Tra i momenti clou della manifestazione l’inaugurazione sabato della mostra fotografica e documentale dedicata alla figura di Giacosa, allestita presso l’antica Torre dell’Orologio. Aperta al pubblico per tutta l’estate, la suggestiva raccolta si compone di scatti, disegni e manifesti concessi dell’Ente Heritage di Stellantis, attraverso il prezioso contributo del Centro Storico Fiat di Torino. Ospitato nell'elegante edificio liberty, in via Chiabrera n. 20, il museo custodisce una ricchissima collezione di automobili, cimeli, modellini, manifesti pubblicitari e un enorme patrimonio documentale con cui ripercorre le tappe cruciali dell'azienda nata nel 1899. Attualmente il Centro Storico documenta l'attività Fiat nel corso del Novecento, nei diversi settori aziendali, e raccoglie più di 5.000 metri lineari di testimonianze cartacee; 300.000 disegni tecnici; 18.000 manifesti; 1.300 bozzetti; 5.000 tra volumi e riviste di automobilismo e storia industriale; 6 milioni di immagini; 200 ore di filmati storici. Il borgo medievale di Neive ha accolto alcuni dei modelli del marchio torinese, nati dalla matita di Dante Giacosa, che hanno fatto la storia dell’automobilismo internazionale: dalla leggendaria Topolino del 1936 alla Fiat Cisitalia del 1947, anche in versione cabrio, dalla Fiat Touring del 1966 alla Fiat 128 del 1970, solo per citarne alcune. Ma ovviamente tutti gli occhi erano puntati su alcuni esemplari della più famosa creazione dell’ingegnere: la Fiat 500 del 1957. Entrato a pieno titolo nell'immaginario collettivo, superando i confini dell'automotive, il mitico "cinquino è stato anche protagonista di un bellissimo tour tra le colline patrimonio Unesco, che ha unito le tre torri storiche di Castagnole, Barbaresco e Neive.