Buon compleanno, Alfa Romeo Alfasud Sprint
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Buon compleanno, Alfa Romeo Alfasud Sprint18 Immagini16/01/2016Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Compie 40 anni la derivata Alfasud. A inizio anni 80 la Sprint cresce con un massiccio restyling che la svincola (almeno nel nome) dalla controversa berlina prodotta a Pomigliano, per poi chiudere con una versione semplificata di poco successo. Con essa finisce l’era delle sportive da famiglia classe 1300Alfasud SprintIl boxer di HruskaUn poâ Sud, un poâ 33Fine di unâeraLe Sprint da collezioneSchede tecnichedi Michele Di MauroAlfa Romeo presenta il 21 Settembre 1976 la coupé dell’Alfasud, la Sprint. Il Club Alfasud ci ricorda che quest’anno cade il quarantesimo anniversario di questa versione sportiva che andava a completare la gamma. L’Alfasud Club Italia ricordera’ il 40° anniversario sia durante il suo raduno nazionale che nelle successive manifestazioni in programma. Noi facciamo la nostra parte ripercorrendo la storia del modello con un ampio servizio qui di seguito e nelle pagine seguenti econ la gallery di questo articolo.Nonostante sia stata riscoperta dagli appassionati di Alfa Romeo “youngtimer”, non si può dire che l’Alfa Romeo Alfasud Sprintsia tra i modelli che hanno fatto la storia dell’automobilismo. Col senno di poi possiamo però riconoscerle di essere stata l’ultima rappresentante di un segmento cardine del mercato e in particolare del marchio del Biscione per buoni trent’anni: la coupé da famiglia con motore 1.3 cc. Con la Giulietta Sprint firmata Bertone, nel 1954 l’Alfa Romeo ha infatti inventato una nuova categoria di auto, alla quale il mercato ha subito risposto con convinzione: ragionevole per cilindrata, costi di gestione e dimensioni, la Sprint consentiva di togliersi belle soddisfazioni ai semafori e sul misto, così come di trasportare all’occorrenza tutta la famiglia. Una nicchia florida che ha visto nel tempo diversi marchi concorrenti gettarsi nella mischia, mentre la casa milanese tirava dritto con un altro pezzo da novanta, la Giulia GT Junior, sempre a firma Bertone. Proprio a fianco di quest’ultima, a partire dal settembre 1976, debutta la nuova Sprint, stavolta non più nata dalla matita di Bertone ma da quella di un altro grande, Giorgetto Giugiaro, e soprattutto non più derivata dal filone Giulia ma dalla più moderna – e controversa – Alfasud, con la quale condivide le linee di produzione del nuovo stabilimento di Pomigliano d’Arco.Alfasud SprintIl boxer di HruskaUn poâ Sud, un poâ 33Fine di unâeraLe Sprint da collezioneSchede tecnicheTutto su:alfa romeoalfa romeo alfasudSocialIn edicola Automobilismo d’Epoca Dicembre/GennaioA partire da domani, il nuovo numero. In copertina, la storia di un’amicizia molto particolare, all’insegna di due auto sportive italiane.Sfoglia il numeroAbbonatiRivista cartaceaAbbonati alla versione cartacea di Automobilismo d’Epoca!Rivista su tabletScarica la versione per tablet e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!Rivista per smartphoneScarica la versione per smartphone e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!
Buon compleanno, Alfa Romeo Alfasud Sprint18 Immagini16/01/2016Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Compie 40 anni la derivata Alfasud. A inizio anni 80 la Sprint cresce con un massiccio restyling che la svincola (almeno nel nome) dalla controversa berlina prodotta a Pomigliano, per poi chiudere con una versione semplificata di poco successo. Con essa finisce l’era delle sportive da famiglia classe 1300Alfasud SprintIl boxer di HruskaUn poâ Sud, un poâ 33Fine di unâeraLe Sprint da collezioneSchede tecnichedi Michele Di MauroAlfa Romeo presenta il 21 Settembre 1976 la coupé dell’Alfasud, la Sprint. Il Club Alfasud ci ricorda che quest’anno cade il quarantesimo anniversario di questa versione sportiva che andava a completare la gamma. L’Alfasud Club Italia ricordera’ il 40° anniversario sia durante il suo raduno nazionale che nelle successive manifestazioni in programma. Noi facciamo la nostra parte ripercorrendo la storia del modello con un ampio servizio qui di seguito e nelle pagine seguenti econ la gallery di questo articolo.Nonostante sia stata riscoperta dagli appassionati di Alfa Romeo “youngtimer”, non si può dire che l’Alfa Romeo Alfasud Sprintsia tra i modelli che hanno fatto la storia dell’automobilismo. Col senno di poi possiamo però riconoscerle di essere stata l’ultima rappresentante di un segmento cardine del mercato e in particolare del marchio del Biscione per buoni trent’anni: la coupé da famiglia con motore 1.3 cc. Con la Giulietta Sprint firmata Bertone, nel 1954 l’Alfa Romeo ha infatti inventato una nuova categoria di auto, alla quale il mercato ha subito risposto con convinzione: ragionevole per cilindrata, costi di gestione e dimensioni, la Sprint consentiva di togliersi belle soddisfazioni ai semafori e sul misto, così come di trasportare all’occorrenza tutta la famiglia. Una nicchia florida che ha visto nel tempo diversi marchi concorrenti gettarsi nella mischia, mentre la casa milanese tirava dritto con un altro pezzo da novanta, la Giulia GT Junior, sempre a firma Bertone. Proprio a fianco di quest’ultima, a partire dal settembre 1976, debutta la nuova Sprint, stavolta non più nata dalla matita di Bertone ma da quella di un altro grande, Giorgetto Giugiaro, e soprattutto non più derivata dal filone Giulia ma dalla più moderna – e controversa – Alfasud, con la quale condivide le linee di produzione del nuovo stabilimento di Pomigliano d’Arco.Alfasud SprintIl boxer di HruskaUn poâ Sud, un poâ 33Fine di unâeraLe Sprint da collezioneSchede tecnicheTutto su:alfa romeoalfa romeo alfasud
16/01/2016Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Compie 40 anni la derivata Alfasud. A inizio anni 80 la Sprint cresce con un massiccio restyling che la svincola (almeno nel nome) dalla controversa berlina prodotta a Pomigliano, per poi chiudere con una versione semplificata di poco successo. Con essa finisce l’era delle sportive da famiglia classe 1300
16/01/2016Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:
Compie 40 anni la derivata Alfasud. A inizio anni 80 la Sprint cresce con un massiccio restyling che la svincola (almeno nel nome) dalla controversa berlina prodotta a Pomigliano, per poi chiudere con una versione semplificata di poco successo. Con essa finisce l’era delle sportive da famiglia classe 1300
di Michele Di MauroAlfa Romeo presenta il 21 Settembre 1976 la coupé dell’Alfasud, la Sprint. Il Club Alfasud ci ricorda che quest’anno cade il quarantesimo anniversario di questa versione sportiva che andava a completare la gamma. L’Alfasud Club Italia ricordera’ il 40° anniversario sia durante il suo raduno nazionale che nelle successive manifestazioni in programma. Noi facciamo la nostra parte ripercorrendo la storia del modello con un ampio servizio qui di seguito e nelle pagine seguenti econ la gallery di questo articolo.Nonostante sia stata riscoperta dagli appassionati di Alfa Romeo “youngtimer”, non si può dire che l’Alfa Romeo Alfasud Sprintsia tra i modelli che hanno fatto la storia dell’automobilismo. Col senno di poi possiamo però riconoscerle di essere stata l’ultima rappresentante di un segmento cardine del mercato e in particolare del marchio del Biscione per buoni trent’anni: la coupé da famiglia con motore 1.3 cc. Con la Giulietta Sprint firmata Bertone, nel 1954 l’Alfa Romeo ha infatti inventato una nuova categoria di auto, alla quale il mercato ha subito risposto con convinzione: ragionevole per cilindrata, costi di gestione e dimensioni, la Sprint consentiva di togliersi belle soddisfazioni ai semafori e sul misto, così come di trasportare all’occorrenza tutta la famiglia. Una nicchia florida che ha visto nel tempo diversi marchi concorrenti gettarsi nella mischia, mentre la casa milanese tirava dritto con un altro pezzo da novanta, la Giulia GT Junior, sempre a firma Bertone. Proprio a fianco di quest’ultima, a partire dal settembre 1976, debutta la nuova Sprint, stavolta non più nata dalla matita di Bertone ma da quella di un altro grande, Giorgetto Giugiaro, e soprattutto non più derivata dal filone Giulia ma dalla più moderna – e controversa – Alfasud, con la quale condivide le linee di produzione del nuovo stabilimento di Pomigliano d’Arco.Alfasud SprintIl boxer di HruskaUn poâ Sud, un poâ 33Fine di unâeraLe Sprint da collezioneSchede tecnicheTutto su:alfa romeoalfa romeo alfasud
Alfa Romeo presenta il 21 Settembre 1976 la coupé dell’Alfasud, la Sprint. Il Club Alfasud ci ricorda che quest’anno cade il quarantesimo anniversario di questa versione sportiva che andava a completare la gamma. L’Alfasud Club Italia ricordera’ il 40° anniversario sia durante il suo raduno nazionale che nelle successive manifestazioni in programma. Noi facciamo la nostra parte ripercorrendo la storia del modello con un ampio servizio qui di seguito e nelle pagine seguenti econ la gallery di questo articolo.Nonostante sia stata riscoperta dagli appassionati di Alfa Romeo “youngtimer”, non si può dire che l’Alfa Romeo Alfasud Sprintsia tra i modelli che hanno fatto la storia dell’automobilismo. Col senno di poi possiamo però riconoscerle di essere stata l’ultima rappresentante di un segmento cardine del mercato e in particolare del marchio del Biscione per buoni trent’anni: la coupé da famiglia con motore 1.3 cc. Con la Giulietta Sprint firmata Bertone, nel 1954 l’Alfa Romeo ha infatti inventato una nuova categoria di auto, alla quale il mercato ha subito risposto con convinzione: ragionevole per cilindrata, costi di gestione e dimensioni, la Sprint consentiva di togliersi belle soddisfazioni ai semafori e sul misto, così come di trasportare all’occorrenza tutta la famiglia. Una nicchia florida che ha visto nel tempo diversi marchi concorrenti gettarsi nella mischia, mentre la casa milanese tirava dritto con un altro pezzo da novanta, la Giulia GT Junior, sempre a firma Bertone. Proprio a fianco di quest’ultima, a partire dal settembre 1976, debutta la nuova Sprint, stavolta non più nata dalla matita di Bertone ma da quella di un altro grande, Giorgetto Giugiaro, e soprattutto non più derivata dal filone Giulia ma dalla più moderna – e controversa – Alfasud, con la quale condivide le linee di produzione del nuovo stabilimento di Pomigliano d’Arco.
Alfa Romeo presenta il 21 Settembre 1976 la coupé dell’Alfasud, la Sprint. Il Club Alfasud ci ricorda che quest’anno cade il quarantesimo anniversario di questa versione sportiva che andava a completare la gamma. L’Alfasud Club Italia ricordera’ il 40° anniversario sia durante il suo raduno nazionale che nelle successive manifestazioni in programma. Noi facciamo la nostra parte ripercorrendo la storia del modello con un ampio servizio qui di seguito e nelle pagine seguenti econ la gallery di questo articolo.
Nonostante sia stata riscoperta dagli appassionati di Alfa Romeo “youngtimer”, non si può dire che l’Alfa Romeo Alfasud Sprintsia tra i modelli che hanno fatto la storia dell’automobilismo. Col senno di poi possiamo però riconoscerle di essere stata l’ultima rappresentante di un segmento cardine del mercato e in particolare del marchio del Biscione per buoni trent’anni: la coupé da famiglia con motore 1.3 cc. Con la Giulietta Sprint firmata Bertone, nel 1954 l’Alfa Romeo ha infatti inventato una nuova categoria di auto, alla quale il mercato ha subito risposto con convinzione: ragionevole per cilindrata, costi di gestione e dimensioni, la Sprint consentiva di togliersi belle soddisfazioni ai semafori e sul misto, così come di trasportare all’occorrenza tutta la famiglia. Una nicchia florida che ha visto nel tempo diversi marchi concorrenti gettarsi nella mischia, mentre la casa milanese tirava dritto con un altro pezzo da novanta, la Giulia GT Junior, sempre a firma Bertone. Proprio a fianco di quest’ultima, a partire dal settembre 1976, debutta la nuova Sprint, stavolta non più nata dalla matita di Bertone ma da quella di un altro grande, Giorgetto Giugiaro, e soprattutto non più derivata dal filone Giulia ma dalla più moderna – e controversa – Alfasud, con la quale condivide le linee di produzione del nuovo stabilimento di Pomigliano d’Arco.
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A partire da domani, il nuovo numero. In copertina, la storia di un’amicizia molto particolare, all’insegna di due auto sportive italiane.
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