Qui dentro Nicola Pietrangeli ha fatto il bello e il cattivo tempo | Fiat Osca Spider: nel 1960 costava quanto una casa

Qui dentro Nicola Pietrangeli ha fatto il bello e il cattivo tempo | Fiat Osca Spider: nel 1960 costava quanto una casa

Nicola Pietrangeli con la fidanzata dell'epoca @automobilismodepoca, tutti i diritti Istituto Luce

Nell’abitacolo raccolto della Fiat Osca Spider, Nicola Pietrangeli sembrava allungare il dominio dai campi in terra rossa alle strade dell’Italia del boom.

Per capire davvero il fascino della Fiat Osca Spider bisogna immaginare Nicola Pietrangeli che esce dal circolo del Foro Italico, racchetta sotto braccio e chiave cromata in mano. Il campione che ha scritto la storia del tennis italiano, tra trionfi al Roland Garros e pomeriggi romani da star, trovava in questa spider il prolungamento naturale del suo stile: bassa, elegante, con quella linea tesa che sembrava fatta apposta per essere fotografata accanto a un fuoriclasse dal carisma debordante.

Qui dentro, tra volante sottile e sedili in pelle, Pietrangeli poteva davvero “fare il bello e il cattivo tempo”: arrivare agli eventi, sparire verso il mare, regalare passaggi agli amici di circolo. La Fiat 1500/1600 S Osca Spider era il giocattolo perfetto per un’Italia che correva veloce, con il motore bialbero nato dalla collaborazione tra Fiat e le Officine OSCA dei fratelli Maserati, e una carrozzeria che sembrava uscita da una passerella, più che da una catena di montaggio.

Dagli anni Sessanta alla leggenda: quanto costava guidare il sogno

A inizio anni Sessanta, avere una Fiat Osca Spider significava entrare in un club ristretto. Non era l’auto del “ragazzo qualsiasi”, ma il capriccio di chi poteva permettersi un due posti scoperto con tecnologia da competizione. In un’intervista su una rara 1600 S Spider si ricorda come il listino arrivasse a circa 1.800.000 lire nei primi anni ’60, una cifra che per molte famiglie corrispondeva al sogno di una casa più che di una cabriolet sportiva.

Con quel prezzo ci si portava a casa un motore bialbero raffinato, freni a disco sulle quattro ruote e una linea che non aveva nulla da invidiare alle rivali straniere. Non stupisce che la Fiat Osca Spider sia diventata l’auto simbolo dei giovani rampanti, degli attori e degli sportivi che volevano distinguersi. È facile immaginare Pietrangeli che, dopo una giornata di match, si infila al volante e lascia il parcheggio del circolo tra sguardi curiosi e qualche pizzico di invidia, con il quattro cilindri che canta come una piccola sportiva da pista.

Fiat Osca Spider @wikicommons, automobilismodepoca

Quanto vale oggi una Fiat Osca Spider (e perché è un affare da intenditori)

Oggi la domanda è un’altra: quanto costa una Fiat Osca Spider sul mercato delle storiche? Le quotazioni parlano chiaro: un esemplare in buone condizioni parte generalmente da poco più di 20.000 euro per salire oltre quota 40.000 nei casi meglio restaurati, con punte ancora superiori per gli esemplari perfetti, certificati e con storia documentata.

Non è un’auto economica, ma il paragone con le sportive coeve più blasonate mostra quanto la Fiat Osca Spider resti ancora oggi una tentazione “ragionevole” per chi cerca una scoperta italiana di carattere. Il suo valore non è solo nei numeri: è nella miscela di tecnica Maserati, design d’epoca e immaginario da dolce vita che la lega a personaggi come Nicola Pietrangeli, principe dei circoli romani. Sedersi al volante significa entrare in una cartolina degli anni Sessanta, quando il campione dominava sulla terra rossa e, una volta chiusa la porta della spider, continuava a dettare le regole anche fuori dal campo.