Non vogliono lavorare con Verstappen: tre ingegneri hanno già dato le proprie dimissioni | Scappatoia ufficiale

Max Verstappen si prepara a un 2026 con un team rinnovato: tre ingegneri di riferimento lasciano la Red Bull per nuove sfide. Scopri chi sono e l’impatto sul futuro del campione.

Non vogliono lavorare con Verstappen: tre ingegneri hanno già dato le proprie dimissioni | Scappatoia ufficiale

Verstappen @wikicommons, automobilismodepoca

Crisi in casa Red Bull: Verstappen perde pezzi in vista del 2026.Max Verstappen si prepara a un 2026 con un team rinnovato: tre ingegneri di riferimento lasciano la Red Bull per nuove sfide. Scopri chi sono e l’impatto sul futuro del campione.

La scuderia di Milton Keynes si trova ad affrontare un significativo riassetto del proprio organigramma tecnico. Secondo quanto riportato dal De Telegraaf, ben tre figure chiave che hanno lavorato a stretto contatto con Max Verstappen non faranno più parte della squadra a partire dal 2026. Queste partenze rappresentano un colpo importante per la continuità e la stabilità del team che ha dominato le ultime stagioni di Formula 1.

Nello specifico, i tecnici che hanno deciso di intraprendere nuove strade sono Tom Hart, ingegnere delle prestazioni, che ha accettato un’offerta dalla Williams. La sua esperienza nel massimizzare la resa della vettura sarà una risorsa preziosa per la scuderia di Grove. Un’altra figura di spicco è David Mart, ingegnere motorista, il quale si ricongiungerà con Jonathan Wheatley in Audi, segnale della crescente attrattiva del progetto tedesco. Infine, Michael Manning, un tecnico di riferimento nell’entourage di Verstappen, il cui addio era già stato ventilato in passato, ha ora concretizzato la sua decisione di lasciare la Red Bull. Queste partenze sono motivate da offerte “più vantaggiose o di maggiori responsabilità” presso altre scuderie, indicando una dinamica di mercato molto attiva nel paddock.

Le conseguenze per il campione olandese

Le conseguenze per il campione olandese

Le conseguenze che il campione olandese dovrà affrontare dopo i recenti sviluppi.

 

Per un pilota del calibro di Max Verstappen, l’armonia e la coesione con il suo gruppo di lavoro sono elementi fondamentali per raggiungere le massime prestazioni. La perdita di ingegneri con cui si è costruita una relazione consolidata nel tempo potrebbe tradursi in una fase di adattamento non indifferente. Gli ingegneri delle prestazioni e motoristi, in particolare, sono cruciali per la messa a punto della vettura e per la comprensione delle sue dinamiche, aspetti che contribuiscono direttamente al feeling del pilota con la monoposto.

Il 2026, con l’introduzione di un nuovo regolamento tecnico e motoristico, sarà un anno di grandi sfide e incertezze per tutte le scuderie. In questo contesto, avere un team tecnico collaudato e con una profonda conoscenza reciproca è un vantaggio competitivo non da poco. La Red Bull si troverà a dover integrare nuove figure in ruoli chiave proprio nel momento in cui sarà necessario sviluppare una vettura e un propulsore completamente nuovi. Questo processo richiederà tempo e potrebbe potenzialmente rallentare la fase di sviluppo iniziale, offrendo ai rivali l’opportunità di colmare il divario.

La stabilità interna è spesso sottovalutata ma rappresenta uno dei pilastri del successo in Formula 1. Le partenze di questi ingegneri di riferimento potrebbero generare una certa destabilizzazione, seppur temporanea, all’interno del team. Sarà compito della dirigenza Red Bull assicurare una transizione fluida e garantire che le nuove risorse siano all’altezza del compito di supportare un campione come Verstappen nella sua rincorsa a ulteriori titoli mondiali.

Lambiase verso nuovi ruoli: un futuro incerto?

Lambiase verso nuovi ruoli: un futuro incerto?

Lambiase: nuovi ruoli e l’incognita del futuro.

 

Oltre alle tre partenze già citate, un’ulteriore incognita riguarda il futuro di Gianpiero Lambiase, l’ingegnere di pista di Max Verstappen. Le voci lo danno in procinto di essere promosso a un ruolo manageriale all’interno dell’organigramma Red Bull, una posizione meno legata alle dinamiche del singolo Gran Premio e più orientata alla gestione complessiva. Se tale scenario si concretizzasse, significherebbe la separazione di una delle coppie più iconiche e vincenti del paddock, quella formata da Verstappen e Lambiase, nota per il loro rapporto schietto e altamente efficace.

Questa potenziale promozione, sebbene rappresenti un riconoscimento per Lambiase, comporterebbe per Verstappen la necessità di costruire un nuovo rapporto con un ingegnere di pista, una dinamica che richiede tempo e fiducia reciproca per raggiungere lo stesso livello di intesa. La comunicazione tra pilota e ingegnere di pista è vitale per la strategia di gara, le decisioni rapide e l’ottimizzazione delle performance in pista.

Il “fermento” all’interno della Red Bull, con queste partenze e i possibili cambi di ruolo, suggerisce una fase di profonda trasformazione per la scuderia austriaca. L’obiettivo sarà mantenere l’alto livello di competitività che ha contraddistinto gli ultimi anni, ma il percorso non sarà privo di ostacoli. Il 2026 si preannuncia quindi come un anno di grandi sfide e adattamenti per la Red Bull e per il suo campione Max Verstappen, con la speranza di ritrovare rapidamente la strada del successo nonostante i cambiamenti.