1982, 40 anni: il primo Mondiale rally
Audi quattro ha esordito nel Motorsport all’inizio del 1981 in occasione dello Jänner Rallye in Austria. Da allora, il sistema di trazione integrale progettato dalla Casa di Ingolstadt ha rivoluzionato il mondo dei rally e delle competizioni. Nel 1982, Audi ha conquistato il titolo costruttori nel Mondiale rally, mentre nel 1983 il finlandese Hannu Mikkola ha scalato la classifica piloti. Al termine della stagione 1984, Audi ha fatto propri entrambi i titoli: lo svedese Stig Blomqvist si è laureato Campione del Mondo al volante della Sport quattro a passo corto, seguita nel 1985 dalla Sport quattro S1 da 476 CV. La trazione integrale quattro è tuttora uno dei pilastri tecnici della gamma Audi. Forte di un’incessante evoluzione nel tempo, viene oggi declinata in sette configurazioni.
1977, 45 anni: il motore a 5 cilindri
Con il primo motore benzina a cinque cilindri, dedicato ad Audi 100 (C2) nel 1976 e introdotto commercialmente nel 1977, la Casa dei quattro anelli ha alzato nettamente l’asticella della raffinatezza tecnica rispetto alla concorrenza. Il classico quadricilindrico appannaggio della precedente generazione della berlina viene dotato di un cilindro supplementare, così da aumentarne la cilindrata, portata a 2,1 litri, e la potenza, che tocca i 136 CV. Insieme alla trazione integrale quattro e alla sovralimentazione turbo, il cinque cilindri ha trasformato l’immagine di Audi e ha decretato il successo del Brand nel motorsport. Oggi, la massima espressione tecnica del 5 cilindri è costituita dal 2.5 TFSI da 400 CV e 500 Nm appannaggio di nuova Audi RS 3.
1932, 90 anni: la nascita del logo dei quattro anelli
Nel 1929, le Case automobilistiche sassoni Audi, DKW, Horch e Wanderer si trovarono in difficoltà finanziarie a causa della Grande Depressione. Per rilanciarsi diedero vita a una fusione dalla quale nacque nel 1932 Auto Union AG, il cui logo, giunto sino ai giorni nostri, era composto da quattro anelli intrecciati chiamati a evocare le quattro “anime” che componevano l’azienda. Nacque così un colosso industriale che poté contare su un’offerta particolarmente ampia, in grado di spaziare dalle piccole motociclette DKW alle vetture di fascia media sino alle berline high-end di Horch.