APOCALISSE STELLANTIS – Va dal meccanico convinto della batteria scarica ma gli è morto il motore (dopo soli 75.000 km) | Saltati 9000 euro

APOCALISSE STELLANTIS – Va dal meccanico convinto della batteria scarica ma gli è morto il motore (dopo soli 75.000 km) | Saltati 9000 euro

Stellantis @automobilismodepoca

Va in officina pensando alla solita batteria a terra, ma sul suo Fiat Doblo 1.5 turbodiesel arriva la diagnosi più temuta: motore bloccato a soli 75.000 chilometri e un conto che può sfiorare i 9.000 euro.
La scena arriva da un video pubblicato su TikTok, dove un meccanico racconta quella che definisce l’ennesima “magia di Stellantis”. In officina c’è un Fiat Doblo 1.500 turbodiesel, uno dei motori nati dalla collaborazione con Citroen e Peugeot, entrato per un guasto che il proprietario attribuiva alla batteria. Il cliente era convinto che fosse il solito inconveniente banale: l’auto si spegne, fatica a ripartire, “secondo me è la batteria”.In realtà, dietro quel sintomo così comune si nascondeva molto di più. Il meccanico spiega che l’auto ha appena 75.000 chilometri e invita chi guarda a prestare attenzione al rumore: con la radio accesa si sente solo un secco “tic, tic”. Il proprietario è convinto che sia il motorino di avviamento o la batteria scarica, ma l’officina scopre ben altro. Quando provano a spingere il mezzo in quinta, il Doblo non si muove: motore completamente bloccato, fermo mentre era in marcia, una delle situazioni più temute da chiunque usi l’auto ogni giorno per lavorare.

Quel “tic, tic” che annuncia un problema molto più grosso

Nel video il meccanico racconta passo dopo passo ciò che è accaduto. Il cliente entra e dice: “guarda, onestamente mentre stavo andando mi si è spento, poi non è più acceso, fatica, secondo me la batteria”. Lui però vuole capire davvero che cosa c’è dietro quella che definisce, con ironia amara, una nuova “magia di Stellantis”. Mette in evidenza il chilometraggio – 75.000 chilometri sono pochi per un motore diesel moderno – e invita ad ascoltare il rumore: quel “tic, tic” secco che non assomiglia affatto al classico lamento di una batteria a terra.

A quel punto in officina si procede alla prova più semplice: inserire la quinta marcia e spingere il veicolo. In condizioni normali, anche un mezzo pesante dovrebbe muoversi, magari con un po’ di fatica. Qui invece niente da fare. “Ragazzi, motore bloccato. Motore bloccato a 75.000 chilometri. Queste sono le magie dei motori di oggi”, commenta il meccanico, sottolineando come un motore grippato a un chilometraggio così basso sia un campanello d’allarme sulle aspettative di durata delle auto attuali. Nessuna fumata spettacolare, nessun rumore di ferraglia: solo un “tic, tic” e un propulsore che non gira più.

@auto.appennino #stellantis #motori #magici ♬ suono originale – Autoappennino Quality Car

Dal sogno della batteria scarica al conto da 9.000 euro

La parte più dura arriva quando si parla di soldi. “Cosa devo fare? Devo semplicemente cambiare un motore”, spiega l’uomo nel video. La sostituzione completa di un propulsore su un Fiat Doblo 1.5 turbodiesel non è né rapida né economica. Il meccanico immagina già la reazione del cliente: “ma che C*** stai dicendo?”, perché bastano poche parole per far capire che il conto può oscillare tra i 7.000, gli 8.000 e persino i 10.000 euro.

Il video diventa così una sorta di piccola lezione pratica per chi guida ogni giorno. Il protagonista ricorda che, quando si sente un “tic” ripetuto all’avviamento, le opzioni possono essere diverse: un motorino di avviamento bloccato, una batteria praticamente morta oppure – nel caso peggiore – un motore inchiodato. E avverte che quando il “tic” si trasforma in un “tic, tic” più insistente e l’auto non si muove nemmeno spingendola, il rischio è proprio quello di trovarsi davanti al motore da sostituire.