“Gli rispondo ora che sto fermo al semaforo” | Il vigile lo vede e lo multa: ecco perché ha ragione al 100%
Semaforo rosso @automobilismodepoca
Usare il cellulare mentre si è fermi al semaforo è comunque una violazione del Codice della Strada: la sanzione è valida al 100%.
La scena è comune a molti automobilisti: il traffico si ferma, il semaforo diventa rosso e arriva la tentazione di prendere il telefono per rispondere a un messaggio o dare un’occhiata ai social. È quello che ha fatto un conducente convinto di essere “in regola” perché l’auto non si stava muovendo. Peccato che un vigile urbano lo abbia osservato e multato sul posto, applicando una norma spesso ignorata ma chiarissima.
Come ricordato dagli esperti di sicurezza stradale, il Codice della Strada vieta l’uso del cellulare alla guida anche quando il veicolo è fermo per cause momentanee, come un semaforo rosso, una coda o un rallentamento. L’unico caso in cui è consentito utilizzare lo smartphone è durante una sosta regolare, con vettura completamente ferma e non in marcia temporaneamente interrotta.
Perché il semaforo rosso non ti autorizza a usare il telefono
Molti automobilisti fraintendono il concetto di “fermarsi”. Restare fermi al semaforo non significa essere liberi di distrarsi: la marcia non è conclusa, è solo temporaneamente sospesa. Il conducente deve rimanere concentrato sulla strada, pronto a ripartire e a reagire agli imprevisti. Il cellulare, invece, crea un vero blackout di attenzione.
È proprio questo il motivo per cui la legge equipara l’uso del telefono durante le soste temporanee a una distrazione in piena marcia. Non importa se l’auto non sta avanzando: il guidatore è comunque impegnato nella conduzione del veicolo e qualsiasi distrazione può provocare ritardi nella ripartenza, tamponamenti o mancata percezione dei pedoni che attraversano.

Cosa prevede il Codice della Strada e quanto si rischia davvero
La normativa è rigidissima. Usare il cellulare mentre si è alla guida comporta una sanzione elevata e la decurtazione di 4 punti dalla patente. In caso di recidiva nell’arco di due anni, i punti sottratti diventano 10 e può scattare la sospensione della patente. Un rischio enorme per un gesto che molti ritengono “innocuo” solo perché la macchina è ferma.
L’errore del conducente multato è la dimostrazione perfetta del malinteso che riguarda migliaia di automobilisti. Il vigile aveva ragione al 100% perché la legge non lascia spazio a interpretazioni: il cellulare si usa solo con auto parcheggiata correttamente, motore acceso o spento non importa, ma solo in condizioni di vera sosta. Al semaforo, invece, si è ancora alla guida. E il telefono deve restare dov’è: lontano dalle mani, lontano dagli occhi, lontano dalle distrazioni.
