Allâasta la Mercedes 300 SL di Stirling Moss. Basteranno 7 milioni?
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Allâasta la Mercedes 300 SL di Stirling Moss. Basteranno 7 milioni?22 Immagini10/11/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:L’Asta Driven by Disruption indetta da RM Sotheby’s il prossimo 10 dicembre a New York torna far parlare di sé con l’ennesimo pezzo da 90. Quasi certo il record di modello.di Michele Di MauroSe la 290 MM Scaglietti di Fangio all’asta a dicembre, data come possibile Ferrari più costosa di sempre con una stima di circa 30 milioni, è giusto un tantino al di sopra delle vostre possibilità, non disperate, c’è già pronta un’ottima occasione per rifarvi.Nel corso dello stesso ricchissimo evento, denominato enfaticamente “Driven by Disruption”, RM Sotheby’s metterà all’incanto un pezzo di storia della stella a tre punte col “pedigree”: va infatti all’astal’unica Mercedes 300 SL Gullwing condotta ufficialmente da Stirling Moss, per la precisione al Tour de France del 1956.La vettura, telaio n.198.040.5500640 del 1955, vanta una meccanica fuori dall’ordinario: il motore tipo NSL sviluppa ben 240 cavalli, l’alimentazione è ad iniezione meccanica Bosch, l’assetto è ribassato e irrigidito e i quattro freni sono a disco ventilati. Si tratta infatti della prima delle sole quattro Gullwing con carrozzeria in acciaio preparate per le corse direttamente dalla casa madre, e al Tour del ’56 si piazzò seconda assoluta dopo una spettacolare rimonta. La sua carriera sportiva durò complessivamente circa tredici mesi, durante i quali la 300 SL fu usata per correre diverse gare tra Francia e Italia, come muletto e come vettura di supporto, dopodiché fu ceduta a privati, attraverso un percorso ad oggi ricostruito nei dettagli e senza zone d’ombra. Nel 1966 entra in possesso dell’attuale proprietario e oggi, dopo oltre quarant’anni di riposo lontano da piste e passerelle, si ripresenta in forma smagliante, reduce da un restauro durato tre anni che l’ha riportata alle specifiche Tour de France ‘56. La stima d’asta, piuttosto impegnativa, è compresa tra 5 e 7 milioni di dollari ma, visti i trascorsi sportivi, è lecito aspettarsi anche qualcosa in più; senza tanti giri di parole, la casa d’aste l’ha definita “The Ultimate Gullwing”.Tutto su:astamercedesmercedes 300 SLstirling moss
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10/11/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:L’Asta Driven by Disruption indetta da RM Sotheby’s il prossimo 10 dicembre a New York torna far parlare di sé con l’ennesimo pezzo da 90. Quasi certo il record di modello.
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L’Asta Driven by Disruption indetta da RM Sotheby’s il prossimo 10 dicembre a New York torna far parlare di sé con l’ennesimo pezzo da 90. Quasi certo il record di modello.
di Michele Di MauroSe la 290 MM Scaglietti di Fangio all’asta a dicembre, data come possibile Ferrari più costosa di sempre con una stima di circa 30 milioni, è giusto un tantino al di sopra delle vostre possibilità, non disperate, c’è già pronta un’ottima occasione per rifarvi.Nel corso dello stesso ricchissimo evento, denominato enfaticamente “Driven by Disruption”, RM Sotheby’s metterà all’incanto un pezzo di storia della stella a tre punte col “pedigree”: va infatti all’astal’unica Mercedes 300 SL Gullwing condotta ufficialmente da Stirling Moss, per la precisione al Tour de France del 1956.La vettura, telaio n.198.040.5500640 del 1955, vanta una meccanica fuori dall’ordinario: il motore tipo NSL sviluppa ben 240 cavalli, l’alimentazione è ad iniezione meccanica Bosch, l’assetto è ribassato e irrigidito e i quattro freni sono a disco ventilati. Si tratta infatti della prima delle sole quattro Gullwing con carrozzeria in acciaio preparate per le corse direttamente dalla casa madre, e al Tour del ’56 si piazzò seconda assoluta dopo una spettacolare rimonta. La sua carriera sportiva durò complessivamente circa tredici mesi, durante i quali la 300 SL fu usata per correre diverse gare tra Francia e Italia, come muletto e come vettura di supporto, dopodiché fu ceduta a privati, attraverso un percorso ad oggi ricostruito nei dettagli e senza zone d’ombra. Nel 1966 entra in possesso dell’attuale proprietario e oggi, dopo oltre quarant’anni di riposo lontano da piste e passerelle, si ripresenta in forma smagliante, reduce da un restauro durato tre anni che l’ha riportata alle specifiche Tour de France ‘56. La stima d’asta, piuttosto impegnativa, è compresa tra 5 e 7 milioni di dollari ma, visti i trascorsi sportivi, è lecito aspettarsi anche qualcosa in più; senza tanti giri di parole, la casa d’aste l’ha definita “The Ultimate Gullwing”.Tutto su:astamercedesmercedes 300 SLstirling moss
Se la 290 MM Scaglietti di Fangio all’asta a dicembre, data come possibile Ferrari più costosa di sempre con una stima di circa 30 milioni, è giusto un tantino al di sopra delle vostre possibilità, non disperate, c’è già pronta un’ottima occasione per rifarvi.Nel corso dello stesso ricchissimo evento, denominato enfaticamente “Driven by Disruption”, RM Sotheby’s metterà all’incanto un pezzo di storia della stella a tre punte col “pedigree”: va infatti all’astal’unica Mercedes 300 SL Gullwing condotta ufficialmente da Stirling Moss, per la precisione al Tour de France del 1956.La vettura, telaio n.198.040.5500640 del 1955, vanta una meccanica fuori dall’ordinario: il motore tipo NSL sviluppa ben 240 cavalli, l’alimentazione è ad iniezione meccanica Bosch, l’assetto è ribassato e irrigidito e i quattro freni sono a disco ventilati. Si tratta infatti della prima delle sole quattro Gullwing con carrozzeria in acciaio preparate per le corse direttamente dalla casa madre, e al Tour del ’56 si piazzò seconda assoluta dopo una spettacolare rimonta. La sua carriera sportiva durò complessivamente circa tredici mesi, durante i quali la 300 SL fu usata per correre diverse gare tra Francia e Italia, come muletto e come vettura di supporto, dopodiché fu ceduta a privati, attraverso un percorso ad oggi ricostruito nei dettagli e senza zone d’ombra. Nel 1966 entra in possesso dell’attuale proprietario e oggi, dopo oltre quarant’anni di riposo lontano da piste e passerelle, si ripresenta in forma smagliante, reduce da un restauro durato tre anni che l’ha riportata alle specifiche Tour de France ‘56. La stima d’asta, piuttosto impegnativa, è compresa tra 5 e 7 milioni di dollari ma, visti i trascorsi sportivi, è lecito aspettarsi anche qualcosa in più; senza tanti giri di parole, la casa d’aste l’ha definita “The Ultimate Gullwing”.
Se la 290 MM Scaglietti di Fangio all’asta a dicembre, data come possibile Ferrari più costosa di sempre con una stima di circa 30 milioni, è giusto un tantino al di sopra delle vostre possibilità, non disperate, c’è già pronta un’ottima occasione per rifarvi.
Nel corso dello stesso ricchissimo evento, denominato enfaticamente “Driven by Disruption”, RM Sotheby’s metterà all’incanto un pezzo di storia della stella a tre punte col “pedigree”: va infatti all’astal’unica Mercedes 300 SL Gullwing condotta ufficialmente da Stirling Moss, per la precisione al Tour de France del 1956.
La vettura, telaio n.198.040.5500640 del 1955, vanta una meccanica fuori dall’ordinario: il motore tipo NSL sviluppa ben 240 cavalli, l’alimentazione è ad iniezione meccanica Bosch, l’assetto è ribassato e irrigidito e i quattro freni sono a disco ventilati. Si tratta infatti della prima delle sole quattro Gullwing con carrozzeria in acciaio preparate per le corse direttamente dalla casa madre, e al Tour del ’56 si piazzò seconda assoluta dopo una spettacolare rimonta. La sua carriera sportiva durò complessivamente circa tredici mesi, durante i quali la 300 SL fu usata per correre diverse gare tra Francia e Italia, come muletto e come vettura di supporto, dopodiché fu ceduta a privati, attraverso un percorso ad oggi ricostruito nei dettagli e senza zone d’ombra. Nel 1966 entra in possesso dell’attuale proprietario e oggi, dopo oltre quarant’anni di riposo lontano da piste e passerelle, si ripresenta in forma smagliante, reduce da un restauro durato tre anni che l’ha riportata alle specifiche Tour de France ‘56. La stima d’asta, piuttosto impegnativa, è compresa tra 5 e 7 milioni di dollari ma, visti i trascorsi sportivi, è lecito aspettarsi anche qualcosa in più; senza tanti giri di parole, la casa d’aste l’ha definita “The Ultimate Gullwing”.
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