Il Museo Guggenheim di Bilbao presenta Motion. Autos, Art, Architecture,

Una mostra dedicata all'affinità tra auto, arte e architettura, con 40 tra le vetture più belle mai prodotte

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Il Museo Guggenheim Bilbao presenta Motion. Autos, Art, Architecture, patrocinata da Iberdrola e Volkswagen Group. L'esposizione mette in luce la dimensione artistica dell'automobile, vincolandola agli ambiti paralleli della pittura, della scultura, dell'architettura, della fotografia e del cinema. Con questo approccio integratore, la mostra mette in discussione la separazione tra le diverse discipline e offre un'esplorazione delle modalità in cui esse dialogano visivamente e culturalmente. Dopotutto come non definire arte una 250 GTO, una Miura, un’Alfa BAT 7, una 8C, una E-Type Lighweight, una Aston DB4 Zagato? L'esposizione analizza allo stesso tempo le affinità esistenti tra la tecnologia e l'arte. Viene mostrato, ad esempio, come l'uso delle gallerie del vento abbia contribuito a dotare l'automobile di una forma aerodinamica, perché possa correre più velocemente utilizzando l'energia con maggiore efficienza; tale rivoluzione aerodinamica trova eco nelle opere del movimento futurista e in altri artisti della stessa epoca; e tutto ciò, infine, ha inciso anche sul disegno industriale di ogni tipo di prodotto, dagli elettrodomestici alle locomotive. Sono state riunite per l'occasione circa quaranta automobili, una selezione delle migliori auto di ogni tipo in quanto a bellezza, singolarità, sviluppo tecnico e visione di futuro. Ubicate al centro delle sale e circondate da importanti opere d'arte e di architettura, molte di loro vengono presentate per la prima volta davanti a un vasto pubblico, dato che non avevano mai abbandonato le collezioni private o gli enti pubblici a cui appartengono. Motion si estende in dieci spazi del Museo.

Ognuna delle sette gallerie affronta un tema, secondo un ordine quasi cronologico che parte dagli inizi, continua con le sale intitolate Sculptures, Popularising, Sporting, Visionaries e Americana, e conclude con ciò che il futuro della mobilità ci può riservare. Future include i lavori di una giovane generazione di studenti di sedici scuole di design e architettura di quattro continenti, invitati dalla Norman Foster Foundation a immaginare come sarà la mobilità alla fine del presente secolo, in coincidenza con il momento in cui si compirà il bicentenario della nascita dell'automobile. I quattro spazi restanti includono un corridoio che presenta una cronologia e un'esperienza sonora immersiva, un laboratorio pratico di modellazione dell'argilla e una zona dedicata ai modellini. Più di ogni altra invenzione, l'automobile ha causato una trasformazione radicale del paesaggio urbano e rurale del nostro pianeta e, a sua volta, del nostro stile di vita. Alle soglie di una nuova rivoluzione dell'energia elettrica, questa esposizione potrebbe essere considerata come un requiem per i combustibili nei loro ultimi giorni. Anche se ovviamente speriamo di no.

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