Alfa Sud, contro ogni pregiudizio

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Shop- Abbonati4 Gran Turismo su Automobilismo d’epoca di NovembreDino, Maserati, Mercedes e Porsche nel pieno degli anni di piombo: oggi hanno quotazioni raggiungibili e sono affidabiliSi parla anche dei 70 anni di Cisitalia, dei 50 di AMG e dei 30 di una regina: la Lancia Delta integraleArea Automobilismo dEpocaRegistratiSocialContatta la redazioneAutomobilismo d Epocaautomobilismodepoca@edisport.itSegnala problemi webwebmaster.moto@edisport.itArretrati e assistenzaassistenza.clienti@edisport.itin edicolaFCA HeritageTutto newsiridi e scudettiGruppo PSA: al Motor Show di Bologna la DS prototipo da RallyePoco conosciuta, è una delle due auto che servirono per gli studi della SM. Sarà espostada sabato 1° dicembre nello stand del gruppo, insieme alle colleghe WRC Peugeot 206 e Citroën C470Freccia RossaA Brescia nuovi capolavori alla mostra per i 90 anni della Mille MigliaLa mostra al Museo della “Freccia Rossa” resterà aperta fino al 7 gennaio 2018Fiat 8V, Giaur e Osca protagoniste della storia della “gara più bella del mondo”30maratoneL’epopea dei rally-avventura allo stand di FCA Heritage a “Milano AutoClassica”La Fiat 131 Diesel Abarth della Londra-Sidney e la Campagnola della Algeri-Le Capesposte al pubblico insiema alla Delta del Safari e alla Giulietta della Pechino-Parigi60sicurezzaATE Classic, frenare bene oggi come ieri (e anche meglio)Il marchio del gruppo Continental ha un fornito catalogo di ricambi per i sistemi frenantidelle auto d’epoca. Dal 2018 ci sarà anche un corso dedicato per le officine0Chiudiclassica invernaleProgramma su due tappe per la Winter Marathon 2018!

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Dino, Maserati, Mercedes e Porsche nel pieno degli anni di piombo: oggi hanno quotazioni raggiungibili e sono affidabiliSi parla anche dei 70 anni di Cisitalia, dei 50 di AMG e dei 30 di una regina: la Lancia Delta integrale

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in edicolaFCA HeritageTutto newsiridi e scudettiGruppo PSA: al Motor Show di Bologna la DS prototipo da RallyePoco conosciuta, è una delle due auto che servirono per gli studi della SM. Sarà espostada sabato 1° dicembre nello stand del gruppo, insieme alle colleghe WRC Peugeot 206 e Citroën C470Freccia RossaA Brescia nuovi capolavori alla mostra per i 90 anni della Mille MigliaLa mostra al Museo della “Freccia Rossa” resterà aperta fino al 7 gennaio 2018Fiat 8V, Giaur e Osca protagoniste della storia della “gara più bella del mondo”30maratoneL’epopea dei rally-avventura allo stand di FCA Heritage a “Milano AutoClassica”La Fiat 131 Diesel Abarth della Londra-Sidney e la Campagnola della Algeri-Le Capesposte al pubblico insiema alla Delta del Safari e alla Giulietta della Pechino-Parigi60sicurezzaATE Classic, frenare bene oggi come ieri (e anche meglio)Il marchio del gruppo Continental ha un fornito catalogo di ricambi per i sistemi frenantidelle auto d’epoca. Dal 2018 ci sarà anche un corso dedicato per le officine0Chiudi

in edicolaFCA HeritageTutto newsiridi e scudettiGruppo PSA: al Motor Show di Bologna la DS prototipo da RallyePoco conosciuta, è una delle due auto che servirono per gli studi della SM. Sarà espostada sabato 1° dicembre nello stand del gruppo, insieme alle colleghe WRC Peugeot 206 e Citroën C470Freccia RossaA Brescia nuovi capolavori alla mostra per i 90 anni della Mille MigliaLa mostra al Museo della “Freccia Rossa” resterà aperta fino al 7 gennaio 2018Fiat 8V, Giaur e Osca protagoniste della storia della “gara più bella del mondo”30maratoneL’epopea dei rally-avventura allo stand di FCA Heritage a “Milano AutoClassica”La Fiat 131 Diesel Abarth della Londra-Sidney e la Campagnola della Algeri-Le Capesposte al pubblico insiema alla Delta del Safari e alla Giulietta della Pechino-Parigi60sicurezzaATE Classic, frenare bene oggi come ieri (e anche meglio)Il marchio del gruppo Continental ha un fornito catalogo di ricambi per i sistemi frenantidelle auto d’epoca. Dal 2018 ci sarà anche un corso dedicato per le officine0Chiudi

iridi e scudettiGruppo PSA: al Motor Show di Bologna la DS prototipo da RallyePoco conosciuta, è una delle due auto che servirono per gli studi della SM. Sarà espostada sabato 1° dicembre nello stand del gruppo, insieme alle colleghe WRC Peugeot 206 e Citroën C470Freccia RossaA Brescia nuovi capolavori alla mostra per i 90 anni della Mille MigliaLa mostra al Museo della “Freccia Rossa” resterà aperta fino al 7 gennaio 2018Fiat 8V, Giaur e Osca protagoniste della storia della “gara più bella del mondo”30maratoneL’epopea dei rally-avventura allo stand di FCA Heritage a “Milano AutoClassica”La Fiat 131 Diesel Abarth della Londra-Sidney e la Campagnola della Algeri-Le Capesposte al pubblico insiema alla Delta del Safari e alla Giulietta della Pechino-Parigi60sicurezzaATE Classic, frenare bene oggi come ieri (e anche meglio)Il marchio del gruppo Continental ha un fornito catalogo di ricambi per i sistemi frenantidelle auto d’epoca. Dal 2018 ci sarà anche un corso dedicato per le officine0

iridi e scudettiGruppo PSA: al Motor Show di Bologna la DS prototipo da RallyePoco conosciuta, è una delle due auto che servirono per gli studi della SM. Sarà espostada sabato 1° dicembre nello stand del gruppo, insieme alle colleghe WRC Peugeot 206 e Citroën C470Freccia RossaA Brescia nuovi capolavori alla mostra per i 90 anni della Mille MigliaLa mostra al Museo della “Freccia Rossa” resterà aperta fino al 7 gennaio 2018Fiat 8V, Giaur e Osca protagoniste della storia della “gara più bella del mondo”30maratoneL’epopea dei rally-avventura allo stand di FCA Heritage a “Milano AutoClassica”La Fiat 131 Diesel Abarth della Londra-Sidney e la Campagnola della Algeri-Le Capesposte al pubblico insiema alla Delta del Safari e alla Giulietta della Pechino-Parigi60sicurezzaATE Classic, frenare bene oggi come ieri (e anche meglio)Il marchio del gruppo Continental ha un fornito catalogo di ricambi per i sistemi frenantidelle auto d’epoca. Dal 2018 ci sarà anche un corso dedicato per le officine0

iridi e scudettiGruppo PSA: al Motor Show di Bologna la DS prototipo da RallyePoco conosciuta, è una delle due auto che servirono per gli studi della SM. Sarà espostada sabato 1° dicembre nello stand del gruppo, insieme alle colleghe WRC Peugeot 206 e Citroën C470

Gruppo PSA: al Motor Show di Bologna la DS prototipo da Rallye

Poco conosciuta, è una delle due auto che servirono per gli studi della SM. Sarà espostada sabato 1° dicembre nello stand del gruppo, insieme alle colleghe WRC Peugeot 206 e Citroën C4

Freccia RossaA Brescia nuovi capolavori alla mostra per i 90 anni della Mille MigliaLa mostra al Museo della “Freccia Rossa” resterà aperta fino al 7 gennaio 2018Fiat 8V, Giaur e Osca protagoniste della storia della “gara più bella del mondo”30

A Brescia nuovi capolavori alla mostra per i 90 anni della Mille Miglia

La mostra al Museo della “Freccia Rossa” resterà aperta fino al 7 gennaio 2018Fiat 8V, Giaur e Osca protagoniste della storia della “gara più bella del mondo”

maratoneL’epopea dei rally-avventura allo stand di FCA Heritage a “Milano AutoClassica”La Fiat 131 Diesel Abarth della Londra-Sidney e la Campagnola della Algeri-Le Capesposte al pubblico insiema alla Delta del Safari e alla Giulietta della Pechino-Parigi60

L’epopea dei rally-avventura allo stand di FCA Heritage a “Milano AutoClassica”

La Fiat 131 Diesel Abarth della Londra-Sidney e la Campagnola della Algeri-Le Capesposte al pubblico insiema alla Delta del Safari e alla Giulietta della Pechino-Parigi

sicurezzaATE Classic, frenare bene oggi come ieri (e anche meglio)Il marchio del gruppo Continental ha un fornito catalogo di ricambi per i sistemi frenantidelle auto d’epoca. Dal 2018 ci sarà anche un corso dedicato per le officine0

ATE Classic, frenare bene oggi come ieri (e anche meglio)

Il marchio del gruppo Continental ha un fornito catalogo di ricambi per i sistemi frenantidelle auto d’epoca. Dal 2018 ci sarà anche un corso dedicato per le officine

classica invernaleProgramma su due tappe per la Winter Marathon 2018!

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Programma su due tappe per la Winter Marathon 2018!

StorieAlfa Sud, contro ogni pregiudizio14 agosto 2017di Dario Mella

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Il colore giallo sottolinea, forse meglio di altre tinte, la sportività dell’Alfasud ti.

In tempi di austerity la sua vocazione alla velocità sembrò una provocazione. La berlina dell’Alfa Romeoriuscì però a vincere ogni resistenza grazie alle sue ottime doti, non ultima l’economia

In tempi di austerity la sua vocazione alla velocità sembrò una provocazione. La berlina dell’Alfa Romeoriuscì però a vincere ogni resistenza grazie alle sue ottime doti, non ultima l’economia

Foto di Matteo BoemLa storia di quest’auto è qualcosa di particolare perché le vicende aziendali che la portano aldebutto nel 1973si intrecciano a fatti molto più complessi, soprattutto per la loro natura politica su scala internazionale e per l’imprevedibilità delle loro conseguenze.Ilprogetto Alfasudè stato da poco ultimato con la presentazione, al Salone di Torino del 1971, della nuova creazione di Arese fabbricata a Pomigliano d’Arco. Subito piace per una serie di qualità che la sospingono al vertice del segmento, rivelando oltretuttoottime doti stradali che meritano di essere poste meglio in risalto con una versione più sportiva e potente. Che è stata prevista sotto forma di coupé, e sarà l’Alfasud Sprint.Ad Arese, tuttavia, non è questo l’obbiettivo del momento. Ci vuole qualcosa di più immediato, un modello che faccia da contraltare soprattutto alla Fiat 128 Rally che la Casa torinese ha presentato due anni prima. E che deriva direttamente dalla berlina 128.Si è in anni in cui iniziano ad affermarsi le sportive, sulla base della berlina di cui mantengono la carrozzeria, eventualmente nella variante a due porte. Un tocco di personalizzazione in chiave estetica, un motore più potente e un assetto esaltato da gomme di maggiore dimensione con cerchi sportivi rendono la berlina accattivante e idonea a soddisfare le esigenze di chi desidera una maggiore fruibilità della vettura in confronto al classico coupé. Fin qui siamo nella norma, nel senso che auto così iniziano a diffondersi anche all’estero, basti pensare alla Ford Escort 1300 GT, alla Opel Kadett Rally e alla Simca Rallye 1 e Rallye 2, per restare in un ambito di cilindrate prossimo.Nel momento sbagliatoNel caso dell’Alfasud ti, dove per l’occasione è rispolverata la tradizionale sigla che significa “turismo internazionale”, compare però qualcosa di nuovo: sonole appendici aerodinamiche. Questi ritrovati hanno fatto la loro comparsa nelle auto da corsa per ragioni legate, da un lato, al miglioramento della penetrazione aerodinamica, dall’altro per dare maggiore portanza (e quindi stabilità) alle velocità più elevate. Che è esattamente quello che si fa oggi anche sulle normali berline. Ma questo, che è un fattore squisitamente tecnico, diventa allorail simbolo della dannazione, o, come si usa dire oggi, del “politicamente scorretto”.Perché tutto ciò? Nel mese di ottobre 1973 all’improvviso soffiano venti di guerra nel vicino Oriente, con conseguenze che sembrano non doverci riguardare mai. Come un fulmine a ciel sereno,la crisi petrolifera seguita al conflitto arabo-israeliano, detto guerra del Kippur, investe le economie occidentali. Ed è qualcosa che cambia il modo di concepire e vivere l’automobile, segnando la fine di un periodo di spensieratezza forse irripetibile. La guerra determina la drastica riduzione delle esportazioni di petrolio dai Paesi Arabi verso l’Occidente, il cosiddetto embargo petrolifero, che da noi ha come prima conseguenza il forte rincaro del prezzo dei carburanti alla pompa, soprattutto della benzina.Si fanno i conti con le scorte di greggio e si studia il modo di ridurre i consumi di petrolio, iniziando con il porre un freno all’uso dell’automobile e, più in generale, dei mezzi a motore. Come?Vietando l’uso dell’auto di domenica e nei giorni festivi.Per qualche tempo la gente la prende in modo folcloristico inventando i mezzi più strani per muoversi, basta farlo con qualsiasi veicolo purché non sia mosso da un motore endotermico. In quelle che sono chiamate le “domeniche a piedi”, si vedono circolare le sole auto della Polizia e i mezzi di pronto intervento.L’Alfasud ti si trova pertanto nel mondo al momento più sbagliato, che certo non può essere previsto, ma che di fatto ne penalizza le vendite.Come non bastasse,si introducono per la prima volta i limiti di velocità sulle strade extraurbane e sulle autostrade, rispettivamente di 100 e 120 km/h. La motivazione è di favorire il risparmio di carburante, ma, passata la crisi energetica, i limiti rimangono, per tutt’altre ragioni, con valori diversi e differenziati per cilindrate. E questo è un altro aspetto che penalizza, assieme all’Alfasud ti, le sportive in generale.L’articolo completo è stato pubblicato suAutomobilismo d’Epoca – giugno 2017© RIPRODUZIONE RISERVATA

Foto di Matteo BoemLa storia di quest’auto è qualcosa di particolare perché le vicende aziendali che la portano aldebutto nel 1973si intrecciano a fatti molto più complessi, soprattutto per la loro natura politica su scala internazionale e per l’imprevedibilità delle loro conseguenze.Ilprogetto Alfasudè stato da poco ultimato con la presentazione, al Salone di Torino del 1971, della nuova creazione di Arese fabbricata a Pomigliano d’Arco. Subito piace per una serie di qualità che la sospingono al vertice del segmento, rivelando oltretuttoottime doti stradali che meritano di essere poste meglio in risalto con una versione più sportiva e potente. Che è stata prevista sotto forma di coupé, e sarà l’Alfasud Sprint.Ad Arese, tuttavia, non è questo l’obbiettivo del momento. Ci vuole qualcosa di più immediato, un modello che faccia da contraltare soprattutto alla Fiat 128 Rally che la Casa torinese ha presentato due anni prima. E che deriva direttamente dalla berlina 128.Si è in anni in cui iniziano ad affermarsi le sportive, sulla base della berlina di cui mantengono la carrozzeria, eventualmente nella variante a due porte. Un tocco di personalizzazione in chiave estetica, un motore più potente e un assetto esaltato da gomme di maggiore dimensione con cerchi sportivi rendono la berlina accattivante e idonea a soddisfare le esigenze di chi desidera una maggiore fruibilità della vettura in confronto al classico coupé. Fin qui siamo nella norma, nel senso che auto così iniziano a diffondersi anche all’estero, basti pensare alla Ford Escort 1300 GT, alla Opel Kadett Rally e alla Simca Rallye 1 e Rallye 2, per restare in un ambito di cilindrate prossimo.

Nel caso dell’Alfasud ti, dove per l’occasione è rispolverata la tradizionale sigla che significa “turismo internazionale”, compare però qualcosa di nuovo: sonole appendici aerodinamiche. Questi ritrovati hanno fatto la loro comparsa nelle auto da corsa per ragioni legate, da un lato, al miglioramento della penetrazione aerodinamica, dall’altro per dare maggiore portanza (e quindi stabilità) alle velocità più elevate. Che è esattamente quello che si fa oggi anche sulle normali berline. Ma questo, che è un fattore squisitamente tecnico, diventa allorail simbolo della dannazione, o, come si usa dire oggi, del “politicamente scorretto”.Perché tutto ciò? Nel mese di ottobre 1973 all’improvviso soffiano venti di guerra nel vicino Oriente, con conseguenze che sembrano non doverci riguardare mai. Come un fulmine a ciel sereno,la crisi petrolifera seguita al conflitto arabo-israeliano, detto guerra del Kippur, investe le economie occidentali. Ed è qualcosa che cambia il modo di concepire e vivere l’automobile, segnando la fine di un periodo di spensieratezza forse irripetibile. La guerra determina la drastica riduzione delle esportazioni di petrolio dai Paesi Arabi verso l’Occidente, il cosiddetto embargo petrolifero, che da noi ha come prima conseguenza il forte rincaro del prezzo dei carburanti alla pompa, soprattutto della benzina.Si fanno i conti con le scorte di greggio e si studia il modo di ridurre i consumi di petrolio, iniziando con il porre un freno all’uso dell’automobile e, più in generale, dei mezzi a motore. Come?Vietando l’uso dell’auto di domenica e nei giorni festivi.Per qualche tempo la gente la prende in modo folcloristico inventando i mezzi più strani per muoversi, basta farlo con qualsiasi veicolo purché non sia mosso da un motore endotermico. In quelle che sono chiamate le “domeniche a piedi”, si vedono circolare le sole auto della Polizia e i mezzi di pronto intervento.L’Alfasud ti si trova pertanto nel mondo al momento più sbagliato, che certo non può essere previsto, ma che di fatto ne penalizza le vendite.Come non bastasse,si introducono per la prima volta i limiti di velocità sulle strade extraurbane e sulle autostrade, rispettivamente di 100 e 120 km/h. La motivazione è di favorire il risparmio di carburante, ma, passata la crisi energetica, i limiti rimangono, per tutt’altre ragioni, con valori diversi e differenziati per cilindrate. E questo è un altro aspetto che penalizza, assieme all’Alfasud ti, le sportive in generale.L’articolo completo è stato pubblicato suAutomobilismo d’Epoca – giugno 2017

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Contattacivia Don Luigi Sturzo, 7- 20016 Pero (Mi) – Tel. 02/380851- Fax 02/38010393 – E-mail:automobilismodepoca@edisport.it

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Automobilismodepoca.it – Quotidiano di informazione Reg. Trib. di Milano n.394 in data 23.06.2003