R.I.P. Peugeot: addio al leggendario motore 1.2 | Bloccato e ritirato dopo un anno e mezzo di attesa
Peugeot ritira il motore 1.2 100 CV per adeguamento Euro 6e bis. 208 e 2008 solo ibride/elettriche. Prezzi in salita, una scelta obbligata. Scopri l’impatto.
Dopo oltre un anno e mezzo di attesa, la casa del Leone torna a far parlare di sé con una decisione che sta già facendo discutere clienti e addetti ai lavori. Peugeot ha infatti sospeso le vendite della motorizzazione benzina tre cilindri 1.2 litri da 100 CV, un’unità ampiamente apprezzata per il suo equilibrio tra prestazioni e consumi. Questo motore è ora costretto ai box per adeguarsi alla nuova e più stringente normativa Euro 6e bis.
Tale passaggio obbligato lascia un segno profondo sulla gamma dei modelli più venduti. Le popolari Peugeot 208 e 2008, almeno per il momento, saranno acquistabili esclusivamente nelle declinazioni ibride o full electric. Questa restrizione non solo riduce le opzioni per gli acquirenti, ma impone anche un significativo rialzo dei prezzi di listino, spingendo molti a considerare alternative più costose rispetto alla versione a benzina a cui erano abituati. La mossa di Peugeot evidenzia una chiara accelerazione verso l’elettrificazione, ma con un costo che inciderà direttamente sulle tasche degli automobilisti.
L’adeguamento tecnico e le nuove opzioni
L’adeguamento tecnico apre scenari innovativi e un ventaglio di nuove opzioni.
L’interruzione della disponibilità del propulsore 1.2 da 100 CV è una misura temporanea. L’adeguamento alla normativa Euro 6e bis prevede un ritorno in listino non prima di marzo 2026. Questo processo comporta interventi mirati sull’elettronica di gestione del motore e altri affinamenti tecnici. L’obiettivo è chiaro: ridurre ulteriormente le emissioni senza tuttavia compromettere la potenza che ha reso questa unità così popolare.
Nel frattempo, la clientela che fino a ieri vedeva nella tre cilindri da 1.2 litri la soluzione ideale per la mobilità urbana ed extraurbana, si trova davanti a un ventaglio di opzioni diverse e, in molti casi, più tecnologicamente avanzate. Le alternative proposte dalla casa francese si concentrano sulle versioni ibride full hybrid da 110 e 145 CV. Entrambe queste motorizzazioni mantengono come base il motore termico 1.2 litri, ma lo affiancano a un’unità elettrica e a un cambio automatico a sei rapporti.
Questo salto tecnologico non è solo una risposta normativa, ma anche un impegno verso un’esperienza di guida più efficiente e sostenibile. Le nuove configurazioni promettono consumi sensibilmente ridotti e un impatto ambientale decisamente più contenuto. A titolo di esempio, la Peugeot 208 Hybrid da 110 CV dichiara un consumo medio di soli 4,5 litri ogni 100 km e emissioni di CO2 di appena 101 g/km. Questi valori testimoniano l’efficacia delle nuove strategie di elettrificazione adottate dal marchio.
L’impatto sul mercato e le prospettive future
Le tendenze del mercato: impatto attuale e proiezioni future.
La transizione verso le motorizzazioni ibride ed elettriche porta con sé un inevitabile aumento dei costi. Se la versione a benzina del 1.2 100 CV partiva da circa 21.500 euro, l’ingresso nel mondo ibrido con la 208 Hybrid 110 CV sale a circa 23.900 euro. Le varianti completamente elettriche rappresentano un ulteriore balzo in avanti, raggiungendo listini che superano i 35.500 euro. Questo delta di prezzo, non trascurabile, rischia di rendere l’acquisto di un’auto compatta un investimento ben più oneroso per una fetta significativa di consumatori.
La sospensione della motorizzazione 1.2 100 CV è più di una semplice modifica di gamma; essa rappresenta un segnale forte della direzione che sta intraprendendo l’intera industria automobilistica europea. Quest’ultima è sempre più stretta tra le maglie di una regolamentazione ambientale che si fa ogni giorno più stringente e la costante necessità di mantenere competitività e attrattiva sul mercato globale. Le case automobilistiche sono chiamate a un equilibrio difficile, bilanciando l’innovazione tecnologica con le esigenze di una clientela diversificata.
In questo scenario, Peugeot si trova di fronte alla sfida di conciliare la spinta verso un futuro elettrico e ibrido con la richiesta di quei consumatori che, specie nelle aree extraurbane o con budget più contenuti, continuano a preferire propulsori termici semplici, affidabili e dal costo d’acquisto e gestione più contenuto. La mossa attuale è un tassello fondamentale in questa transizione, e sarà interessante osservare come il mercato e i consumatori reagiranno a queste nuove dinamiche.
