Carlo Conti guida ancora una Smart: il cachet di Sanremo non l’ha cambiato | Così trova parcheggio in 90 secondi
Carlo Conti Smart @automobilismodepoca
Dirige il Festival di Sanremo, incassa un cachet da star, ma quando scende in strada Carlo Conti sceglie ancora la sua Smart bianca: piccola, discreta e perfetta per trovare parcheggio in 90 secondi.
Nel 2025 Carlo Conti è tornato al timone di Sanremo 2025, con compensi che le stime collocano nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro a edizione. Eppure, lontano dalle luci dell’Ariston, il conduttore resta legato a un’auto che più “normale” non si può: una Smart Fortwo, citycar ormai fuori produzione ma ancora amatissima da chi deve districarsi tra vicoli stretti, garage minuscoli e centri storici congestionati.
Nel garage di Conti non mancano alternative più comode e “importanti” – un’Audi Q3 per i viaggi più lunghi, una Fiat 500 che profuma di nostalgia – ma per la vita di tutti i giorni la scelta ricade quasi sempre sulla piccola Smart. Una scelta che racconta molto di più di mille discorsi sul rapporto col successo: anche con il cachet del Festival in tasca, il conduttore preferisce un’auto che entra dove gli altri si incastrano, parcheggia dove gli altri girano a vuoto.
La Smart di Conti: regina della città, altro che macchinone da passerella
La Smart Fortwo che accompagna Conti da anni è il classico esempio di auto scelta con la testa. Due posti, pochi metri di lunghezza, raggio di sterzata ridottissimo: l’ideale per chi vive tra Firenze e Roma e deve incastrare riunioni, prove, studi televisivi e serate in centro. Niente suv esagerati, niente berline blindate: una citycar compatta che gli permette di infilarsi dove altri, semplicemente, rinunciano.
Non è un caso se questa stessa vettura lo ha accompagnato fin dagli inizi, quando lavorava nelle radio locali toscane e sognava il grande salto in tv. Oggi che quel salto l’ha fatto da un pezzo, continua a usarla per quello che sa fare meglio: sgusciare nel traffico, trovare un buco tra due auto in seconda fila, fare inversione dove gli altri devono girare tre isolati. Il risultato è che il direttore artistico del Festival spesso impiega meno tempo a trovare posto con la sua Smart che non a scegliere il papillon per la prima serata.

Cachet da star, abitudini da “uomo normale”: il messaggio della sua citycar
Vedere uno dei volti più pagati della televisione italiana scendere da una piccola due posti manda un messaggio preciso: il cachet di Sanremo non obbliga a trasformare ogni spostamento in una sfilata. Mentre sui social impazzano supercar e suv extralusso, Conti continua a puntare su un’auto che costa e consuma poco, ma rende la vita quotidiana infinitamente più semplice.
Certo, quando serve comfort e spazio ci sono l’SUV e le altre vetture del suo parco auto. Ma la scena più autentica resta quella del conduttore che, finita la diretta, rientra a casa con la sua Smart, infila un parcheggio impossibile e spegne il motore in 90 secondi netti. È il paradosso di Carlo Conti versione 2025: il festival può anche fermare il Paese intero, ma a farlo muovere davvero – tra vicoli, salite e incroci stretti – basta ancora una citycar di poche decine di cavalli.
