Quanto si paga per iscriversi in Formula 1? Dai 703mila euro di quota fissa a quella variabile | Si arriva a oltre 7 milioni

Quanto si paga per iscriversi in Formula 1? Dai 703mila euro di quota fissa a quella variabile | Si arriva a oltre 7 milioni

Lando Norris @wikicommons, automobilismodepoca

In F1 non basta esserci: per iscriversi al Mondiale si paga una quota fissa e una variabile legata ai punti dell’anno prima.

Quando si pensa alla Formula 1, l’immaginario corre subito a budget giganteschi, gallerie del vento e contratti multimilionari. Eppure c’è una cifra che precede tutto, ancora prima di parlare di sviluppo e aggiornamenti: la tassa d’iscrizione al campionato. È il “biglietto” per entrare ufficialmente in griglia, e non è uguale per tutti perché il sistema premia (o punisce) i risultati della stagione precedente.

La logica è semplice e spietata: chi ha fatto più punti paga di più. Questo meccanismo trasforma la classifica in un conto, e rende facile capire perché i team di vertice debbano preparare bonifici enormi. L’effetto è quasi ironico: vinci, domini, alzi trofei e poi ti ritrovi a pagare una quota più alta proprio grazie a quei punti guadagnati in pista.

La regola che vale per tutti: una base uguale, poi il conto cresce a ogni punto

Secondo quanto riportato da Automoto.it, per partecipare alla stagione 2026 tutte le squadre devono versare una tassa calcolata sulle prestazioni del 2025. Si parte da una quota fissa di circa 703.000 dollari, a cui si somma una parte variabile: ogni punto conquistato vale circa 8.408 dollari. È qui che la cifra diventa “viva”, perché cresce in modo direttamente proporzionale a quanto hai raccolto in classifica.

Detta così sembra quasi un dettaglio amministrativo, ma in realtà è un moltiplicatore enorme. Non è la stessa cosa chiudere con qualche punto e chiudere con centinaia: la tassa non misura il “nome” del team, misura il risultato. E questo spiega perché, quando arriva il momento di iscriversi, la stagione precedente torna a pesare come un macigno, trasformando la gloria sportiva in un costo immediato e calcolabile.

Leclerc @automobilismodepoca

Il caso McLaren fa scuola: quando dominare significa pagare una cifra da record

Il esempio più chiaro è proprio quello di chi ha chiuso davanti a tutti. La McLaren, forte di 833 punti nel 2025, arriverebbe a una tassa complessiva di 7.732.579 dollari. Ed è una cifra che racconta meglio di qualunque slogan quanto costi stare al vertice anche fuori dalla pista: più vinci, più il tuo “ingresso” nella stagione successiva diventa pesante.

Dietro, il quadro cambia subito perché cambiano i punti: la Mercedes, seconda, viene indicata a 4.000.478 dollari con 469 punti, la Red Bull a 3.873.935 dollari con 451 punti, e la Ferrari a 3.501.336 dollari con 398 punti. All’estremo opposto c’è la novità assoluta: Cadillac, al primo anno, pagherebbe solo la quota base di 703.330 dollari. Ed è qui che si capisce il senso del sistema: l’iscrizione in Formula 1 non è una cifra unica, ma un prezzo che segue la classifica, punto dopo punto.