I cinque rapporti e la trazione integrale quattro garantiscono un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi. Parallelamente, la RS6, proposta nelle configurazioni Avant e berlina, si fregia dell’assetto DynamicRide Control (DRC). Sistema che, grazie alla compensazione idraulica di rollio e beccheggio, contrasta in modo eccezionalmente rapido tanto il coricamento laterale quanto il beccheggio. Una soluzione straordinariamente raffinata, specie per l’epoca. Tutti gli esemplari della prima generazione vengono realizzati in catena di montaggio e completati “a mano”, passando dallo stabilimento di Neckarsulm a un padiglione attiguo dove, in circa 15 ore di lavoro, gli specialisti di quattro GmbH aggiungono l’olio del circuito idraulico del sistema DRC, i badge RS e gli elementi caratteristici dell’abitacolo.
La serie C5 è, ad oggi, l’unica RS6 destinata al Motorsport. La RS6 Competition, preparata e gestita dal team Champion Racing con Randy Pobst al volante, nel 2003 surclassa la concorrenza di pari cilindrata nella serie Speed GT World Challenge.
L’auto, dotata del V8 biturbo portato a 475 CV, si afferma sin dal debutto. Negli ultimi mesi di commercializzazione, quattro GmbH dona alla RS6 un’ulteriore iniezione di grinta e il suffisso “plus” al naming del modello. La potenza passa da 450 a 480 CV, mentre la velocità massima tocca i 280 km/h anziché gli originari 250 km/h. Ampia parte degli equipaggiamenti in precedenza a richiesta viene inclusa nella dotazione di serie.