I libri consigliati da Automobilismo d’Epoca

I libri consigliati da Automobilismo d’Epoca

Ivan ScelsaGiorgio Nada EditorePagine 168Euro 44,00È stato l’Amministratore Delegato FCA Sergio Marchionne ad autorizzare la messa in produzione della 8C Competizione nel 2006, dopo aver risolto la peggiore crisi finanziaria e di mercato che il Gruppo Fiat avesse vissuto fin dagli esordi. C’era grande bisogno di un prodotto immagine che potesse rilanciare il brand di maggior prestigio tra quelli disponibili, l’Alfa Romeo, e attraverso questo trainare le sorti della FCA. La 8C Competizione era perfetta, nome evocativo compreso. La linea era meravigliosa, frutto del lavoro del Centro Stile interno capitanato da Wolfang Egger, il giovane designer ex-pupillo di un altro grande passato per le stanze del Biscione, Walter De Silva. Le curve sinuose e muscolose della nuova coupé sono prese dalla migliore tradizione dell’Alfa perché si rifanno a vere icone presenti nel cuore degli appassionati, come la 33 Stradale e la Giulietta SS di Franco Scaglione, la Giulietta Sprint di Bertone, le TZ e TZ2 di Zagato. La meccanica è prestigiosa anche se di Alfa Romeo ha poco, essendo di derivazione Ferrari e Maserati, con il suo 8V di 4.691 cc e 450 CV, ma la trasmissione transaxle fa rivivere i fasti Alfetta e 75 e questo basta. Il successo è totale, i 500 esemplari programmati sono tutti venduti ancora prima di essere prodotti, alla “modica” cifra di circa 165.000 euro. I delusi della prima offerta hanno pensato di rifarsi con la seconda, quella riservata alla Spider, per molti versi ancor più affascinante. Ma di essa ne sono state prodotte solo 329 al posto delle 500 pianificate, pare per i costi di produzione esorbitanti. La caccia dei collezionisti è già aperta, ovviamente.

È stato l’Amministratore Delegato FCA Sergio Marchionne ad autorizzare la messa in produzione della 8C Competizione nel 2006, dopo aver risolto la peggiore crisi finanziaria e di mercato che il Gruppo Fiat avesse vissuto fin dagli esordi. C’era grande bisogno di un prodotto immagine che potesse rilanciare il brand di maggior prestigio tra quelli disponibili, l’Alfa Romeo, e attraverso questo trainare le sorti della FCA. La 8C Competizione era perfetta, nome evocativo compreso. La linea era meravigliosa, frutto del lavoro del Centro Stile interno capitanato da Wolfang Egger, il giovane designer ex-pupillo di un altro grande passato per le stanze del Biscione, Walter De Silva. Le curve sinuose e muscolose della nuova coupé sono prese dalla migliore tradizione dell’Alfa perché si rifanno a vere icone presenti nel cuore degli appassionati, come la 33 Stradale e la Giulietta SS di Franco Scaglione, la Giulietta Sprint di Bertone, le TZ e TZ2 di Zagato. La meccanica è prestigiosa anche se di Alfa Romeo ha poco, essendo di derivazione Ferrari e Maserati, con il suo 8V di 4.691 cc e 450 CV, ma la trasmissione transaxle fa rivivere i fasti Alfetta e 75 e questo basta. Il successo è totale, i 500 esemplari programmati sono tutti venduti ancora prima di essere prodotti, alla “modica” cifra di circa 165.000 euro. I delusi della prima offerta hanno pensato di rifarsi con la seconda, quella riservata alla Spider, per molti versi ancor più affascinante. Ma di essa ne sono state prodotte solo 329 al posto delle 500 pianificate, pare per i costi di produzione esorbitanti. La caccia dei collezionisti è già aperta, ovviamente.