Fiat Uno Turbo i.e.

Il turbo fa miracoli: trasforma un’utilitaria come la Fiat Uno in una “bomba” in grado di raggiungere i duecento orari. E conche accelerazione!A metà anni ’80 riprendono vigore le sportive della “nuova tendenza” emersa a metà anni ’70: non più coupé, ma derivate da berline di larga diffusione la cui sportività si deve alla caratterizzazione estetica, alla gommatura generosa e, naturalmente, a un’iniezione supplementare di CV.Per incrementare la potenza senza aumentare la cilindrata del motore (pena pesanti balzelli fiscali ed assicurativi), lavia più economicae redditizia è quella dellasovralimentazione. Una via, oltretutto, favorita dal fascino che la tecnica della sovralimentazione, complice laFormula Uno, esercita in quegli anni sugli appassionati.Fino ad allora, nel segmento B in casa Fiat il ruolo della piccola tutto pepe era stato svolto egregiamente dalla127 Sportnelle versioni 70 e 75 HP. A quel punto però non bastava più: la concorrenza aveva messo sul mercato modelli dalle prestazioni molto elevate, ma facili ed economici da gestire.La Fiat aveva la base giusta per calare l’asso in questa nicchia di mercato. La Uno, infatti, aveva due doti apparentemente inconciliabili tra loro: solidità e leggerezza.

Il turbo fa miracoli: trasforma un’utilitaria come la Fiat Uno in una “bomba” in grado di raggiungere i duecento orari. E conche accelerazione!

A metà anni ’80 riprendono vigore le sportive della “nuova tendenza” emersa a metà anni ’70: non più coupé, ma derivate da berline di larga diffusione la cui sportività si deve alla caratterizzazione estetica, alla gommatura generosa e, naturalmente, a un’iniezione supplementare di CV.

Per incrementare la potenza senza aumentare la cilindrata del motore (pena pesanti balzelli fiscali ed assicurativi), lavia più economicae redditizia è quella dellasovralimentazione. Una via, oltretutto, favorita dal fascino che la tecnica della sovralimentazione, complice laFormula Uno, esercita in quegli anni sugli appassionati.

Fino ad allora, nel segmento B in casa Fiat il ruolo della piccola tutto pepe era stato svolto egregiamente dalla127 Sportnelle versioni 70 e 75 HP. A quel punto però non bastava più: la concorrenza aveva messo sul mercato modelli dalle prestazioni molto elevate, ma facili ed economici da gestire.

La Fiat aveva la base giusta per calare l’asso in questa nicchia di mercato. La Uno, infatti, aveva due doti apparentemente inconciliabili tra loro: solidità e leggerezza.