Nel 2026 queste auto dovranno fare le DUE REVISIONI | Una per la sicurezza normale e l’altra per l’impianto del gpl
Garantisci la sicurezza della tua auto GPL. Scopri le scadenze obbligatorie, i controlli essenziali e i segnali d’allarme per evitare spiacevoli sorprese.
Possedere un’auto a GPL offre indubbi vantaggi economici e ambientali, ma la sua sicurezza e affidabilità dipendono strettamente da una manutenzione scrupolosa e dai controlli periodici. Non si tratta solo di adempiere a un obbligo di legge, ma di proteggere se stessi e gli altri, garantendo che l’impianto funzioni sempre al meglio. Ignorare le scadenze o i segnali di allarme può portare a conseguenze ben più gravi di una semplice multa, compromettendo l’efficienza del veicolo e, nei casi più estremi, la sicurezza a bordo. Comprendere quali sono gli interventi obbligatori e quelli raccomandati è fondamentale per ogni proprietario di un veicolo alimentato a gas. È una questione di responsabilità e lungimiranza, che ripaga in termini di tranquillità e durata nel tempo della propria vettura.
Scadenze inderogabili: revisioni e bombola GPL
Scadenze inderogabili: promemoria per revisione veicolo e controllo bombola GPL.
La manutenzione di un’auto a GPL si articola in diverse scadenze, alcune delle quali sono assolutamente obbligatorie per la circolazione. Innanzitutto, è prevista la revisione periodica del veicolo, con le stesse tempistiche delle auto a benzina: la prima dopo quattro anni dall’immatricolazione, e successivamente ogni due anni. Questa verifica generale assicura che l’auto rispetti gli standard di sicurezza e ambientali.
Un controllo specifico e di cruciale importanza riguarda l’impianto GPL stesso, in particolare la sostituzione della bombola. Ogni dieci anni dalla data di installazione (o dall’ultima sostituzione), il serbatoio deve essere obbligatoriamente rimpiazzato con uno nuovo. Questa operazione deve essere eseguita esclusivamente presso officine autorizzate, che provvederanno anche all’aggiornamento della carta di circolazione. Ignorare questa scadenza significa circolare con un veicolo non a norma, esponendosi a rischi per la sicurezza e a sanzioni amministrative. La bombola è sottoposta a pressioni e stress continui, e il suo invecchiamento potrebbe comprometterne l’integrità strutturale.
Manutenzione ordinaria e segnali d’allarme da non ignorare
Manutenzione ordinaria: i segnali d’allarme da non ignorare mai.
Oltre alle revisioni obbligatorie, la manutenzione ordinaria gioca un ruolo chiave nel mantenere l’efficienza dell’impianto GPL. I tagliandi, raccomandati ogni 15.000-20.000 km o almeno una volta all’anno (a seconda di quale condizione si verifichi prima), prevedono controlli specifici per il sistema a gas. Questi includono la verifica e la pulizia degli iniettori, la sostituzione del filtro della fase gassosa e il controllo di quello della fase liquida, oltre a una diagnosi elettronica della centralina. Particolare attenzione è rivolta al controllo visivo di tubi, raccordi e valvole, per assicurarsi che non vi siano perdite.
Non meno importanti sono i segnali d’allarme che l’auto potrebbe inviare, indicando la necessità di un controllo anticipato. Un odore di gas, percepibile nell’abitacolo o all’esterno, è un sintomo inequivocabile di una potenziale perdita e richiede un intervento immediato. Altri campanelli d’allarme includono difficoltà di avviamento, specialmente a freddo, spegnimenti improvvisi del motore, cali di potenza o una commutazione anomala e frequente da GPL a benzina. In presenza di uno qualsiasi di questi segnali, è fondamentale rivolgersi prontamente a un meccanico specializzato per un’ispezione approfondita, evitando così di aggravare il problema e garantire sempre la massima sicurezza durante la guida.
