di Tommaso Ferrari
30 August 2022

Anche lo specialista Tuthill si cimenta nei restomod Porsche: ecco la 911 K

Diversamente dalle altre lo specialista inglese si è basato sulla 911 originale, con un risultato davvero notevole

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Tuthill è una famosissima azienda inglese che restaura e prepara Porsche sia stradali che da corsa, per lo più classiche, e a Monterey ha presentato qualcosa di davvero speciale. Lo specialista di Stoccarda accortosi che il mondo si sta riempiendo di restomod Porsche ha svelato la sua personale interpretazione, la 911 K. A differenza di tanti altri preparatori e restauratori Tuthill non si è basata sulla generazione 964 ma sull’originale, ottenendo un look molto più pulito e semplice, e, come si può immaginare, anche più somigliante alla prima 901/911.

Non che il lavoro che vi è dietro sia minimale… l’azienda comincia con la rimozione di tutti i pannelli della carrozzeria, che vengono rimpiazzati con altri in fibra di carbonio, mentre il telaio è rinforzato con elementi in titanio. Il motore, ca va sans dire, è l’immortale flat six rivisto in una chiave… meno ‘pacata’. A differenza dell’originale, un 2.0 litri da 130 cavalli, abbiamo un 3.1 litri boxer che gira fino a 11.000 giri (!) e che immaginiamo svilupperà almeno 300 cavalli.

Il cambio è manuale a sei marce con campana in magnesio, l’aspirazione è in fibra di carbonio, i freni per quanto piccoli sono carboceramici e i cerchi sono dei Fuchs ma riproposti anch’essi in carbonio! Il peso totale della 911 K non supera gli 850 chili, un valore strabiliante che regalerà emozioni uniche. Tuthill ha concluso il tutto con interni classici e piuttosto sobri – eccetto i pannelli porta e il semi roll bar – esaltati dai quadranti come gli originali e da una pedaliera da corsa. Non è ancora noto il prezzo, ma sarà molto, molto elevato.

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