Liguria ed ASI insieme: appello al governo, ârimettete lâesenzioneâ
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Liguria ed ASI insieme: appello al governo, ârimettete lâesenzioneâ02/02/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Curiosa cordata fra l’Automotoclub Storico Italiano e due assessori della giunta regionale ligure, Vesco e Rossetti. I numeri – assicura l’ASI – non sono quelli del Governoa cura della RedazioneContinua il braccio di ferro fra regioni e Governo sulla questione del bollo auto. Un polverone che non sembra destinato a scendere molto presto, considerato che si tratta di un provvedimento evidentemente fallace. Forse il Governo aveva buone intenzioni ma all’atto pratico si è trovato fra le mani una norma che non porta soldi (anzi, e sono proprio le regioni che rischiano di rimetterci di più) e che ha sollevato moltissime critiche dall’intero settore.Dal punto di vista economico, oltre alle considerazioni già fatte su questo sito, va ricordato che l’ASI stima in 375.000 i veicoli storici esentati dal bollo, non certo i 3-4 milioni di auto e moto ultraventennali ipotizzati dal Governo. Quindi le maggiori entrate derivanti dalla tassa di circolazione non saranno significative e viceversa rischiano di portare ad uno sconquasso del settore del motorismo storico.LA POSIZIONE SUL BOLLO DELLA REGIONE LIGURIAQualche giorno fa in Liguria, gli assessori ai Trasporti ed al Bilancio della Regione Liguria,Enrico Vesco e Pippo Rossetti, hanno dichiaratoche “Il Governo deve mantenere l’esenzione dal pagamento del bollo per le auto e moto storiche dai 20 anni in su. Con questa norma lo Stato interviene su una imposta regionale obbligando le Regioni ad applicarla senza averne il consenso. La nuova disposizione che siamo costretti ad applicare sulle auto e sulle moto d’epoca con meno di 30 anni – continuano i due assessori – costringerà molti proprietari a rottamare il proprio veicolo per evitare di pagare un bollo molto elevato. In pratica si passerebbe dagli attuali 28 euro per le auto e 11,39 per le moto, alla tassa di circolazione ordinaria. Intorno alle auto e alle moto d’epoca – concludono Rossetti e Vesco – vi è un indotto prezioso che coinvolge le carrozzerie, le officine e tutte le attività artigianali che si prendono cura della manutenzione di questi beni di valore storico e culturale, per questo chiediamo al Governo di ritornare sui suoi passi confrontandosi con le regioni e le associazioni di categoria”.L’ASI SULLA LIGURIAA loro fa eco Roberto Loi, presidente dell’ASI. “Ho preso visione del comunicato in data 27/1/15 della Regione Liguria nelle persone degli assessori Rossetti e Vesco in merito alle tasse automobilistiche per i veicoli storici tra i venti e i 30 anni. Ringrazio questi ultimi per l’attenta considerazione per l’argomento, augurandomi che il Governo ne rivolga altrettanta per questo comunicato. Con i fatti capiremo qual è l’attenzione dedicata al nostro mondo sia sotto il profilo sostanziale che quello puramente formale, per far sì che tutti i cittadini italiani si possano trovare in una posizione paritetica di fronte alla Legge. Se così non fosse non potremmo essere soddisfatti del Governo che abbiamo. Continuo a nutrire la speranza in una pronta revisione di quanto inopportunamente deciso”.Tutto su:bollo autoSocialIn edicola Automobilismo dâEpoca di Maggio 2016La copertina è dedicata alla De Tomaso Mangusta, splendida GT allâitaliana, per quanto poco fortunata.Sfoglia il numeroAbbonatiRivista cartaceaAbbonati alla versione cartacea di Automobilismo d’Epoca!Rivista su tabletScarica la versione per tablet e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!Rivista per smartphoneScarica la versione per smartphone e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!
Liguria ed ASI insieme: appello al governo, ârimettete lâesenzioneâ02/02/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Curiosa cordata fra l’Automotoclub Storico Italiano e due assessori della giunta regionale ligure, Vesco e Rossetti. I numeri – assicura l’ASI – non sono quelli del Governoa cura della RedazioneContinua il braccio di ferro fra regioni e Governo sulla questione del bollo auto. Un polverone che non sembra destinato a scendere molto presto, considerato che si tratta di un provvedimento evidentemente fallace. Forse il Governo aveva buone intenzioni ma all’atto pratico si è trovato fra le mani una norma che non porta soldi (anzi, e sono proprio le regioni che rischiano di rimetterci di più) e che ha sollevato moltissime critiche dall’intero settore.Dal punto di vista economico, oltre alle considerazioni già fatte su questo sito, va ricordato che l’ASI stima in 375.000 i veicoli storici esentati dal bollo, non certo i 3-4 milioni di auto e moto ultraventennali ipotizzati dal Governo. Quindi le maggiori entrate derivanti dalla tassa di circolazione non saranno significative e viceversa rischiano di portare ad uno sconquasso del settore del motorismo storico.LA POSIZIONE SUL BOLLO DELLA REGIONE LIGURIAQualche giorno fa in Liguria, gli assessori ai Trasporti ed al Bilancio della Regione Liguria,Enrico Vesco e Pippo Rossetti, hanno dichiaratoche “Il Governo deve mantenere l’esenzione dal pagamento del bollo per le auto e moto storiche dai 20 anni in su. Con questa norma lo Stato interviene su una imposta regionale obbligando le Regioni ad applicarla senza averne il consenso. La nuova disposizione che siamo costretti ad applicare sulle auto e sulle moto d’epoca con meno di 30 anni – continuano i due assessori – costringerà molti proprietari a rottamare il proprio veicolo per evitare di pagare un bollo molto elevato. In pratica si passerebbe dagli attuali 28 euro per le auto e 11,39 per le moto, alla tassa di circolazione ordinaria. Intorno alle auto e alle moto d’epoca – concludono Rossetti e Vesco – vi è un indotto prezioso che coinvolge le carrozzerie, le officine e tutte le attività artigianali che si prendono cura della manutenzione di questi beni di valore storico e culturale, per questo chiediamo al Governo di ritornare sui suoi passi confrontandosi con le regioni e le associazioni di categoria”.L’ASI SULLA LIGURIAA loro fa eco Roberto Loi, presidente dell’ASI. “Ho preso visione del comunicato in data 27/1/15 della Regione Liguria nelle persone degli assessori Rossetti e Vesco in merito alle tasse automobilistiche per i veicoli storici tra i venti e i 30 anni. Ringrazio questi ultimi per l’attenta considerazione per l’argomento, augurandomi che il Governo ne rivolga altrettanta per questo comunicato. Con i fatti capiremo qual è l’attenzione dedicata al nostro mondo sia sotto il profilo sostanziale che quello puramente formale, per far sì che tutti i cittadini italiani si possano trovare in una posizione paritetica di fronte alla Legge. Se così non fosse non potremmo essere soddisfatti del Governo che abbiamo. Continuo a nutrire la speranza in una pronta revisione di quanto inopportunamente deciso”.Tutto su:bollo auto
Liguria ed ASI insieme: appello al governo, ârimettete lâesenzioneâ
Liguria ed ASI insieme: appello al governo, ârimettete lâesenzioneâ
02/02/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Curiosa cordata fra l’Automotoclub Storico Italiano e due assessori della giunta regionale ligure, Vesco e Rossetti. I numeri – assicura l’ASI – non sono quelli del Governo
02/02/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:
Curiosa cordata fra l’Automotoclub Storico Italiano e due assessori della giunta regionale ligure, Vesco e Rossetti. I numeri – assicura l’ASI – non sono quelli del Governo
a cura della RedazioneContinua il braccio di ferro fra regioni e Governo sulla questione del bollo auto. Un polverone che non sembra destinato a scendere molto presto, considerato che si tratta di un provvedimento evidentemente fallace. Forse il Governo aveva buone intenzioni ma all’atto pratico si è trovato fra le mani una norma che non porta soldi (anzi, e sono proprio le regioni che rischiano di rimetterci di più) e che ha sollevato moltissime critiche dall’intero settore.Dal punto di vista economico, oltre alle considerazioni già fatte su questo sito, va ricordato che l’ASI stima in 375.000 i veicoli storici esentati dal bollo, non certo i 3-4 milioni di auto e moto ultraventennali ipotizzati dal Governo. Quindi le maggiori entrate derivanti dalla tassa di circolazione non saranno significative e viceversa rischiano di portare ad uno sconquasso del settore del motorismo storico.LA POSIZIONE SUL BOLLO DELLA REGIONE LIGURIAQualche giorno fa in Liguria, gli assessori ai Trasporti ed al Bilancio della Regione Liguria,Enrico Vesco e Pippo Rossetti, hanno dichiaratoche “Il Governo deve mantenere l’esenzione dal pagamento del bollo per le auto e moto storiche dai 20 anni in su. Con questa norma lo Stato interviene su una imposta regionale obbligando le Regioni ad applicarla senza averne il consenso. La nuova disposizione che siamo costretti ad applicare sulle auto e sulle moto d’epoca con meno di 30 anni – continuano i due assessori – costringerà molti proprietari a rottamare il proprio veicolo per evitare di pagare un bollo molto elevato. In pratica si passerebbe dagli attuali 28 euro per le auto e 11,39 per le moto, alla tassa di circolazione ordinaria. Intorno alle auto e alle moto d’epoca – concludono Rossetti e Vesco – vi è un indotto prezioso che coinvolge le carrozzerie, le officine e tutte le attività artigianali che si prendono cura della manutenzione di questi beni di valore storico e culturale, per questo chiediamo al Governo di ritornare sui suoi passi confrontandosi con le regioni e le associazioni di categoria”.L’ASI SULLA LIGURIAA loro fa eco Roberto Loi, presidente dell’ASI. “Ho preso visione del comunicato in data 27/1/15 della Regione Liguria nelle persone degli assessori Rossetti e Vesco in merito alle tasse automobilistiche per i veicoli storici tra i venti e i 30 anni. Ringrazio questi ultimi per l’attenta considerazione per l’argomento, augurandomi che il Governo ne rivolga altrettanta per questo comunicato. Con i fatti capiremo qual è l’attenzione dedicata al nostro mondo sia sotto il profilo sostanziale che quello puramente formale, per far sì che tutti i cittadini italiani si possano trovare in una posizione paritetica di fronte alla Legge. Se così non fosse non potremmo essere soddisfatti del Governo che abbiamo. Continuo a nutrire la speranza in una pronta revisione di quanto inopportunamente deciso”.Tutto su:bollo auto
Continua il braccio di ferro fra regioni e Governo sulla questione del bollo auto. Un polverone che non sembra destinato a scendere molto presto, considerato che si tratta di un provvedimento evidentemente fallace. Forse il Governo aveva buone intenzioni ma all’atto pratico si è trovato fra le mani una norma che non porta soldi (anzi, e sono proprio le regioni che rischiano di rimetterci di più) e che ha sollevato moltissime critiche dall’intero settore.Dal punto di vista economico, oltre alle considerazioni già fatte su questo sito, va ricordato che l’ASI stima in 375.000 i veicoli storici esentati dal bollo, non certo i 3-4 milioni di auto e moto ultraventennali ipotizzati dal Governo. Quindi le maggiori entrate derivanti dalla tassa di circolazione non saranno significative e viceversa rischiano di portare ad uno sconquasso del settore del motorismo storico.LA POSIZIONE SUL BOLLO DELLA REGIONE LIGURIAQualche giorno fa in Liguria, gli assessori ai Trasporti ed al Bilancio della Regione Liguria,Enrico Vesco e Pippo Rossetti, hanno dichiaratoche “Il Governo deve mantenere l’esenzione dal pagamento del bollo per le auto e moto storiche dai 20 anni in su. Con questa norma lo Stato interviene su una imposta regionale obbligando le Regioni ad applicarla senza averne il consenso. La nuova disposizione che siamo costretti ad applicare sulle auto e sulle moto d’epoca con meno di 30 anni – continuano i due assessori – costringerà molti proprietari a rottamare il proprio veicolo per evitare di pagare un bollo molto elevato. In pratica si passerebbe dagli attuali 28 euro per le auto e 11,39 per le moto, alla tassa di circolazione ordinaria. Intorno alle auto e alle moto d’epoca – concludono Rossetti e Vesco – vi è un indotto prezioso che coinvolge le carrozzerie, le officine e tutte le attività artigianali che si prendono cura della manutenzione di questi beni di valore storico e culturale, per questo chiediamo al Governo di ritornare sui suoi passi confrontandosi con le regioni e le associazioni di categoria”.L’ASI SULLA LIGURIAA loro fa eco Roberto Loi, presidente dell’ASI. “Ho preso visione del comunicato in data 27/1/15 della Regione Liguria nelle persone degli assessori Rossetti e Vesco in merito alle tasse automobilistiche per i veicoli storici tra i venti e i 30 anni. Ringrazio questi ultimi per l’attenta considerazione per l’argomento, augurandomi che il Governo ne rivolga altrettanta per questo comunicato. Con i fatti capiremo qual è l’attenzione dedicata al nostro mondo sia sotto il profilo sostanziale che quello puramente formale, per far sì che tutti i cittadini italiani si possano trovare in una posizione paritetica di fronte alla Legge. Se così non fosse non potremmo essere soddisfatti del Governo che abbiamo. Continuo a nutrire la speranza in una pronta revisione di quanto inopportunamente deciso”.
Continua il braccio di ferro fra regioni e Governo sulla questione del bollo auto. Un polverone che non sembra destinato a scendere molto presto, considerato che si tratta di un provvedimento evidentemente fallace. Forse il Governo aveva buone intenzioni ma all’atto pratico si è trovato fra le mani una norma che non porta soldi (anzi, e sono proprio le regioni che rischiano di rimetterci di più) e che ha sollevato moltissime critiche dall’intero settore.
Dal punto di vista economico, oltre alle considerazioni già fatte su questo sito, va ricordato che l’ASI stima in 375.000 i veicoli storici esentati dal bollo, non certo i 3-4 milioni di auto e moto ultraventennali ipotizzati dal Governo. Quindi le maggiori entrate derivanti dalla tassa di circolazione non saranno significative e viceversa rischiano di portare ad uno sconquasso del settore del motorismo storico.
Qualche giorno fa in Liguria, gli assessori ai Trasporti ed al Bilancio della Regione Liguria,Enrico Vesco e Pippo Rossetti, hanno dichiaratoche “Il Governo deve mantenere l’esenzione dal pagamento del bollo per le auto e moto storiche dai 20 anni in su. Con questa norma lo Stato interviene su una imposta regionale obbligando le Regioni ad applicarla senza averne il consenso. La nuova disposizione che siamo costretti ad applicare sulle auto e sulle moto d’epoca con meno di 30 anni – continuano i due assessori – costringerà molti proprietari a rottamare il proprio veicolo per evitare di pagare un bollo molto elevato. In pratica si passerebbe dagli attuali 28 euro per le auto e 11,39 per le moto, alla tassa di circolazione ordinaria. Intorno alle auto e alle moto d’epoca – concludono Rossetti e Vesco – vi è un indotto prezioso che coinvolge le carrozzerie, le officine e tutte le attività artigianali che si prendono cura della manutenzione di questi beni di valore storico e culturale, per questo chiediamo al Governo di ritornare sui suoi passi confrontandosi con le regioni e le associazioni di categoria”.
A loro fa eco Roberto Loi, presidente dell’ASI. “Ho preso visione del comunicato in data 27/1/15 della Regione Liguria nelle persone degli assessori Rossetti e Vesco in merito alle tasse automobilistiche per i veicoli storici tra i venti e i 30 anni. Ringrazio questi ultimi per l’attenta considerazione per l’argomento, augurandomi che il Governo ne rivolga altrettanta per questo comunicato. Con i fatti capiremo qual è l’attenzione dedicata al nostro mondo sia sotto il profilo sostanziale che quello puramente formale, per far sì che tutti i cittadini italiani si possano trovare in una posizione paritetica di fronte alla Legge. Se così non fosse non potremmo essere soddisfatti del Governo che abbiamo. Continuo a nutrire la speranza in una pronta revisione di quanto inopportunamente deciso”.
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