Le stazioni di servizio italiane hanno una sorta di “fuso orario” | A quest’ora il diesel costa meno (statisticamente)

Le stazioni di servizio italiane hanno una sorta di “fuso orario” | A quest’ora il diesel costa meno (statisticamente)

Benzina @automobilismodepoca

Un automobilista nota un ribasso improvviso alla pompa e scopre che in certi orari il prezzo può davvero essere più basso per effetto delle fasce di aggiornamento obbligatorie.

Molti guidatori fanno rifornimento sempre nella stessa stazione di servizio, convinti che i prezzi cambino solo in base al mercato o alle strategie del distributore. Eppure, osservando gli scontrini giorno dopo giorno, c’è chi si accorge di una dinamica curiosa: in alcuni momenti della giornata il carburante costa meno, come se ci fosse un vero e proprio “fuso orario” delle pompe italiane. Una differenza non legata al caso, ma al meccanismo con cui i distributori devono aggiornare i prezzi.

È quello che ha scoperto un automobilista che, facendo il pieno sempre alla stessa pompa sotto casa, ha notato uno sconto improvviso senza nessuna promozione esposta. Il totale riportato sullo scontrino era più basso del solito, e l’unica variabile era l’orario del rifornimento. Un fenomeno che incuriosisce molti, ma che ha una spiegazione molto concreta nel funzionamento delle norme che regolano la comunicazione e l’aggiornamento dei listini.

Il “fuso orario” dei distributori e l’orario in cui si risparmia davvero

In Italia i gestori delle stazioni di servizio devono comunicare i prezzi entro finestre orarie precise, legate ai sistemi nazionali che monitorano le tariffe. Questo crea un effetto collaterale: i nuovi prezzi non si aggiornano in modo continuo, ma a scaglioni. Così capita che la pompa mantenga un prezzo più basso per qualche ora, finché non scatta il successivo adeguamento. È qui che nasce la sensazione del “fuso orario”: un intervallo in cui, per pochi centesimi, si riesce a risparmiare senza alcuno sforzo.

Chi va a fare rifornimento nelle prime ore della mattina o poco prima degli aggiornamenti serali può intercettare questo momento favorevole. È l’attimo in cui il sistema ancora non ha caricato i nuovi prezzi, oppure in cui la stazione non ha ancora adeguato il listino al rialzo. Per questo alcuni automobilisti, facendo rifornimento alla stessa pompa e alla stessa ora, iniziano a notare variazioni che sembrano casuali, ma in realtà seguono una logica ben precisa.

Benzina @automobilismodepoca

Come sfruttare le fasce orarie e risparmiare senza cambiare abitudini

Per chi vuole approfittare di questo meccanismo non serve cambiare stazione o inseguire sconti particolari. Basta osservare i propri scontrini e identificare quando il prezzo risulta più favorevole. Molti scoprono che la prima parte del mattino, quando la domanda è bassa e gli aggiornamenti non sono ancora stati caricati, è spesso il momento giusto per fare il pieno. In altre zone, invece, il vantaggio compare nel tardo pomeriggio, in attesa dell’adeguamento serale.

Il principio è semplice: le stazioni non aggiornano i prezzi in tempo reale, quindi esistono momenti in cui il listino resta temporaneamente più conveniente. Osservare con attenzione e individuare il proprio “fuso orario” di risparmio permette di tagliare i costi senza cambiare routine e senza rinunciare alla comodità della pompa sotto casa. Un piccolo trucco quotidiano che, a fine mese, può fare la differenza.