Il Museo Guggenheim Bilbao presenta Motion. Autos, Art, Architecture, patrocinata da Iberdrola e Volkswagen Group. L'esposizione mette in luce la dimensione artistica dell'automobile, vincolandola agli ambiti paralleli della pittura, della scultura, dell'architettura, della fotografia e del cinema. Con questo approccio integratore, la mostra mette in discussione la separazione tra le diverse discipline e offre un'esplorazione delle modalità in cui esse dialogano visivamente e culturalmente. Dopotutto come non definire arte una 250 GTO, una Miura, un’Alfa BAT 7, una 8C, una E-Type Lighweight, una Aston DB4 Zagato? L'esposizione analizza allo stesso tempo le affinità esistenti tra la tecnologia e l'arte. Viene mostrato, ad esempio, come l'uso delle gallerie del vento abbia contribuito a dotare l'automobile di una forma aerodinamica, perché possa correre più velocemente utilizzando l'energia con maggiore efficienza; tale rivoluzione aerodinamica trova eco nelle opere del movimento futurista e in altri artisti della stessa epoca; e tutto ciò, infine, ha inciso anche sul disegno industriale di ogni tipo di prodotto, dagli elettrodomestici alle locomotive. Sono state riunite per l'occasione circa quaranta automobili, una selezione delle migliori auto di ogni tipo in quanto a bellezza, singolarità, sviluppo tecnico e visione di futuro. Ubicate al centro delle sale e circondate da importanti opere d'arte e di architettura, molte di loro vengono presentate per la prima volta davanti a un vasto pubblico, dato che non avevano mai abbandonato le collezioni private o gli enti pubblici a cui appartengono. Motion si estende in dieci spazi del Museo.