Uso e manutenzione: Alfa Romeo GT Junior 1300
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Uso e manutenzione: Alfa Romeo GT Junior 130036 Immagini24/03/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Per nome e cilindrata era la sportiva “economica”, ma piacque a tutti e divenne la più amata dagli alfisti (la è tuttora). Potente ma affidabile, la manutenzione è alla portata di molti e i ricambi si trovano facilmenteIl modelloLâauto del servizioCome va su stradaScheda tecnicaPer Mario Lodola è un tuffo nel passato: nel 1967, appena nominato collaudatore in Alfa Romeo, fece parte di un team viaggiante per l’Europa a bordo proprio di una GT Junior 1300. L’Alfa Romeo promuoveva allora i suoi prodotti incontrando i clienti nelle concessionarie o presso gli importatori, per illustrare i modelli e le loro caratteristiche tecniche. Si facevano anche prove dimostrative con i collaudatori alla guida “per far vedere cosa si poteva fare con un’Alfa Romeo.”Lodola(con il giubbotto rosso, nelle foto della gallery)si è soffermato a lungo a provare la GT Junior del servizio. Allafine ci ha rilasciato le impressioni. “Il motore è brioso e vivace, dà soddisfazione. L’auto manifesta una sportività che all’epoca era ai vertici della cilindrata.” E ha aggiunto: “Era pensata per i giovani. Esteticamente è molto bella.” Lodola ha trovato un po’ alte le gomme di serie 155×15: “In curva si deformano molto di più di quelle di oggi, ma la tenuta di strada è comunque buona.” Un unico appunto alla fine dei test: “L’auto ha una deriva a destra.” L’inconveniente è facilmente eliminabile in officina “con il controllo e la ripresa degli angoli caratteristici.” Su richiesta del proprietario, al termine Lodola ha firmato il cofano posteriore della GT Junior a ricordo della prova.Il modelloLâauto del servizioCome va su stradaScheda tecnicaTutto su:alfa romeo gt junior
24/03/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Per nome e cilindrata era la sportiva “economica”, ma piacque a tutti e divenne la più amata dagli alfisti (la è tuttora). Potente ma affidabile, la manutenzione è alla portata di molti e i ricambi si trovano facilmente
24/03/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:
Per nome e cilindrata era la sportiva “economica”, ma piacque a tutti e divenne la più amata dagli alfisti (la è tuttora). Potente ma affidabile, la manutenzione è alla portata di molti e i ricambi si trovano facilmente
Per Mario Lodola è un tuffo nel passato: nel 1967, appena nominato collaudatore in Alfa Romeo, fece parte di un team viaggiante per l’Europa a bordo proprio di una GT Junior 1300. L’Alfa Romeo promuoveva allora i suoi prodotti incontrando i clienti nelle concessionarie o presso gli importatori, per illustrare i modelli e le loro caratteristiche tecniche. Si facevano anche prove dimostrative con i collaudatori alla guida “per far vedere cosa si poteva fare con un’Alfa Romeo.”Lodola(con il giubbotto rosso, nelle foto della gallery)si è soffermato a lungo a provare la GT Junior del servizio. Allafine ci ha rilasciato le impressioni. “Il motore è brioso e vivace, dà soddisfazione. L’auto manifesta una sportività che all’epoca era ai vertici della cilindrata.” E ha aggiunto: “Era pensata per i giovani. Esteticamente è molto bella.” Lodola ha trovato un po’ alte le gomme di serie 155×15: “In curva si deformano molto di più di quelle di oggi, ma la tenuta di strada è comunque buona.” Un unico appunto alla fine dei test: “L’auto ha una deriva a destra.” L’inconveniente è facilmente eliminabile in officina “con il controllo e la ripresa degli angoli caratteristici.” Su richiesta del proprietario, al termine Lodola ha firmato il cofano posteriore della GT Junior a ricordo della prova.Il modelloLâauto del servizioCome va su stradaScheda tecnicaTutto su:alfa romeo gt junior
Per Mario Lodola è un tuffo nel passato: nel 1967, appena nominato collaudatore in Alfa Romeo, fece parte di un team viaggiante per l’Europa a bordo proprio di una GT Junior 1300. L’Alfa Romeo promuoveva allora i suoi prodotti incontrando i clienti nelle concessionarie o presso gli importatori, per illustrare i modelli e le loro caratteristiche tecniche. Si facevano anche prove dimostrative con i collaudatori alla guida “per far vedere cosa si poteva fare con un’Alfa Romeo.”Lodola(con il giubbotto rosso, nelle foto della gallery)si è soffermato a lungo a provare la GT Junior del servizio. Allafine ci ha rilasciato le impressioni. “Il motore è brioso e vivace, dà soddisfazione. L’auto manifesta una sportività che all’epoca era ai vertici della cilindrata.” E ha aggiunto: “Era pensata per i giovani. Esteticamente è molto bella.” Lodola ha trovato un po’ alte le gomme di serie 155×15: “In curva si deformano molto di più di quelle di oggi, ma la tenuta di strada è comunque buona.” Un unico appunto alla fine dei test: “L’auto ha una deriva a destra.” L’inconveniente è facilmente eliminabile in officina “con il controllo e la ripresa degli angoli caratteristici.” Su richiesta del proprietario, al termine Lodola ha firmato il cofano posteriore della GT Junior a ricordo della prova.
Per Mario Lodola è un tuffo nel passato: nel 1967, appena nominato collaudatore in Alfa Romeo, fece parte di un team viaggiante per l’Europa a bordo proprio di una GT Junior 1300. L’Alfa Romeo promuoveva allora i suoi prodotti incontrando i clienti nelle concessionarie o presso gli importatori, per illustrare i modelli e le loro caratteristiche tecniche. Si facevano anche prove dimostrative con i collaudatori alla guida “per far vedere cosa si poteva fare con un’Alfa Romeo.”
Lodola(con il giubbotto rosso, nelle foto della gallery)si è soffermato a lungo a provare la GT Junior del servizio. Allafine ci ha rilasciato le impressioni. “Il motore è brioso e vivace, dà soddisfazione. L’auto manifesta una sportività che all’epoca era ai vertici della cilindrata.” E ha aggiunto: “Era pensata per i giovani. Esteticamente è molto bella.” Lodola ha trovato un po’ alte le gomme di serie 155×15: “In curva si deformano molto di più di quelle di oggi, ma la tenuta di strada è comunque buona.” Un unico appunto alla fine dei test: “L’auto ha una deriva a destra.” L’inconveniente è facilmente eliminabile in officina “con il controllo e la ripresa degli angoli caratteristici.” Su richiesta del proprietario, al termine Lodola ha firmato il cofano posteriore della GT Junior a ricordo della prova.
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La Lancia Flaminia Coupé protagonista della copertina di questo numero, in versione âcorsaâ, ci riporta agli inizi della Squadra HF. Seconda puntata del nostro Corso di Regolarità patrocinato da ASI e scheda di iscrizione ai raduni âIn pista con noiâ.
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