Il fenomeno delle “spiaggine”

Il fenomeno delle “spiaggine”

PerchéGhia ha inventato le Jolly, lo capisce bene chi va in barca: arriva al porto da automobilista, salendo a bordo diventa marinaio e al porto successivo si ritrova pedone. Allora il solo andare a fare le spesa per rifornire la cambusa è già fatica, figuriamoci il resto. Con una bici pieghevole diventa tutto più facile, ma se la barca è grande, anzi molto grande, un’automobile va meglio. A questo ha pensato la carrozzeria Ghia anticipando le necessità di una clientela di principi, regnanti, banchieri, industriali e magnati d’ogni stampo, che già aveva assecondato nei desideri più strani: dalla cabriolet per la caccia alla tigre alla “coupé de ville” con le pedane esterne per i paggi.Il nuovo capriccio da soddisfare era un’auto da imbarcare sugli yachtcome mezzo d’appoggio a terra. Ferrari, Rolls-Royce e Cadillac, trasporti terrestri quotidiani per i possessori di quei tipi di barca, non erano adatte, ragioni di dimensioni e peso imponevano di orientarsi verso il mondo delle utilitarie. Così fece Ghia, togliendo il tetto e le porte a unaRenault 4 CV, dotandola di sedili in vimini a prova di costumi bagnati e di un tendalino colorato per le ore più assolate. Con ciò fissò le caratteristiche di quella che ancora oggi è la tipologia delle “spiaggine”.

PerchéGhia ha inventato le Jolly, lo capisce bene chi va in barca: arriva al porto da automobilista, salendo a bordo diventa marinaio e al porto successivo si ritrova pedone. Allora il solo andare a fare le spesa per rifornire la cambusa è già fatica, figuriamoci il resto. Con una bici pieghevole diventa tutto più facile, ma se la barca è grande, anzi molto grande, un’automobile va meglio. A questo ha pensato la carrozzeria Ghia anticipando le necessità di una clientela di principi, regnanti, banchieri, industriali e magnati d’ogni stampo, che già aveva assecondato nei desideri più strani: dalla cabriolet per la caccia alla tigre alla “coupé de ville” con le pedane esterne per i paggi.Il nuovo capriccio da soddisfare era un’auto da imbarcare sugli yachtcome mezzo d’appoggio a terra. Ferrari, Rolls-Royce e Cadillac, trasporti terrestri quotidiani per i possessori di quei tipi di barca, non erano adatte, ragioni di dimensioni e peso imponevano di orientarsi verso il mondo delle utilitarie. Così fece Ghia, togliendo il tetto e le porte a unaRenault 4 CV, dotandola di sedili in vimini a prova di costumi bagnati e di un tendalino colorato per le ore più assolate. Con ciò fissò le caratteristiche di quella che ancora oggi è la tipologia delle “spiaggine”.