Datsun 240Z: la più amata dagli americani

Datsun 240Z: la più amata dagli americani

E gli americani si misero in fila. Pazientemente, in coda per quattro,sei mesi pur di mettere in garagenon una Corvette e nemmeno una Mustang, ma una giapponese: la Datsun 240 Z. Follia collettiva, stregoneria orientale? No, i nipponici avevano centrato l’obiettivo conquistando, dal1969 al 1973, il cuore di ben116.712 americani.La 240 Z è quello che oggi chiameremmo un esempio dimarketingda manuale e che diede vita a una nuova generazione di modelli: le Z cars. Quando impostarono la 240, alla Datsun avevano poca esperienza di Gran Turismo e progettare un’auto che sfidasse la nobiltà motoristica mondiale per andare alla conquista del mercato USA poteva far sorridere qualcuno. Ma non loro.Negli anni Sessanta la Casa giapponese costruiva laFairlady, una piccola spider lunga quattro metri con motore a4 cilindri 1.2, cresciuto poi a1.5, fino al2.0 da 145 CV(135 negli USA). Alla futura 240 Z, a sua volta ribattezzata Fairlady, serviva la carrozzeria chiusa con scocca portante, da coupé, perché gli americani chiedevano quel confort e quella sicurezza che una spider non poteva dare.

E gli americani si misero in fila. Pazientemente, in coda per quattro,sei mesi pur di mettere in garagenon una Corvette e nemmeno una Mustang, ma una giapponese: la Datsun 240 Z. Follia collettiva, stregoneria orientale? No, i nipponici avevano centrato l’obiettivo conquistando, dal1969 al 1973, il cuore di ben116.712 americani.

La 240 Z è quello che oggi chiameremmo un esempio dimarketingda manuale e che diede vita a una nuova generazione di modelli: le Z cars. Quando impostarono la 240, alla Datsun avevano poca esperienza di Gran Turismo e progettare un’auto che sfidasse la nobiltà motoristica mondiale per andare alla conquista del mercato USA poteva far sorridere qualcuno. Ma non loro.

Negli anni Sessanta la Casa giapponese costruiva laFairlady, una piccola spider lunga quattro metri con motore a4 cilindri 1.2, cresciuto poi a1.5, fino al2.0 da 145 CV(135 negli USA). Alla futura 240 Z, a sua volta ribattezzata Fairlady, serviva la carrozzeria chiusa con scocca portante, da coupé, perché gli americani chiedevano quel confort e quella sicurezza che una spider non poteva dare.