Checco Zalone si è fatto un regalone: la sua Volvo costa un bel po’ di stipendi (90mila euro) | Ma è la più bella di sempre
Checco-Zalone e la sua Volvo (twitter) @automobilismodepoca
Uno scatto lo mostra accanto a una Volvo XC90: il prezzo può arrivare a 90mila euro e il web si scatena.
Checco Zalone è uno dei volti più riconoscibili del cinema italiano, capace di restare nell’immaginario collettivo film dopo film. E proprio per questo, quando spunta un’immagine che lo ritrae vicino a un’auto diversa da quella che molti associano alle sue scene più iconiche, l’effetto è immediato: curiosità, commenti, interpretazioni. In queste ore si parla di Volvo e di un modello che, per dimensioni e posizionamento, non passa inosservato.
Il punto è che, nell’immaginario di tanti spettatori, Zalone al volante richiama spesso un certo tipo di “auto da cinema”: un’idea di sportività e status. E invece qui la sorpresa è un’altra, più concreta e forse più “da vita reale”: una Volvo XC90, fotografata durante un evento del marchio. Una presenza che, anche senza bisogno di spiegazioni ulteriori, fa scattare subito la domanda che regge tutto il titolo: quanto costa davvero quel “regalone” che sembra concedersi chi può permettersi un SUV di fascia alta?
Lo scatto che cambia prospettiva: non la supercar, ma un SUV da cifre pesanti
Volvo XC90, un modello che viene indicato con un prezzo compreso tra 75 e 90 mila euro. Ed è proprio quel tetto massimo, quei 90mila euro, a dare sostanza alla reazione di chi guarda: non è il dettaglio di un optional, ma una cifra che, per molti, equivale davvero a “un bel po’ di stipendi”.
Nel racconto legato allo scatto, il confronto con l’auto vista spesso nei film è inevitabile: Zalone è stato associato più volte a una Porsche 911 cabrio di qualche anno fa, ma qui la scena è diversa e, proprio per questo, colpisce. La XC90 è un SUV grande, pensato per comfort e presenza su strada, e nell’immaginario di chi commenta diventa facilmente la Volvo “più bella”, perché somma eleganza e imponenza in un modo che si nota al primo sguardo.

La sorpresa dietro il marchio: cosa c’entra la Cina e perché può pesare sul prezzo
Nel pezzo si sottolinea anche un dettaglio che molti ignorano quando vedono il logo Volvo: oggi il marchio, pur mantenendo la licenza, è da tempo di proprietà del colosso cinese Geely e le auto vengono indicate come prodotte in Cina. È un particolare che cambia la percezione di chi pensa ancora a Volvo come sinonimo automatico di “svedese” e basta, e che rende lo scatto ancora più discusso, perché aggiunge un retroscena inatteso dietro un’auto da fino a 90mila euro.
Non solo: viene citata anche l’ipotesi di dazi del 25% sulle auto cinesi in arrivo in Europa, con l’effetto di spingere verso l’alto i prezzi, non soltanto per i marchi cinesi ma anche per modelli prodotti in Cina come Dacia Spring e Tesla Model 3. Dentro questa cornice, la XC90 accanto a Zalone diventa il simbolo perfetto di un’auto desiderabile e scenografica, ma anche di un acquisto che, tra listini già alti e possibili rincari, può trasformarsi davvero in un “regalone” da prendere con il fiato corto.
