La quale, saputo delle novità in proposito contenute nella legge di Stabilità, nemmeno ha messo nella previsione di bilancio 2015 la voce “tassa di circolazione veicoli ventennali”. Ciò significa che in Lombardia i mancati introiti della tassa non sarebbero… tali, in quanto nemmeno previsti. Ma la cosa più interessante è che dalla Regione trapelano le stime di quanto si incasserebbe se si pagasse il “bollo” per tutte le auto lombarde con un’età compresa tra 20 e 29 anni. Ebbene, la cifra non supererebbe i 500mila euro. Un’inezia, per un Ente il cui bilancio complessivo ammonta a miliardi di euro. Della serie: quasi si spende più per incassarli.
Anzi, la collettività spenderebbe certamente di più per incassarli, perché è sicuro che per l’indotto che si è creato sarebbe un salasso. Molte delle automobili di cui sopra, finirebbero vendute o distrutte. Sempre secondo quanto si apprende dai corridoi dell’ex-Pirellone, l’indotto è valutato in una cifra di molto superiore a quello che si incasserebbe con questa tassa, ed è un indotto che ha influenza diretta sulla ricchezza della collettività. Caso mai, sarebbe da stabilire quanto di questo indotto sia ufficiale (leggi emerso, o “in bianco” o fiscalmente riconoscibile), e qui temiamo che il discorso si faccia spinoso. Soprattutto per lo Stato, che per bocca del Governo continua a dirci di voler abbassare le tasse, ma dimostra il contrario.
Eccoci allora al vero punto della questione: invece di mettere o aumentare tasse assurde, lo Stato dovrebbe razionalizzare le spese, eliminare gli sprechi che paghiamo tutti (compresi quelli di certi enti che a parole si occupano degli automobilisti), abbassare le tasse e farle pagare a tutti. Certo, è un lavoro molto impegnativo e che mette a rischio di brutte figure. Allora è meglio aggiungere l’ennesima tassa, magari con la scusa sempre buona che serve per migliorare l’ambiente.