Depressione totale Lancia: sta vendendo meno macchine di Ferrari | Con quei prezzi forse conviene davvero la Rossa

Nuova Lancia Ypsilon 2024 doveva essere il grande rilancio del marchio, ma dopo un anno vende meno di Ferrari: con listini da 25.000 a 40.000 euro molti iniziano a chiedersi se non convenga puntare direttamente su un’altra categoria di auto.

La chiamavano rinascita, rilancio, nuovo corso di Lancia sotto Stellantis. In realtà, a guardare i numeri raccontati dagli addetti ai lavori, sembra più una depressione totale. La nuova Lancia Ypsilon 2024, presentata come la compatta che avrebbe riportato il marchio in alto, doveva macinare oltre 30.000 immatricolazioni l’anno. Oggi, a distanza di circa dodici mesi, il bilancio è ben diverso: si parla di circa 6.500 unità vendute, meno delle auto consegnate da Ferrari, che viaggia attorno ai 7.000 pezzi annui con listini da 200-300 mila euro a esemplare.

Il cortocircuito è evidente: un marchio generalista con una sola utilitaria a listino che vende meno di un costruttore di supercar per milionari. E la domanda sorge spontanea: dov’è questo “boom” promesso in conferenze, spot e slogan sul ritorno nei rally, sulla rinascita dell’HF, sulla grande Lancia che fu?

Una Peugeot 208 travestita da Lancia (ma con prezzi da signora)

Sotto la pelle, la nuova Ypsilon è una classica figlia di Stellantis: piattaforma di segmento B condivisa con la Peugeot 208, tanto che in molti la definiscono “una 208 ricarrozzata”. Tecnicamente non è un insulto, perché il pianale francese è moderno e collaudato, ma per chi è cresciuto con Delta Integrale, Thema 8.32 e Y10 Turbo la delusione è palpabile.

Per l’Italia, almeno, hanno provato a darle un’anima: esterni ridisegnati con uno stile più elegante, frontale che richiama il linguaggio Lancia, interni rivisti con materiali e dettagli che strizzano l’occhio alla tradizione del marchio. Il problema è che a questa operazione è stato abbinato un listino decisamente ambizioso: circa 25.000 euro per la versione termica e intorno ai 40.000 euro per l’elettrica. Numeri che, per molti, cozzano con l’idea di Ypsilon come “utilitaria chic ma popolare”.

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Promesse da 30.000 unità, realtà da 6.500: il rilancio che non decolla

Nel racconto del buon @andrea_petrini, in Stellantis si aspettavano di vendere circa 30.000 Ypsilon l’anno. La realtà, per ora, si ferma a poco più di un quinto dell’obiettivo. Non solo: c’è anche chi, una volta comprata, la modifica a tal punto da ribattezzarla ironicamente “Peugeot Y HF integrale”, mettendo insieme logo Lancia, base francese e sogni di trazione integrale che esistono solo nella memoria dei rally anni ’80.

Intanto Ferrari, con listini che partono dove la Ypsilon finisce, macina più immatricolazioni di Lancia pur producendo solo supercar. Un paradosso che pesa come un macigno sull’idea di rilancio del marchio: si è risvegliato il logo HF, si è sbandierato il ritorno nei rally, ma nelle strade italiane la nuova Ypsilon si vede poco e, soprattutto, si vende meno di quanto sperato. Con questi prezzi e questi numeri, la sensazione diffusa è che la vera impresa, oggi, non sia comprare una Lancia “nuova era”, ma credere davvero che questo sia il modo giusto per riportarla dove meriterebbe.