a cura della Redazione - 23 February 2023

No ai blocchi della circolazione dei veicoli storici a Roma

ASI E I REGISTRI STORICI ALFA ROMEO, FIAT E LANCIA PRESENTANO RICORSO STRAORDINARIO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CONTRO I BLOCCHI ALLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI STORICI NELLA CAPITALE

A.S.I. e i Registri Storici Alfa Romeo, Fiat e Lancia (enti certificatori di cui all’art. 60 del Codice della Strada) hanno presentato un Ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica per ottenere l’annullamento dei decreti e delle delibere di Regione e Giunta Regionale del Lazio, Città Metropolitana e Comune di Roma che vietano la circolazione dei veicoli storici. La FMI (Federazione Motociclistica Italiana) è stata chiamata in causa come parte interessata e avrà modo di intervenire ad adiuvandum per sostenere l’iniziativa a fronte del Presidente della Repubblica.

I veicoli storici certificati: 0,25% del totale

La motivazione del ricorso si basa essenzialmente sul fatto che sul territorio della Città Metropolitana di Roma i veicoli d’uso quotidiano circolanti (dati MTCT) sono 4.040.078 e quelli con Certificato di Rilevanza Storica registrato alla Motorizzazione sono 9.945: una quota pari allo 0,25% del totale, che percorre annualmente lo 0,014% dei chilometri segnato dai veicoli d’uso quotidiano (fonte: censimento FIVA e dati compagnie assicurative). È solo per questi veicoli che si chiede una deroga, perché i veicoli storici certificati sono da considerarsi ininfluenti in termini di impatto ambientale e la loro possibilità di circolare in maniera controllata rientra tra le azioni di tutela e salvaguardia: se non circolano, i veicoli storici muoiono e con loro muore tutto il mondo ad essi collegato, causando danni sociali, culturali ed economici. Non si tratta di privilegi, ma di tutele nei confronti di un patrimonio storico, culturale, tecnologico ed artistico italiano che non ha pari al mondo.

Queste le dichiarazioni del Presidente di A.S.I Alberto Scuro: “Ci aspettiamo che anche questo nuovo Ricorso Straordinario possa essere accolto affinché gli appassionati vengano tutelati anche nella Capitale, dove i provvedimenti adottati non sono proporzionali alla problematica creata dai veicoli storici certificati. Siamo peraltro fiduciosi che il dialogo col Comune possa continuare per arrivare a soluzioni condivise e soddisfacenti per tutti.”

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