Si chiude il bellissimo Giro di Sicilia 2021

Dal 10 al 13 Giugno 120 equipaggi hanno rivissuto i fasti della Targa Florio alla scoperta della meravigliosa isola italiana

1/10

Dal 10 al 13 giugno si è svolta la 30^ edizione del Giro di Sicilia, tappa inaugurale della nuova serie “ASI Circuito Tricolore” che ha visto la partecipazione di oltre 120 equipaggi provenienti da tutta Italia e dall’estero. Organizzato come di consueto dal Veteran Car Club Panormus, il Giro di Sicilia rievoca l’antica corsa inventata da Vincenzo Florio nel 1912 con l’obiettivo visionario di usare le competizioni motoristiche per far conoscere l’isola e il suo affascinante territorio, all’epoca ancora poco noti. Dopo quasi cento anni, questa valida mission è perseguita con successo dal Veteran Car Club Panormus e dagli altri club siciliani federati ASI, promotori di cultura attraverso la passione per il motorismo storico.

Il Giro di Sicilia 2021 ha preso vita giovedì 10 giugno dal Parco di Villa Airoldi, sede dell’omonimo Golf Club nel cuore di Palermo, da dove è partito il suggestivo prologo con la classica salita al Monte Pellegrino, teatro di una cronoscalata (anch’essa inventata da Vincenzo Florio, nel 1908) disputata fino agli anni ’90.

Oltre ai luoghi di interesse internazionale come Cefalù, Taormina, Etna, Caltagirone, Agrigento, Scala dei Turchi e Gibellina, il lungo percorso ha previsto i passaggi in altri siti unici quali Sant’Agata di Militello, Capo d’Orlando, Floresta (il comune più alto della Sicilia incastonato sui Monti Nebrodi), Randazzo, Piedimonte Etneo, Giardini Naxos, Taormina, l’Etna, Grammichele, Porto Empedocle, Partanna e Alcamo. Quasi un periplo completo dell’Isola - via strada, naturalmente - per un’immersione nei suoi mille colori e nella sua secolare cultura.

L’edizione del trentennale ha previsto l’istituzione di alcuni trofei degni di nota. Ad esempio, quello dedicato alla “madrina” del Giro di Sicilia, Costanza Afan De Rivera Costaguti, discendente di Florio scomparsa nel settembre 2020, consegnato all’ultimo, appassionato erede della Famiglia, Tommaso Gasparri Zeza: 12 anni di entusiasmo per i motori e per le imprese del prozio Vincenzo. Poi la “Targa La Motta”, in memoria del celebre pilota e organizzatore del “Giro” nei primi anni del dopoguerra: viene assegnata ad un’auto di quell’epoca, come l’Alfa Romeo 1900 Super di Alberto Cecchi premiata quest’anno. Il premio di eleganza intitolato “La Sicilia dei Florio” è andato invece alla Jaguar MK IV (1948) dei fratelli Gaetano e Angelo Ciriminna.
Il Giro di Sicilia mantiene la sua tradizione competitiva anche in queste edizioni rievocative (la prima risale al 1989) dove gli equipaggi affrontano una serie di prove di abilità cronometrica che premiano i più precisi nei passaggi: al termine delle 63 prove allestite sulle strade del “Giro”, sono risultati vincitori Salvatore Galioto e Pinuccia Paviera su Opel Kadett SR del 1977.

Il Giro di Sicilia ha anche importanti risvolti solidali: partecipa alla Maratona del Sorriso per supportare le attività di clown terapia, così come all’evento sociale Vivere un Sogno grazie alla presenza dell’equipaggio formato da Pietro Boncimino e Giovanni Rotino, presidente e vicepresidente dell’Associazione Siciliana Medullolesi Spinali, due appassionati diversamente abili a bordo di un'iconica Fiat 600 dotata di comandi manuali. Un’esperienza per trasmettere il messaggio di un motorismo storico senza barriere, come dimostrato dal progetto “Classica & Accessibile” lanciato proprio quest’anno da ASI.

ASI Circuito Tricolore, che gode del patrocinio del Ministero del Turismo, proseguirà in Umbria dal 18 al 20 giugno con la 32^ edizione della Coppa della Perugina.

© RIPRODUZIONE RISERVATA