La 2CV crebbe passo passo con la crescita delle esigenze della clientela: la velocità massima, che nel 1949 era di 65 km/h, salì a 70 km/h nel 1955, a 80 km/h nel 1957 e a 100 km/h nel 1960. Alla fine negli anni ‘70 la 2CV in pratica triplicò la potenza e raddoppiò la velocità aumentando un po’ la cilindrata, ma mantenendo basso il consumo.
Migliorarono anche gli allestimenti : i modelli del 1951 ebbero la chiave d’avviamento e la serratura sulla porta sinistra. Nel settembre 1954 il modello AZ ebbe di serie la frizione centrifuga per facilitare la guida nel traffico. Nel 1957 la AZL (L= luxe) esibì le civetterie delle cromature sottoporta e sui cofani, della cappotta in tinta con gli interni e del color avorio per il volante e il pomello del cambio.
Nel 1958 la AZLM (M= malle, cofano) presentò uno sportello metallico al posto della tela che prima arrivava fino alla targa. Nello stesso anno debuttò la 2CV Sahara dotata di due motori e 4 ruote motrici. Nel 1960 la AZLM abolì la politica del colore unico aggiungendo il blu ghiaccio con cappotta in tinta. Per tutte arrivò un nuovo cofano motore. Nel 1962 fu proposto il rosso per la AZLM divenuta più potente con una modifica all’alimentazione e al rapporto di compressione. Nel 1963 arrivarono il blu Monte Carlo, il beige antillais e il grigio rosato. Ma la vera rivoluzione fu il tergicristallo elettrico. Il precedente, comandato dal cavo del contachilometri, era ingegnoso e logico poiché d’efficacia proporzionale alla velocità, ma non funzionava da fermo. Nel 1963 debuttò la AZA capace di 95 km/h con 18 CV e il rapporto al ponte 8/29. Nel 1965 arrivarono le porte incernierate davanti. Nel biennio 1966/67 debuttarono i giunti omocinetici rinforzati e gli ammortizzatori idraulici posteriori. Per 4 mesi fu prodotta la 2 CV Export più accessoriata.
Nel 1968 la Dyane, una 2 CV vestita a nuovo, eclissò la Deuche, che tuttavia in seguito si prese la rivincita e sopravvisse alla giovane discendente.
Arrivarono, infine, le versioni speciali: Spot (‘76), Charleston (‘81), James Bond (‘82), France 3 o Beachcomber o Transat secondo i mercati (‘83), Dolly (‘84), Cocorico (‘86) e Perrier (‘88).