I meccanici le chiamano “Le 10 tartarughe”: le nuove auto più lente di tutta Italia | Per arrivare a 100 ci vuole una vita

I meccanici le chiamano “Le 10 tartarughe”: le nuove auto più lente di tutta Italia | Per arrivare a 100 ci vuole una vita

Tartarughe e auto: il filo rosso della lentezza @automobilismodepoca

Dieci modelli a listino che nello 0-100 si prendono tutto il loro tempo: qui la fretta non è prevista, né promessa.

In un’epoca in cui si parla sempre di scatti brucianti, batterie “istantanee” e cavalli a valanga, esiste un mondo parallelo fatto di auto che scelgono la calma. Non perché siano “sbagliate”, ma perché nascono per altro: prezzo d’ingresso, praticità, uso urbano, consumi contenuti. È il motivo per cui i meccanici, scherzando, finiscono per chiamarle “le 10 tartarughe”, quelle che per arrivare a 100 km/h sembrano metterci una vita.

Secondo quanto riportato da alVolante.it, in questa classifica entrano utilitarie entry level, piccoli aspirati e perfino una multispazio: al 10° posto la Seat Ibiza 1.0 MPI 80 CV chiude lo 0-100 in 15,3 secondi, seguita dalla Mercedes Citan Tourer 110 CDI a 15,5. Poi arrivano le “cugine” con il mille aspirato da 80 CV: Volkswagen Polo in 15,6 e Skoda Fabia in 15,7, tempi che raccontano un’auto più da regolarità che da sorpasso di slancio.

Quando la lentezza è una scelta: motori semplici e vita da città

Il salto vero si vede entrando nella parte centrale della graduatoria, dove la spinta diventa ancora più graduale. La Dacia Sandero Streetway 1.0 SCe da 67 CV sale a 16,7 secondi, e la DR 1.0 elettrica da 61 CV arriva a 17 secondi: qui pesa anche l’idea di mobilità “tranquilla”, tanto che la DR 1.0 viene indicata con una velocità massima di 120 km/h, dettaglio che la rende la più lenta del gruppo in termini assoluti di allungo.

Subito dopo, la Mitsubishi Colt 1.0 66 CV, gemella tecnica della precedente Renault Clio, completa lo 0-100 in 17,1 secondi. Sono numeri che, nella guida quotidiana, si traducono in riprese da pianificare: non tanto nel traffico cittadino, dove contano agilità e dimensioni, quanto nei tratti extraurbani con salite o auto a pieno carico, dove la “riserva” di potenza si sente davvero.

Auto più lente, la classifica @automobilismodepoca

Automatico e peso fanno la differenza

Nella parte alta della classifica si entra nel territorio delle citycar con trasmissioni e masse che penalizzano lo scatto. La Kia Picanto 1.0 AMT con il tre cilindri da 68 CV e cambio automatico sale a 17,2 secondi; viene però evidenziato che con il manuale la stessa auto scende sotto i 15 secondi, segno di quanto la trasmissione possa cambiare il carattere di un modello.

Davanti a tutte, ecco le due “regine” della pazienza: la Fiat 500C 1.0 Hybrid impiega 17,3 secondi (con la 500 ibrida “berlina” indicata a 16,2), mentre la più lenta nello 0-100 è la Hyundai i10 1.0 MPI AT, che con il mille aspirato abbinato all’automatico arriva a 18,4 secondi. È l’effetto combinato di rapporti, potenza e cambi “rilassati”: qui la velocità non è il linguaggio dell’auto, lo è la tranquillità.