Checco Zalone e le sei Ferrari nel garage: quando la fantasia supera la realtà | Chi è il nuovo personaggio di Buen Camino

Checco Zalone torna al cinema con “Buen Camino” il 25 dicembre 2025. Un milionario egocentrico, sei Ferrari e un viaggio inatteso per ritrovare la figlia. Scopri la trama!

Checco Zalone e le sei Ferrari nel garage: quando la fantasia supera la realtà | Chi è il nuovo personaggio di Buen Camino

Checco-Zalone e la sua Volvo (twitter) @automobilismodepoca

Il 25 dicembre 2025 segna il grande ritorno di Checco Zalone sul grande schermo, protagonista di “Buen Camino”.

Una nuova commedia diretta da Gennaro Nunziante. Questa volta, il comico pugliese si cala nei panni di un personaggio radicalmente diverso dai suoi precedenti: un milionario egocentrico e sfacciatamente opulento, il cui garage è la dimora di una collezione invidiabile di sei Ferrari. La sua è un’esistenza costellata di lusso sfrenato, agiatezza e una chiara predilezione per i beni materiali e l’autocelebrazione. Tuttavia, questa vita apparentemente perfetta subisce un inaspettato e drastico cambio di rotta. Il punto di svolta arriva quando il protagonista decide di intraprendere il celebre cammino di Santiago de Compostela, non per un moto spirituale o una ricerca interiore, ma spinto da un obiettivo ben più terreno e personale: mettersi sulle tracce della figlia Cristal. Un’avventura che promette non solo le risate tipiche del cinema di Zalone, ma anche una riflessione profonda sul valore del denaro e dei legami familiari, mostrando come anche il più cinico dei ricchi possa essere messo di fronte a un percorso di trasformazione.

Un paperone eccentrico: la vita di lusso e le sue passion

In “Buen Camino”, Checco Zalone interpreta un personaggio che incarna l’eccesso: un vero e proprio Paperon de Paperoni moderno, che ostenta la ricchezza in ogni suo gesto e parola. Il suo egocentrismo è tale che l’amore per sé stesso e per le sue sei Ferrari sembra superare di gran lunga quello per la figlia Cristal, nome scelto con una voluta allusione alla celebre marca di champagne, simbolo di lusso e status. Alle recenti Giornate Professionali di Cinema di Sorrento, una scena in anteprima ha svelato al pubblico la sua esuberante personalità. Zalone appare tatuato, con lunghi capelli semi-biondi, mentre organizza un grandioso festone per il suo cinquantesimo compleanno.

L’evento si svolge nella sua sfarzosa, e a tratti kitsch, mega villa in Sardegna, che vanta dettagli eccentrici come una riproduzione in miniatura della piramide di Tutankhamon. Con 800 invitati e una giovane fidanzata di 25 anni al suo fianco, il milionario non lesina provocazioni. Durante un’intervista con una giornalista, non esita ad affermare con un sorriso sardonico: “È sempre bello mostrare ricchezza a chi non può permettersela”. Questa scena stabilisce chiaramente il profilo di un uomo convinto che il denaro sia la misura di tutto, un personaggio destinato a un’inevitabile resa dei conti.

Scuderia Ferrari @automobilismodepoca-wiki

La svolta inattesa: il cammino di Santiago

La vita di Checco è un’ode all’agiatezza più completa, una condizione che non ha conosciuto interruzioni, anche grazie alla sua origine: è il figlio di Eugenio Zalone, un facoltoso produttore di divani. La sua quotidianità si snoda tra lusso sfrenato e totale assenza di preoccupazioni. Lo si vede sguazzare in piscine private nelle sue numerose ville sparse per il mondo, navigare su yacht lussuosi con un gruppo di amici altrettanto benestanti e godere della compagnia della sua giovane fidanzata messicana. La sua filosofia di vita è riassunta nella sua più grande passione: non lavorare, godendosi i frutti di una ricchezza ereditata e accumulata senza sforzo personale apparente. Tuttavia, questa bolla di opulenza è destinata a scoppiare. Il milionario, la cui esistenza ruota attorno al culto del denaro e dei beni materiali, in particolare le sue amate sei Ferrari, si trova di fronte a una svolta inaspettata e profondamente significativa. Il cammino di Santiago de Compostela, tradizionalmente un percorso di fede e introspezione, si presenta a lui non come una scelta volontaria, ma come una necessità impellente. L’obiettivo non è la redenzione spirituale, ma il ritrovamento della figlia Cristal. Questo pellegrinaggio forzato promette di essere il catalizzatore di un cambiamento, costringendo Checco a confrontarsi con una realtà ben diversa dalla sua, in cui il valore delle relazioni umane potrebbe finalmente superare quello dei beni materiali.