LANCIA THEMA, LA FORZA INVISIBILE
CERCALogin / RegistratiEditLog outxLog inricordamirecupera passwordRegistrati a Automobilismodepoca.itEDITORIALENEWSBELLISSIMEGUIDA ACQUISTOSPORTTECNICAIO E LA MIA AUTOGALLERYVIDEOLANCIA THEMA, LA FORZA INVISIBILE28 Immagini05/03/2016Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Questo slogan, utilizzato per pubblicizzare la terza serie, chiudeva la storia dell’ultima vera Lancia, e ultima vera berlina di casa nostra, concetti spesso coincidenti nella storia automobilistica italiana. Classe e qualità non ostentate, unite alla forza di motori potenti ed equilibrati, compreso il V8 Ferrari della 8.32. Se ne vendettero oltre 360mila esemplari….Pagina 1SECONDA SERIEFERRARIFin dalla prima serie, la Lancia Themaè proposta in due particolari versioni: Station Wagon e 8.32. Il disegno della prima, lanciata nel 1986, si deve a Pininfarina, ed è un grande successo: assai riuscita, la Thema familiare non è snaturata rispetto alla berlina, non perde di personalità né eleganza. È molto capiente e comoda e segue l’evoluzione tecnica e stilistica della tre volumi. All’inizio è disponibile soltanto con motori benzina e diesel sovralimentati, mentre con la seconda la gamma si amplia alla i.e. 16v, la turbo 16v e la turbodiesel. Infine, nella terza serie la SW è disponibile con tutti i motori della berlina (escluso il V8). Chiudiamo la trattazione con la 8.32, conosciuta anche come “Thema-Ferrari” vista la stretta parentela del motore con la Casa di Maranello. Anche questa variante risale al 1986 e si piazza immediatamente al top della gamma. La sigla sta per 8 cilindri e 32 valvole, che sono le caratteristiche salienti del cuore “made in Ferrari”. Il propulsore deriva direttamente dai bialbero, V8 di 90° da 2.927 cc, montati sulle Ferrari 308 e Mondial quattrovalvole.MOTORESulla Thema è montato in posizione anteriore-trasversale, ha l’accensione elettronica ad anticipo statico Marelli Microplex e l’alimentazione a iniezione meccanica Bosch a controllo elettronico del tipo KE3-Jetronic appositamente studiata per questo propulsore. Strutturalmente identico a quello montato sulle Ferrari, il motore della Thema 8.32 subisce ovviamente alcune modifiche per renderne il comportamento più dolce e adatto a una vettura che ha comunque un’altra destinazione: perciò si sostituisce l’albero a gomi ti, che sulla Lancia ha manovelle a 90° anziché 180°, in modo da creare un’alternanza tra gli scoppi per un funzionamento più fluido; la potenza è di 215 CV, contro i 240 delle berlinette di Maranello. La 8.32 prima serie si differenzia dalla berlina “normale” per poche ma essenziali modifiche estetiche, la più evidente delle quali è l’alettone a scomparsa (si comanda dall’abitacolo) montato sul baule posteriore. Sulle fiancate non ci sono i fascioni paracolpi, gli sportelli sono lisci fino alle minigonne sulle quali spicca (davanti alle ruote posteriori) la targhetta gialla con la scritta 8.32.I retrovisori esterni sono in tinta con la carrozzeriae lungo le fiancate corre una doppia linea gialla con in mezzo una striscia di tonalità più chiara della carrozzeria. La mascherina anteriore è a scacchi cromati ed è più sporgente rispetto a quella tradizionale. Nel posteriore c’è la targhetta identificativa con il logo 8.32 su fondo giallo e la bandiera tricolore alla base. I gruppi ottici hanno le luci di retromarcia e gli indicatori di direzioni in colore rosso come saranno sulla seconda serie. Sotto al paraurti spicca poi il doppio terminale di scarico. I cerchi sono in lega da 15” con disegno a stella. Gli interni sono curatissimi: la pelle Poltrona Frau riveste quasi ogni dettaglio, non soltanto i sedili (plancia, pannelli porta, pomello del cambio e volante) e la radica fa capolino su consolle e sportelli. La Thema 8.32 segue anche l’evoluzione della seconda serie. Solo l’erogazione della potenza è meno entusiasmante, per l’adozione del catalizzatore. La potenza scende da 215 a 205 CV. Le varianti di colore per la carrozzeria sono il Rosso Winner metallizzato, il Nero metallizzato, il Blu Blizzard metallizzato, il Grigio Quartz metallizzato e il rarissimo Verde Reflex metallizzato. Si può ancora ricordare la serie limitata e numerata da 1 a 32 che si differenzia per il colore rosso Ferrari e la targhetta in alluminio con la numerazione progressiva posta sullo sportellino del posacenere anteriore. La Thema 8.32 esce di produzione nel 1991.Pagina 1SECONDA SERIEFERRARITutto su:auto epocalanciathemaSocialIn edicola Automobilismo dâEpoca di Giugno 2016La copertina è dedicata alla Porsche 550 RS 1500, âgiant killerâ anni â50. Tra gli altri servizi: Alfa Romeo 2000 GTV, Jensen C V8, BMW Isetta, lancia Aurelia B50 Cabriolet, il GP storico di Monaco e la Targa Florio, unâintervista a Daniele Audetto.Sfoglia il numeroAbbonatiRivista cartaceaAbbonati alla versione cartacea di Automobilismo d’Epoca!Rivista su tabletScarica la versione per tablet e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!Rivista per smartphoneScarica la versione per smartphone e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!
LANCIA THEMA, LA FORZA INVISIBILE28 Immagini05/03/2016Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Questo slogan, utilizzato per pubblicizzare la terza serie, chiudeva la storia dell’ultima vera Lancia, e ultima vera berlina di casa nostra, concetti spesso coincidenti nella storia automobilistica italiana. Classe e qualità non ostentate, unite alla forza di motori potenti ed equilibrati, compreso il V8 Ferrari della 8.32. Se ne vendettero oltre 360mila esemplari….Pagina 1SECONDA SERIEFERRARIFin dalla prima serie, la Lancia Themaè proposta in due particolari versioni: Station Wagon e 8.32. Il disegno della prima, lanciata nel 1986, si deve a Pininfarina, ed è un grande successo: assai riuscita, la Thema familiare non è snaturata rispetto alla berlina, non perde di personalità né eleganza. È molto capiente e comoda e segue l’evoluzione tecnica e stilistica della tre volumi. All’inizio è disponibile soltanto con motori benzina e diesel sovralimentati, mentre con la seconda la gamma si amplia alla i.e. 16v, la turbo 16v e la turbodiesel. Infine, nella terza serie la SW è disponibile con tutti i motori della berlina (escluso il V8). Chiudiamo la trattazione con la 8.32, conosciuta anche come “Thema-Ferrari” vista la stretta parentela del motore con la Casa di Maranello. Anche questa variante risale al 1986 e si piazza immediatamente al top della gamma. La sigla sta per 8 cilindri e 32 valvole, che sono le caratteristiche salienti del cuore “made in Ferrari”. Il propulsore deriva direttamente dai bialbero, V8 di 90° da 2.927 cc, montati sulle Ferrari 308 e Mondial quattrovalvole.MOTORESulla Thema è montato in posizione anteriore-trasversale, ha l’accensione elettronica ad anticipo statico Marelli Microplex e l’alimentazione a iniezione meccanica Bosch a controllo elettronico del tipo KE3-Jetronic appositamente studiata per questo propulsore. Strutturalmente identico a quello montato sulle Ferrari, il motore della Thema 8.32 subisce ovviamente alcune modifiche per renderne il comportamento più dolce e adatto a una vettura che ha comunque un’altra destinazione: perciò si sostituisce l’albero a gomi ti, che sulla Lancia ha manovelle a 90° anziché 180°, in modo da creare un’alternanza tra gli scoppi per un funzionamento più fluido; la potenza è di 215 CV, contro i 240 delle berlinette di Maranello. La 8.32 prima serie si differenzia dalla berlina “normale” per poche ma essenziali modifiche estetiche, la più evidente delle quali è l’alettone a scomparsa (si comanda dall’abitacolo) montato sul baule posteriore. Sulle fiancate non ci sono i fascioni paracolpi, gli sportelli sono lisci fino alle minigonne sulle quali spicca (davanti alle ruote posteriori) la targhetta gialla con la scritta 8.32.I retrovisori esterni sono in tinta con la carrozzeriae lungo le fiancate corre una doppia linea gialla con in mezzo una striscia di tonalità più chiara della carrozzeria. La mascherina anteriore è a scacchi cromati ed è più sporgente rispetto a quella tradizionale. Nel posteriore c’è la targhetta identificativa con il logo 8.32 su fondo giallo e la bandiera tricolore alla base. I gruppi ottici hanno le luci di retromarcia e gli indicatori di direzioni in colore rosso come saranno sulla seconda serie. Sotto al paraurti spicca poi il doppio terminale di scarico. I cerchi sono in lega da 15” con disegno a stella. Gli interni sono curatissimi: la pelle Poltrona Frau riveste quasi ogni dettaglio, non soltanto i sedili (plancia, pannelli porta, pomello del cambio e volante) e la radica fa capolino su consolle e sportelli. La Thema 8.32 segue anche l’evoluzione della seconda serie. Solo l’erogazione della potenza è meno entusiasmante, per l’adozione del catalizzatore. La potenza scende da 215 a 205 CV. Le varianti di colore per la carrozzeria sono il Rosso Winner metallizzato, il Nero metallizzato, il Blu Blizzard metallizzato, il Grigio Quartz metallizzato e il rarissimo Verde Reflex metallizzato. Si può ancora ricordare la serie limitata e numerata da 1 a 32 che si differenzia per il colore rosso Ferrari e la targhetta in alluminio con la numerazione progressiva posta sullo sportellino del posacenere anteriore. La Thema 8.32 esce di produzione nel 1991.Pagina 1SECONDA SERIEFERRARITutto su:auto epocalanciathemaSocialIn edicola Automobilismo dâEpoca di Giugno 2016La copertina è dedicata alla Porsche 550 RS 1500, âgiant killerâ anni â50. Tra gli altri servizi: Alfa Romeo 2000 GTV, Jensen C V8, BMW Isetta, lancia Aurelia B50 Cabriolet, il GP storico di Monaco e la Targa Florio, unâintervista a Daniele Audetto.Sfoglia il numeroAbbonatiRivista cartaceaAbbonati alla versione cartacea di Automobilismo d’Epoca!Rivista su tabletScarica la versione per tablet e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!Rivista per smartphoneScarica la versione per smartphone e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!
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05/03/2016Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Questo slogan, utilizzato per pubblicizzare la terza serie, chiudeva la storia dell’ultima vera Lancia, e ultima vera berlina di casa nostra, concetti spesso coincidenti nella storia automobilistica italiana. Classe e qualità non ostentate, unite alla forza di motori potenti ed equilibrati, compreso il V8 Ferrari della 8.32. Se ne vendettero oltre 360mila esemplari….
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Questo slogan, utilizzato per pubblicizzare la terza serie, chiudeva la storia dell’ultima vera Lancia, e ultima vera berlina di casa nostra, concetti spesso coincidenti nella storia automobilistica italiana. Classe e qualità non ostentate, unite alla forza di motori potenti ed equilibrati, compreso il V8 Ferrari della 8.32. Se ne vendettero oltre 360mila esemplari….
Fin dalla prima serie, la Lancia Themaè proposta in due particolari versioni: Station Wagon e 8.32. Il disegno della prima, lanciata nel 1986, si deve a Pininfarina, ed è un grande successo: assai riuscita, la Thema familiare non è snaturata rispetto alla berlina, non perde di personalità né eleganza. È molto capiente e comoda e segue l’evoluzione tecnica e stilistica della tre volumi. All’inizio è disponibile soltanto con motori benzina e diesel sovralimentati, mentre con la seconda la gamma si amplia alla i.e. 16v, la turbo 16v e la turbodiesel. Infine, nella terza serie la SW è disponibile con tutti i motori della berlina (escluso il V8). Chiudiamo la trattazione con la 8.32, conosciuta anche come “Thema-Ferrari” vista la stretta parentela del motore con la Casa di Maranello. Anche questa variante risale al 1986 e si piazza immediatamente al top della gamma. La sigla sta per 8 cilindri e 32 valvole, che sono le caratteristiche salienti del cuore “made in Ferrari”. Il propulsore deriva direttamente dai bialbero, V8 di 90° da 2.927 cc, montati sulle Ferrari 308 e Mondial quattrovalvole.MOTORESulla Thema è montato in posizione anteriore-trasversale, ha l’accensione elettronica ad anticipo statico Marelli Microplex e l’alimentazione a iniezione meccanica Bosch a controllo elettronico del tipo KE3-Jetronic appositamente studiata per questo propulsore. Strutturalmente identico a quello montato sulle Ferrari, il motore della Thema 8.32 subisce ovviamente alcune modifiche per renderne il comportamento più dolce e adatto a una vettura che ha comunque un’altra destinazione: perciò si sostituisce l’albero a gomi ti, che sulla Lancia ha manovelle a 90° anziché 180°, in modo da creare un’alternanza tra gli scoppi per un funzionamento più fluido; la potenza è di 215 CV, contro i 240 delle berlinette di Maranello. La 8.32 prima serie si differenzia dalla berlina “normale” per poche ma essenziali modifiche estetiche, la più evidente delle quali è l’alettone a scomparsa (si comanda dall’abitacolo) montato sul baule posteriore. Sulle fiancate non ci sono i fascioni paracolpi, gli sportelli sono lisci fino alle minigonne sulle quali spicca (davanti alle ruote posteriori) la targhetta gialla con la scritta 8.32.I retrovisori esterni sono in tinta con la carrozzeriae lungo le fiancate corre una doppia linea gialla con in mezzo una striscia di tonalità più chiara della carrozzeria. La mascherina anteriore è a scacchi cromati ed è più sporgente rispetto a quella tradizionale. Nel posteriore c’è la targhetta identificativa con il logo 8.32 su fondo giallo e la bandiera tricolore alla base. I gruppi ottici hanno le luci di retromarcia e gli indicatori di direzioni in colore rosso come saranno sulla seconda serie. Sotto al paraurti spicca poi il doppio terminale di scarico. I cerchi sono in lega da 15” con disegno a stella. Gli interni sono curatissimi: la pelle Poltrona Frau riveste quasi ogni dettaglio, non soltanto i sedili (plancia, pannelli porta, pomello del cambio e volante) e la radica fa capolino su consolle e sportelli. La Thema 8.32 segue anche l’evoluzione della seconda serie. Solo l’erogazione della potenza è meno entusiasmante, per l’adozione del catalizzatore. La potenza scende da 215 a 205 CV. Le varianti di colore per la carrozzeria sono il Rosso Winner metallizzato, il Nero metallizzato, il Blu Blizzard metallizzato, il Grigio Quartz metallizzato e il rarissimo Verde Reflex metallizzato. Si può ancora ricordare la serie limitata e numerata da 1 a 32 che si differenzia per il colore rosso Ferrari e la targhetta in alluminio con la numerazione progressiva posta sullo sportellino del posacenere anteriore. La Thema 8.32 esce di produzione nel 1991.Pagina 1SECONDA SERIEFERRARITutto su:auto epocalanciathema
Fin dalla prima serie, la Lancia Themaè proposta in due particolari versioni: Station Wagon e 8.32. Il disegno della prima, lanciata nel 1986, si deve a Pininfarina, ed è un grande successo: assai riuscita, la Thema familiare non è snaturata rispetto alla berlina, non perde di personalità né eleganza. È molto capiente e comoda e segue l’evoluzione tecnica e stilistica della tre volumi. All’inizio è disponibile soltanto con motori benzina e diesel sovralimentati, mentre con la seconda la gamma si amplia alla i.e. 16v, la turbo 16v e la turbodiesel. Infine, nella terza serie la SW è disponibile con tutti i motori della berlina (escluso il V8). Chiudiamo la trattazione con la 8.32, conosciuta anche come “Thema-Ferrari” vista la stretta parentela del motore con la Casa di Maranello. Anche questa variante risale al 1986 e si piazza immediatamente al top della gamma. La sigla sta per 8 cilindri e 32 valvole, che sono le caratteristiche salienti del cuore “made in Ferrari”. Il propulsore deriva direttamente dai bialbero, V8 di 90° da 2.927 cc, montati sulle Ferrari 308 e Mondial quattrovalvole.MOTORESulla Thema è montato in posizione anteriore-trasversale, ha l’accensione elettronica ad anticipo statico Marelli Microplex e l’alimentazione a iniezione meccanica Bosch a controllo elettronico del tipo KE3-Jetronic appositamente studiata per questo propulsore. Strutturalmente identico a quello montato sulle Ferrari, il motore della Thema 8.32 subisce ovviamente alcune modifiche per renderne il comportamento più dolce e adatto a una vettura che ha comunque un’altra destinazione: perciò si sostituisce l’albero a gomi ti, che sulla Lancia ha manovelle a 90° anziché 180°, in modo da creare un’alternanza tra gli scoppi per un funzionamento più fluido; la potenza è di 215 CV, contro i 240 delle berlinette di Maranello. La 8.32 prima serie si differenzia dalla berlina “normale” per poche ma essenziali modifiche estetiche, la più evidente delle quali è l’alettone a scomparsa (si comanda dall’abitacolo) montato sul baule posteriore. Sulle fiancate non ci sono i fascioni paracolpi, gli sportelli sono lisci fino alle minigonne sulle quali spicca (davanti alle ruote posteriori) la targhetta gialla con la scritta 8.32.I retrovisori esterni sono in tinta con la carrozzeriae lungo le fiancate corre una doppia linea gialla con in mezzo una striscia di tonalità più chiara della carrozzeria. La mascherina anteriore è a scacchi cromati ed è più sporgente rispetto a quella tradizionale. Nel posteriore c’è la targhetta identificativa con il logo 8.32 su fondo giallo e la bandiera tricolore alla base. I gruppi ottici hanno le luci di retromarcia e gli indicatori di direzioni in colore rosso come saranno sulla seconda serie. Sotto al paraurti spicca poi il doppio terminale di scarico. I cerchi sono in lega da 15” con disegno a stella. Gli interni sono curatissimi: la pelle Poltrona Frau riveste quasi ogni dettaglio, non soltanto i sedili (plancia, pannelli porta, pomello del cambio e volante) e la radica fa capolino su consolle e sportelli. La Thema 8.32 segue anche l’evoluzione della seconda serie. Solo l’erogazione della potenza è meno entusiasmante, per l’adozione del catalizzatore. La potenza scende da 215 a 205 CV. Le varianti di colore per la carrozzeria sono il Rosso Winner metallizzato, il Nero metallizzato, il Blu Blizzard metallizzato, il Grigio Quartz metallizzato e il rarissimo Verde Reflex metallizzato. Si può ancora ricordare la serie limitata e numerata da 1 a 32 che si differenzia per il colore rosso Ferrari e la targhetta in alluminio con la numerazione progressiva posta sullo sportellino del posacenere anteriore. La Thema 8.32 esce di produzione nel 1991.
Fin dalla prima serie, la Lancia Themaè proposta in due particolari versioni: Station Wagon e 8.32. Il disegno della prima, lanciata nel 1986, si deve a Pininfarina, ed è un grande successo: assai riuscita, la Thema familiare non è snaturata rispetto alla berlina, non perde di personalità né eleganza. È molto capiente e comoda e segue l’evoluzione tecnica e stilistica della tre volumi. All’inizio è disponibile soltanto con motori benzina e diesel sovralimentati, mentre con la seconda la gamma si amplia alla i.e. 16v, la turbo 16v e la turbodiesel. Infine, nella terza serie la SW è disponibile con tutti i motori della berlina (escluso il V8). Chiudiamo la trattazione con la 8.32, conosciuta anche come “Thema-Ferrari” vista la stretta parentela del motore con la Casa di Maranello. Anche questa variante risale al 1986 e si piazza immediatamente al top della gamma. La sigla sta per 8 cilindri e 32 valvole, che sono le caratteristiche salienti del cuore “made in Ferrari”. Il propulsore deriva direttamente dai bialbero, V8 di 90° da 2.927 cc, montati sulle Ferrari 308 e Mondial quattrovalvole.MOTORESulla Thema è montato in posizione anteriore-trasversale, ha l’accensione elettronica ad anticipo statico Marelli Microplex e l’alimentazione a iniezione meccanica Bosch a controllo elettronico del tipo KE3-Jetronic appositamente studiata per questo propulsore. Strutturalmente identico a quello montato sulle Ferrari, il motore della Thema 8.32 subisce ovviamente alcune modifiche per renderne il comportamento più dolce e adatto a una vettura che ha comunque un’altra destinazione: perciò si sostituisce l’albero a gomi ti, che sulla Lancia ha manovelle a 90° anziché 180°, in modo da creare un’alternanza tra gli scoppi per un funzionamento più fluido; la potenza è di 215 CV, contro i 240 delle berlinette di Maranello. La 8.32 prima serie si differenzia dalla berlina “normale” per poche ma essenziali modifiche estetiche, la più evidente delle quali è l’alettone a scomparsa (si comanda dall’abitacolo) montato sul baule posteriore. Sulle fiancate non ci sono i fascioni paracolpi, gli sportelli sono lisci fino alle minigonne sulle quali spicca (davanti alle ruote posteriori) la targhetta gialla con la scritta 8.32.I retrovisori esterni sono in tinta con la carrozzeriae lungo le fiancate corre una doppia linea gialla con in mezzo una striscia di tonalità più chiara della carrozzeria. La mascherina anteriore è a scacchi cromati ed è più sporgente rispetto a quella tradizionale. Nel posteriore c’è la targhetta identificativa con il logo 8.32 su fondo giallo e la bandiera tricolore alla base. I gruppi ottici hanno le luci di retromarcia e gli indicatori di direzioni in colore rosso come saranno sulla seconda serie. Sotto al paraurti spicca poi il doppio terminale di scarico. I cerchi sono in lega da 15” con disegno a stella. Gli interni sono curatissimi: la pelle Poltrona Frau riveste quasi ogni dettaglio, non soltanto i sedili (plancia, pannelli porta, pomello del cambio e volante) e la radica fa capolino su consolle e sportelli. La Thema 8.32 segue anche l’evoluzione della seconda serie. Solo l’erogazione della potenza è meno entusiasmante, per l’adozione del catalizzatore. La potenza scende da 215 a 205 CV. Le varianti di colore per la carrozzeria sono il Rosso Winner metallizzato, il Nero metallizzato, il Blu Blizzard metallizzato, il Grigio Quartz metallizzato e il rarissimo Verde Reflex metallizzato. Si può ancora ricordare la serie limitata e numerata da 1 a 32 che si differenzia per il colore rosso Ferrari e la targhetta in alluminio con la numerazione progressiva posta sullo sportellino del posacenere anteriore. La Thema 8.32 esce di produzione nel 1991.
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