Gomme invernali, obbligo “esteso” anche alla bicicletta? | In Trentino hanno preso sul serio la questione

Gomme invernali, obbligo “esteso” anche alla bicicletta? | In Trentino hanno preso sul serio la questione

Copertone bici @automobilismodepoca

Nessuna legge ti obbliga alle gomme invernali in bici, ma su neve e ghiaccio, specie in Trentino, l’obbligo è di fatto: senza copertoni invernali pedalare è quasi impossibile.

Quando si parla di obbligo di gomme invernali si pensa subito ad auto e camion, alle ordinanze dal 15 novembre al 15 aprile e alle multe salate per chi gira senza pneumatici termici o catene a bordo. Per le bici, invece, il Codice della Strada non prevede nulla del genere: nessun articolo impone copertoni speciali, nessun verbale se ti presenti sull’asfalto gelato con le solite slick estive.

Eppure, chi pedala d’inverno in montagna sa bene che la teoria finisce al primo tratto innevato. In Trentino, dove il freddo arriva presto e le strade si riempiono di neve, ghiaccio, sale e ghiaia, l’idea delle “gomme invernali per bici” non è più una curiosità da catalogo, ma una scelta di sopravvivenza. Non è un obbligo di legge, è un obbligo di buon senso: con i copertoni lisci tipici delle bici da corsa, su certe strade semplicemente non stai in piedi.

Perché con le slick estive d’inverno non si va da nessuna parte

Il problema non è solo la neve “vera e propria”, ma tutto ciò che l’inverno si porta dietro: asfalti freddi, umidità, sporcizia, residui di sale e ghiaia. Il classico copertone liscio da 25 mm, perfetto in estate, su queste superfici diventa una saponetta: poco grip in curva, frenate lunghe, rischio di scivolare anche a bassa velocità. Le gomme invernali per bici da corsa e gravel, invece, usano mescole più morbide e battistrada più intagliato, studiati proprio per il freddo e per i fondi vischiosi, aumentando il contatto con l’asfalto e la sensazione di controllo.

In zone come il Trentino molti ciclisti hanno già fatto il salto: copertoni più larghi (28–32 mm o oltre), pressioni più basse, versioni “4 stagioni” rinforzate o addirittura gomme chiodate sulle bici da città e sulle MTB quando la neve resta compatta sull’asfalto. Non è moda, è adattamento: con il set estivo rischi di cadere a ogni tombino ghiacciato, con l’assetto invernale trasformi una strada al limite in un percorso impegnativo ma gestibile.

Bici @pexels, automobilismodepoca

Un obbligo di fatto: come cambia la bici quando arriva l’inverno

Dire che “l’obbligo si estende anche alla bicicletta” significa proprio questo: nessun vigile controllerà i tuoi copertoni, ma se vuoi continuare a pedalare senza finire a terra ogni tre curve, le gomme invernali diventano praticamente una scelta obbligata. Su fondi bagnati, freddi e sporchi, una copertura dedicata riduce le forature, migliora la trazione in salita e ti permette di frenare con molta più sicurezza, soprattutto quando la temperatura scende vicino allo zero.

Chi vive in pianura può cavarsela sospendendo qualche uscita nei giorni peggiori; chi abita tra le valli del Trentino e usa la bici anche per spostarsi non ha questo lusso. Lì si monta la “gommatura invernale” quasi come sulle auto: non per rispettare un’ordinanza, ma per tornare a casa interi. In teoria la legge non ti impone nulla, in pratica la neve e il ghiaccio sì. E il vero confine tra obbligo formale e obbligo reale, quando si parla di bici in inverno, passa proprio tra chi ha cambiato copertoni e chi, ostinandosi a pedalare con gli slick estivi, sta ancora scoprendo sulla propria pelle dove finisce il coraggio e inizia l’imprudenza.