTI. Tra queste una menzione merita sicuramente la quinta serie, che non gode ancora dei benefici previsti per le auto ventennali iscritte ai registri storici, ed è proprio per questo che le sue quotazioni sono ancora più che abbordabili.
Quando si parla di Golf GTI, il primo pensiero va immediatamente allaprima versione del 1976. Ma la sportiva tedesca si è continuamente evoluta, con varie versioni più o meno apprezzate dal mercato e soprattutto dai seguaci di un modello che nel corso degli anni ha identificato una vera e propria categoria: lecompatte sportive derivate dalla grande serie.
Un primo passo avanti in questo senso negli ultimi anni ha coinvolto laseconda serie, che ha visto le suequotazioni crescere di conseguenza, mentre le versionipiù recenticontinuano a esserepoco consideratenonostante abbiano contribuito alla continua crescita e all’evoluzione delfenomeno GTI. Tra queste una menzione merita sicuramente la quinta serie, che non gode ancora dei benefici previsti per le auto ventennali iscritte ai registri storici, ed è proprio per questo che le sue quotazioni sono ancora più che abbordabili.
