HERO-Era si dichiara Carbon Free insieme a BeZero Carbon

La notissima società organizzatrice di eventi storici e rally è riuscita a compensare tutte le sue emissioni di Co2 del 2020, aggiungendo tra l'altro un interessantissimo studio sul bassissimo impatto ambientale delle auto d'epoca

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La piu’ grande societa’ di organizzazione di eventi e rally per auto d’epoca, HERO-ERA, ha collaborato esclusivamente con gli specialisti della decarbonizzazione BeZero Carbon per diventare “net carbon neutral” per il 2020, nell'ambito della sua nuova iniziativa NET-HERO.

Per il 2020 l'impronta ecologica di HERO-ERA è stata calcolata a 424 tonnellate di anidride carbonica. 4% provenienti da attività operative e 96% dall’attivita’ strettamente connessa ai propri eventi, compresi rally in Nuova Zelanda e Regno Unito. L'iniziativa utilizza un approccio innovativo studiato appositamente per quantificare l’impronta ecologica totale emessa da eventi automobilistici nazionali ed internazionali, attraverso un modello di calcolo ad hoc. Il modello tiene conto di tutte le fonti di potenziali attività relative ai gas a effetto serra emesse dalla piattaforma, inclusi il consumo di carburante dei veicoli d’epoca e di supporto, i trasporti, l'energia, le spedizioni, i viaggi aerei e gli alloggi dei propri concorrenti e commissari.

HERO-ERA ha utilizzato l'innovativa struttura dei crediti di carbonio di BeZero Carbon per compensare al 100% le emissioni relative al 2020. L'obiettivo è compensare una “tonnellata effettiva” di carbonio per ogni credito acquistato, tramite ad esempio la piantumazione di nuovi alberi e piante. Tutti i crediti acquistati come parte di questo paniere sono stati certificati dall'”UN Clean Development Mechanism”, “VCS” e dal “Woodland Carbon Code” del Regno Unito.

HERO-ERA e’ in stretta collaborazione con altri leader dell'industria automobilistica per garantire che il settore svolga la sua parte nel contrastare le sfide ambientali, ma si trova anche parallelamente impegnata ad assicurare la protezione e lo sviluppo del patrimonio storico collettivo, e dei posti di lavoro ivi connessi, in quello che si rivela essere un settore del mercato in ampia crescita come scoperto di recente attraverso lo studio di CEBR sull’impatto economico e ambientale del settore del motorismo storico nel Regno Unito.

Lo studio, denominato “Economic and Environmental Impact Study of the Historic and Classic Industry in the UK”, ha gettato luca su un'industria di dimensione sorprendente producente un indotto di oltre 18,3 miliardi di sterline attraverso 113.000 posti di lavoro, ovvero un settore di ben due volte più grande dell'industria del whisky scozzese e delle stesse dimensioni di tutte le attività portuali del Regno Unito. Il Cebr, o “Center for Economics and Business Research”, ha anche individuato, sempre grazie allo studio di cui sopra, il già basso impatto dell'industria dell’automobilismo storico, prevalentemente grazie ai seguenti fattori:

Le spese sostenute per i veicoli storici hanno un alto contenuto di manodopera e lavoro di conservazione con un conseguente basso contenuto di energia e materiali. La filosofia della preservazione, piuttosto che della costruzione ex-novo, significa che l'industria si concentra sul riutilizzo piuttosto che sulla costruzione da zero con conseguente minore utilizzo di materie prime. I veicoli storici vengono utilizzati per l’esposizione statica tanto quanto per l’utilizzo vero e proprio, e pertanto, in genere, hanno livelli di utilizzo molto bassi. Come riferimento, una spesa di 1000 sterline nell’ambito del possesso di un auto storica genera 80 kg di emissioni equivalenti di CO2, tenendo conto di tutti gli input. Ciò si confronta con una media di 537 kg di emissioni di CO2 che risultanti da £1000 spesi in altri beni di consumo.

Quindi, le emissioni dell'industria dell’automobilismo storico si rivelano trascurabili rispetto, ad esempio, l’uso del telefono cellulare, voli commerciali europei o l’utilizzo regolare dell’auto di famiglia, si rivela anche che vi sia ancora molto da lavorare per garantire che questo settore raggiunga lo status di “emissioni zero”, come da obiettivo del programma di NET-HERO.

Tomas de Vargas Machuca, il presidente di HERO-ERA e forza trainante di NET-HERO ha spiegato:

Siamo impegnati a proteggere il nostro patrimonio automobilistico e ingegneristico, un settore prezioso di cui godono molti. Per assicurarci di farlo in modo efficace, dobbiamo però proteggere anche il nostro ambiente. L'impronta di carbonio generata dall'industria delle auto d'epoca è trascurabile rispetto ad altre industrie più piccole, ma a prescindere, vogliamo fare la nostra parte in modo proattivo ed intelligente. La nostra iniziativa NET-HERO consentirà agli appassionati di auto d'epoca e al settore in generale di compensare le proprie emissioni proprio come abbiamo fatto noi. Continueremo ad essere un leader di settore a zero emissioni nette in futuro.

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