Guida alla manutenzione delle candele

Guida alla manutenzione delle candele

CERCALogin / RegistratiEditLog outxLog inricordamirecupera passwordRegistrati a Automobilismodepoca.itEDITORIALENEWSBELLISSIMEGUIDA ACQUISTOSPORTTECNICAIO E LA MIA AUTOGALLERYVIDEOGuida alla manutenzione delle candele16 Immagini13/01/2016Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Nelle auto di oggi durano anche 100.000 km e non richiedono alcuna manutenzione. In quelle di ieri, invece, la loro scelta e il loro stato d’uso sono alla base del buon funzionamento e della conservazione del motore: ecco un piccolo vademecum con tutto quanto occorre sapereI primi indizi del fatto che nelle candele della nostra auto qualcosa non va? Difficoltà di accensione o accensione irregolare di uno o più cilindri, marcia a singhiozzo, consumi molto elevati e fumosità allo scarico. Per fortuna le candele sono semplici da controllare, non tropo costose da cambiare e mostrano chiaramente, anche a un occhio non molto esperto, quali sono e cause del problema. Anche altre componenti a loro collegate, le pipette e i cavi di alimentazione, possono a loro volta causare problemi simili, ma anche in questi casi la diagnosi è facile.Per sommi capi le cause di malfunzionamento possono essere così riassunte:- Candele consumate, elettrodo troppo distante dalla parte ceramica o candele di gradazione sbagliata;- Candele sporche a causa di una miscela di carburante troppo grassa o deteriorate da una miscela troppo magra;- Pipette delle candele (o calotta dello spinterogeno) screpolate o ossidate, che quindi provocano dispersione elettrica;- Cavi delle candele vecchi o screpolati, a loro volta causa di dispersioni elettriche. Le candele vanno comunque controllate intorno ai 10.000 km, soprattutto se usate spesso in città o a motore freddo.Nella gallery, la guida illustrata di come procedere per una facile e corretta manutenzione delle candele, buona lettura.Tutto su:manutenzioneSocialIn edicola Automobilismo d’Epoca di Maggio 2016La copertina è dedicata alla De Tomaso Mangusta, splendida GT all’italiana, per quanto poco fortunata.Sfoglia il numeroAbbonatiRivista cartaceaAbbonati alla versione cartacea di Automobilismo d’Epoca!Rivista su tabletScarica la versione per tablet e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!Rivista per smartphoneScarica la versione per smartphone e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!

Guida alla manutenzione delle candele16 Immagini13/01/2016Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Nelle auto di oggi durano anche 100.000 km e non richiedono alcuna manutenzione. In quelle di ieri, invece, la loro scelta e il loro stato d’uso sono alla base del buon funzionamento e della conservazione del motore: ecco un piccolo vademecum con tutto quanto occorre sapereI primi indizi del fatto che nelle candele della nostra auto qualcosa non va? Difficoltà di accensione o accensione irregolare di uno o più cilindri, marcia a singhiozzo, consumi molto elevati e fumosità allo scarico. Per fortuna le candele sono semplici da controllare, non tropo costose da cambiare e mostrano chiaramente, anche a un occhio non molto esperto, quali sono e cause del problema. Anche altre componenti a loro collegate, le pipette e i cavi di alimentazione, possono a loro volta causare problemi simili, ma anche in questi casi la diagnosi è facile.Per sommi capi le cause di malfunzionamento possono essere così riassunte:- Candele consumate, elettrodo troppo distante dalla parte ceramica o candele di gradazione sbagliata;- Candele sporche a causa di una miscela di carburante troppo grassa o deteriorate da una miscela troppo magra;- Pipette delle candele (o calotta dello spinterogeno) screpolate o ossidate, che quindi provocano dispersione elettrica;- Cavi delle candele vecchi o screpolati, a loro volta causa di dispersioni elettriche. Le candele vanno comunque controllate intorno ai 10.000 km, soprattutto se usate spesso in città o a motore freddo.Nella gallery, la guida illustrata di come procedere per una facile e corretta manutenzione delle candele, buona lettura.Tutto su:manutenzioneSocialIn edicola Automobilismo d’Epoca di Maggio 2016La copertina è dedicata alla De Tomaso Mangusta, splendida GT all’italiana, per quanto poco fortunata.Sfoglia il numeroAbbonatiRivista cartaceaAbbonati alla versione cartacea di Automobilismo d’Epoca!Rivista su tabletScarica la versione per tablet e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!Rivista per smartphoneScarica la versione per smartphone e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!

Guida alla manutenzione delle candele16 Immagini13/01/2016Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Nelle auto di oggi durano anche 100.000 km e non richiedono alcuna manutenzione. In quelle di ieri, invece, la loro scelta e il loro stato d’uso sono alla base del buon funzionamento e della conservazione del motore: ecco un piccolo vademecum con tutto quanto occorre sapereI primi indizi del fatto che nelle candele della nostra auto qualcosa non va? Difficoltà di accensione o accensione irregolare di uno o più cilindri, marcia a singhiozzo, consumi molto elevati e fumosità allo scarico. Per fortuna le candele sono semplici da controllare, non tropo costose da cambiare e mostrano chiaramente, anche a un occhio non molto esperto, quali sono e cause del problema. Anche altre componenti a loro collegate, le pipette e i cavi di alimentazione, possono a loro volta causare problemi simili, ma anche in questi casi la diagnosi è facile.Per sommi capi le cause di malfunzionamento possono essere così riassunte:- Candele consumate, elettrodo troppo distante dalla parte ceramica o candele di gradazione sbagliata;- Candele sporche a causa di una miscela di carburante troppo grassa o deteriorate da una miscela troppo magra;- Pipette delle candele (o calotta dello spinterogeno) screpolate o ossidate, che quindi provocano dispersione elettrica;- Cavi delle candele vecchi o screpolati, a loro volta causa di dispersioni elettriche. Le candele vanno comunque controllate intorno ai 10.000 km, soprattutto se usate spesso in città o a motore freddo.Nella gallery, la guida illustrata di come procedere per una facile e corretta manutenzione delle candele, buona lettura.Tutto su:manutenzione

13/01/2016Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Nelle auto di oggi durano anche 100.000 km e non richiedono alcuna manutenzione. In quelle di ieri, invece, la loro scelta e il loro stato d’uso sono alla base del buon funzionamento e della conservazione del motore: ecco un piccolo vademecum con tutto quanto occorre sapere

13/01/2016Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:

Nelle auto di oggi durano anche 100.000 km e non richiedono alcuna manutenzione. In quelle di ieri, invece, la loro scelta e il loro stato d’uso sono alla base del buon funzionamento e della conservazione del motore: ecco un piccolo vademecum con tutto quanto occorre sapere

I primi indizi del fatto che nelle candele della nostra auto qualcosa non va? Difficoltà di accensione o accensione irregolare di uno o più cilindri, marcia a singhiozzo, consumi molto elevati e fumosità allo scarico. Per fortuna le candele sono semplici da controllare, non tropo costose da cambiare e mostrano chiaramente, anche a un occhio non molto esperto, quali sono e cause del problema. Anche altre componenti a loro collegate, le pipette e i cavi di alimentazione, possono a loro volta causare problemi simili, ma anche in questi casi la diagnosi è facile.Per sommi capi le cause di malfunzionamento possono essere così riassunte:- Candele consumate, elettrodo troppo distante dalla parte ceramica o candele di gradazione sbagliata;- Candele sporche a causa di una miscela di carburante troppo grassa o deteriorate da una miscela troppo magra;- Pipette delle candele (o calotta dello spinterogeno) screpolate o ossidate, che quindi provocano dispersione elettrica;- Cavi delle candele vecchi o screpolati, a loro volta causa di dispersioni elettriche. Le candele vanno comunque controllate intorno ai 10.000 km, soprattutto se usate spesso in città o a motore freddo.Nella gallery, la guida illustrata di come procedere per una facile e corretta manutenzione delle candele, buona lettura.Tutto su:manutenzione

I primi indizi del fatto che nelle candele della nostra auto qualcosa non va? Difficoltà di accensione o accensione irregolare di uno o più cilindri, marcia a singhiozzo, consumi molto elevati e fumosità allo scarico. Per fortuna le candele sono semplici da controllare, non tropo costose da cambiare e mostrano chiaramente, anche a un occhio non molto esperto, quali sono e cause del problema. Anche altre componenti a loro collegate, le pipette e i cavi di alimentazione, possono a loro volta causare problemi simili, ma anche in questi casi la diagnosi è facile.Per sommi capi le cause di malfunzionamento possono essere così riassunte:- Candele consumate, elettrodo troppo distante dalla parte ceramica o candele di gradazione sbagliata;- Candele sporche a causa di una miscela di carburante troppo grassa o deteriorate da una miscela troppo magra;- Pipette delle candele (o calotta dello spinterogeno) screpolate o ossidate, che quindi provocano dispersione elettrica;- Cavi delle candele vecchi o screpolati, a loro volta causa di dispersioni elettriche. Le candele vanno comunque controllate intorno ai 10.000 km, soprattutto se usate spesso in città o a motore freddo.Nella gallery, la guida illustrata di come procedere per una facile e corretta manutenzione delle candele, buona lettura.

I primi indizi del fatto che nelle candele della nostra auto qualcosa non va? Difficoltà di accensione o accensione irregolare di uno o più cilindri, marcia a singhiozzo, consumi molto elevati e fumosità allo scarico. Per fortuna le candele sono semplici da controllare, non tropo costose da cambiare e mostrano chiaramente, anche a un occhio non molto esperto, quali sono e cause del problema. Anche altre componenti a loro collegate, le pipette e i cavi di alimentazione, possono a loro volta causare problemi simili, ma anche in questi casi la diagnosi è facile.

Per sommi capi le cause di malfunzionamento possono essere così riassunte:

– Candele consumate, elettrodo troppo distante dalla parte ceramica o candele di gradazione sbagliata;

– Candele sporche a causa di una miscela di carburante troppo grassa o deteriorate da una miscela troppo magra;

– Pipette delle candele (o calotta dello spinterogeno) screpolate o ossidate, che quindi provocano dispersione elettrica;

– Cavi delle candele vecchi o screpolati, a loro volta causa di dispersioni elettriche. Le candele vanno comunque controllate intorno ai 10.000 km, soprattutto se usate spesso in città o a motore freddo.

Nella gallery, la guida illustrata di come procedere per una facile e corretta manutenzione delle candele, buona lettura.

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La copertina è dedicata alla De Tomaso Mangusta, splendida GT all’italiana, per quanto poco fortunata.

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