I libri consigliati da Automobilismo d’epoca

I libri consigliati da Automobilismo d’epoca

Francesco PattiLAMBORGHINI COUNTACHGiorgio Nada EditorePag. 168Euro 44,00Il secondo volume della nuova collanaSupercars di Giorgio Nadaè dedicato alla Countach, il capolavoro di Lamborghini successivo all’altro indimenticabile, quello della fantastica Miura. E alla pari di questa, anche la Countach è nata col preciso proposito di spiazzare tutti, tecnici, concorrenti, giornalisti, il pubblico stesso con una proposta che fosse semplicemente sorprendente. Così è stato. Quando vienepresentata al Salone di Ginevraquella incredibile auto, dalle forme avveniristiche e assolutamente personali, dal colore giallo squillante, dalla poderosa meccanica col dodici cilindri da cinque litri, incanta subito. A fare la sua parte ci si mette anche il nome, che daLP 500è diventato uno stranissimoCountach, espressione di meravigliache solo i torinesi conoscono ma che entra subito nel lessico automobilistico. Tanto stupore per un’auto che quasi tutti considerano un esercizio creativo, brillante quanto si vuole ma non industrializzabile. Eppure la folle idea dell’ingegner Stanzani e diMarcello Gandinidiventa realtà nel 1974, quando sempre a Ginevra la Countach viene presentata in versione definitiva e messa in vendita. Di versione in versione si arriverà fino al 1990 con l’ultimo esemplare costruito, dopo 25 anni.Un’auto estrema e incredibilmente longeva, forse addirittura eterna come un’icona sa essere

Il secondo volume della nuova collanaSupercars di Giorgio Nadaè dedicato alla Countach, il capolavoro di Lamborghini successivo all’altro indimenticabile, quello della fantastica Miura. E alla pari di questa, anche la Countach è nata col preciso proposito di spiazzare tutti, tecnici, concorrenti, giornalisti, il pubblico stesso con una proposta che fosse semplicemente sorprendente. Così è stato. Quando vienepresentata al Salone di Ginevraquella incredibile auto, dalle forme avveniristiche e assolutamente personali, dal colore giallo squillante, dalla poderosa meccanica col dodici cilindri da cinque litri, incanta subito. A fare la sua parte ci si mette anche il nome, che daLP 500è diventato uno stranissimoCountach, espressione di meravigliache solo i torinesi conoscono ma che entra subito nel lessico automobilistico. Tanto stupore per un’auto che quasi tutti considerano un esercizio creativo, brillante quanto si vuole ma non industrializzabile. Eppure la folle idea dell’ingegner Stanzani e diMarcello Gandinidiventa realtà nel 1974, quando sempre a Ginevra la Countach viene presentata in versione definitiva e messa in vendita. Di versione in versione si arriverà fino al 1990 con l’ultimo esemplare costruito, dopo 25 anni.

Un’auto estrema e incredibilmente longeva, forse addirittura eterna come un’icona sa essere