Giulia Fuoriserie ErreErre: il primo 'retromod' per i 60 anni della Giulia

Ormai sappiamo come funzioni la filosofia dei restomod: prendete una classica sportiva, rivisitate freni, assetto, motore, leggermente il look e gli interni per ottenere un qualcosa che ha (quasi sempre) l’anima di una volta ma con prestazioni e sfruttabilità più vicine al mondo moderno. Negli anni gli esempi sono stati una miriade, da Singer alla Eagle, fino alle altrettanto seducenti Alfaholics e Kimera. Ma facendo il procedimento inverso? Ecco che salta fuori un “retromod”.

A Poltu Quatu Classic c’era un’Alfa un po’ strana, look vagamente retrò ma palesemente moderno, ed era proprio la Giulia Fuoriserie della ErreErre di Torino, un’azienda che ha deciso di omaggiare i 60 anni della Giulia ricarrozzando in maniera “classica” una Giulia Quadrifoglio Verde dell’era attuale. L’idea è certamente particolare e coraggiosa, ma scambiare le curve sexy e fluide di una Giulia QV per quelle squadrate dell’antenata, adattandole a dimensioni e proporzioni decisamente diverse, è un compito arduo. I richiami alla Giulia berlina ‘quattro fari’ ci sono tutti, dal frontale caratteristico al baule e alla coda piatti, fino alle fiancate dritte e squadrate sottolineate da cerchi da 19’’ ispirati a quelli delle versioni GTA.

La carrozzeria è in fibra di carbonio e ci sono volute circa 5.000 ore per progettarla. Ah, e il prezzo è di 245.000 euro, più IVA, più la Quadrifoglio donatrice; mica bruscolini. Se ricordate la 2002 Hommage e la 3.0 CSL Hommage della Bmw il procedimento ‘celebrativo’ era stato simile, più futuristico che retrò in quel caso, ma con un risultato davvero affascinante. Qui apprezziamo molto l’idea e il tentativo ma contando la bellissima auto sulla quale si basa troviamo la creazione della ErreErre un po’ pesante e poco aggraziata… oltre che - per quanto sia esclusiva - davvero costosa.