Queste auto nascondono un dolce segreto: dentro montano il motore Ferrari | Ma sono di un’altra marca
Montano il leggendario motore Ferrari senza esibire il Cavallino Rampante. Un’esperienza di guida unica, sorprendente e affascinante.
Questa insolita collaborazione è nata da svariate ragioni: talvolta per strategia industriale, altre volte per soddisfare necessità sportive o semplicemente per un opportunismo tecnico che ha permesso a marchi amici di accedere a un’eccellenza meccanica senza pari. Il risultato sono state vetture diventate vere e proprie icone, a volte discrete e raffinate, altre volte esuberanti, ma sempre capaci di offrire un’esperienza di guida autenticamente Ferrari, avvolta in un vestito diverso. Preparatevi a scoprire questi gioielli nascosti che combinano il prestigio Ferrari con l’identità unica di altri celebri marchi.
Alfa Romeo e le prime Maserati con cuore Maranello
Alfa Romeo e prime Maserati: Maranello, il cuore che le lega.
Tra le gemme di questa peculiare alleanza, l’Alfa Romeo 8C Competizione spicca come un vero e proprio manifesto. Al suo debutto, l’Alfa Romeo desiderava riaffermare la propria presenza nell’olimpo delle auto sportive di lusso. La soluzione fu tanto audace quanto efficace: integrare il motore V8 aspirato Ferrari F136. Assemblato direttamente a Maranello, questo propulsore da 4,7 litri non solo forniva prestazioni mozzafiato, ma regalava anche un timbro sonoro e un carattere inconfondibilmente Ferrari, trasformando la 8C in un oggetto di culto dal design spettacolare.
Anche Maserati, agli inizi degli anni 2000, ha trovato nella partnership con Ferrari la chiave per la propria rinascita. Dopo il periodo della 3200 GT, la Maserati 4200 GT Coupé e la successiva GranSport segnarono una svolta tecnica decisiva. Sotto i loro eleganti cofani pulsava il medesimo V8 Ferrari F136 nelle sue prime versioni. Questo motore aspirato trasformò le GT del Tridente in macchine sensazionali, capaci di regalare emozioni pure. Il rombo, la progressione dei giri, la prontezza: ogni aspetto richiamava l’eccellenza Ferrari, pur mantenendo quell’eleganza più discreta tipica di Maserati. Questi modelli furono cruciali per il rilancio del marchio.
Maserati: l’evoluzione del V8 Ferrari e le berline di lusso
L’evoluzione del V8 Ferrari nel cuore delle berline Maserati di lusso.
L’evoluzione del V8 Ferrari in casa Maserati continuò con la celebre GranTurismo, un modello che incarnava perfettamente la filosofia del grand touring all’italiana. Il motore F136 si sviluppò ulteriormente, guadagnando in cilindrata e raffinatezza, ma mantenendo quel suono che nel tempo è diventato leggendario. La GranTurismo, sebbene non pensata per l’aggressività della pista, offriva un’interpretazione più civile e sofisticata del motore Ferrari, ideale per divorare chilometri con stile e potenza. Le ultime versioni V8 della GranTurismo sono oggi considerate veri e propri oggetti da collezione, simbolo di un’epoca che vedeva l’aspirato regnare sovrano.
Il cuore Ferrari ha trovato spazio anche in berline di lusso inaspettate. Le Maserati Quattroporte, nelle generazioni prodotte tra il 2004 e il 2008, e poi la GTS del 2013, furono equipaggiate con motori V8 Ferrari, capaci di elevare una limousine a una macchina dalle emozioni incredibili. Questo contrasto tra lusso, spaziosità e pura emozione meccanica ha reso la Quattroporte una delle berline più carismatiche mai prodotte. La collaborazione si estese anche a modelli più recenti e inaspettati: la Ghibli V8, il Levante V8 e la Quattroporte V8 (esclusivamente nelle versioni Trofeo o GTS) montavano motori Ferrari ampiamente adattati. Questi propulsori li hanno resi unici nel loro segmento, segnando anche la graduale conclusione di questa storica partnership, lasciando un’eredità di veicoli straordinari.
