Antonio Conte, catenaccio in campo e pure fuori: guida una Nissan Juke | Altro che supercar: bassi consumi, spese irrisorie

Antonio Conte, catenaccio in campo e pure fuori: guida una Nissan Juke | Altro che supercar: bassi consumi, spese irrisorie

Antonio Conte @wikicommons, Nissan, automobilismodepoca

Antonio Conte in panchina fa catenaccio, ma anche quando si parla di auto non lascia spazio agli sprechi: niente supercar da copertina, guida una “normalissima” Nissan Juke.

Nell’immaginario collettivo un allenatore di altissimo livello dovrebbe presentarsi al centro sportivo con bolidi da centinaia di migliaia di euro, suv extralusso o coupé da sogno. Invece Antonio Conte ha scelto una strada completamente diversa: per i suoi spostamenti quotidiani si affida a una Nissan Juke, crossover compatta, concreta, con costi di gestione alla portata anche di chi non allena in Serie A.

Secondo quanto riportato da un portale specializzato, il tecnico italiano ha optato per una vettura che punta su bassi consumi e spese irrisorie piuttosto che su cavalli esagerati e interni di velluto. Una scelta che racconta molto del suo carattere: pochissima voglia di apparire, tanta attenzione alla praticità, e l’idea che un’auto debba principalmente fare il suo mestiere, senza trasformarsi in un trofeo da esibire.

La Nissan Juke di Conte: più sostanza che scintille

La Nissan Juke è una di quelle auto che vedi in strada tutti i giorni: compatta, con posizione di guida alta, buona visibilità e un bagagliaio sufficiente per valigie, borse sportive e la vita quotidiana di famiglia. Niente ruggiti da supercar, ma motori pensati per durare, stare bassi nei consumi e non dissanguare il portafogli al distributore. Per un allenatore abituato a ragionare per equilibri, anche questo è una sorta di “schema”: zero eccessi, massima resa nel traffico cittadino.

Per chi si aspettava Antonio Conte al volante di un coupé da sogno o di un suv di lusso, la scelta della Juke può sembrare quasi spiazzante. In realtà è perfettamente coerente con un profilo che, da anni, predica lavoro, sacrificio e concentrazione più che luci e riflettori. In campo si blinda dietro, in strada si blinda dalle spese inutili: catenaccio applicato all’auto, con un mezzo solido, affidabile e soprattutto controllabile nei costi.

Nissan Juke @Nissan, automobilismodepoca

Perché la scelta di Conte parla anche ai tifosi “normali”

Il bello di vedere un personaggio come Conte scendere da una Juke “normale” è che, per una volta, la distanza tra vip e tifosi si accorcia. Non parliamo di un’auto inavvicinabile, ma di un modello che molti italiani hanno già in garage o mettono nel mirino quando devono cambiare macchina. Consumi contenuti, assicurazione e bollo accettabili, manutenzione che non fa tremare i polsi: esattamente ciò che cerca chi usa l’auto tutti i giorni.

Il messaggio, anche se non dichiarato, è chiaro: non serve una supercar per dimostrare di avercela fatta. Un tecnico che ha allenato grandi club e vinto trofei sceglie di guidare una Nissan Juke come tantissimi altri automobilisti, confermando che il vero lusso, a volte, è avere un’auto che ti porta ovunque senza farti pentire a ogni pieno. E in questo, il “catenaccio” di Conte alle spese superflue è forse la sua tattica migliore anche fuori dal campo.