Il posacenere, chi l'ha (più) visto?

Tra le tante mostre che è possibile vedere al Museo Mercedes di Stoccarda, ce n’è una su questo accessorio la cui scomparsa racconta del cambiamento sociale e di costume rispetto a pochi anni fa

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Il Museo Mercedes offre la possibilità di osservare esposti 160 modelli a rotazione che finora sono stati usati per un totale di ben 1500 mostre diverse. Un patrimonio smisurato che permette di soffermarsi anche su alcuni dettagli, i cosiddetti “extra”. Sono 33, alcuni hanno a che fare non soltanto con la storia dell’automobile, ma anche con quella della società e del costume.

Come quella sui posacenere, un accessorio un tempo sempre presente su ogni auto e oggi pressoché sparito.

Il fumo oggi è visto con negatività, almeno nel mondo occidentale. Chi fuma è ormai relegato fuori da tutto: cinema, ristoranti, centri commerciali, uffici; a volte, nemmeno all’aperto è consentito fumare e se proprio qualcuno ne ha la necessità, gli sono riservati spazi appositi, di solito nascosti alla vista. Il fumatore è emarginato. L’automobile si è adeguata: le auto nuove sono vendute senza accendisigari e senza posacenere, ottenibili eventualmente soltanto a richiesta. In effetti sarebbe quantomeno curioso che auto elettriche o ibride, glorificate per non emettere alcuna sostanza inquinante, trasportassero… un inquinatore in abitacolo!

Un tempo, però, non era così, anzi…

Negli anni ‘20 e ‘30 il fumo era considerato una cosa moderna, quasi obbligatoria se si voleva essere alla moda. A volte era persino considerato scortese non offrire l’opportunità di consumare tabacco. La situazione da allora è cambiata tanto che in alcuni paesi europei, come Francia, Italia e Austria è addirittura vietato fumare in ogni caso quando ci sono bambini a bordo.

I primi posacenere compaiono intorno al 1910, con l’introduzione di varianti di carrozzeria coupé da città e Landaulet. Non erano ancora integrati nelle superfici interne dell’auto, bensì installati su di esse. È ai primi degli anni ’30 che gli stilisti iniziano a integrare i posacenere come caratteristica permanente degli interni, anche evitare distrazioni al guidatore, che nel frattempo è stato anch’esso integrato nell’abitacolo. Negli anni ’50 i posacenere sono nascosti dietro uno sportello e il recipiente è rimovibile per facilitare lo svuotamento.

Più o meno in contemporanea compare anche l’accendisigari, dapprima fisso, poi asportabile in modo da poterlo avvicinare alla sigaretta: inserito in una presa di corrente, premendolo si stabilisce il contatto e pochi istanti dopo il pulsante scatta indietro: a quel punto la resistenza al suo interno è arroventata e pronta ad accendere carta e tabacco.

Oggi non c’è più l’accendino, ma in compenso anche le utilitarie hanno una quantità di prese a 12 Volt, per alimentare le nuove dipendenze del mondo moderno: smartphone e tablet

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