Industrial design: quando la passione per le automobili diventa professione
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Industrial design: quando la passione per le automobili diventa professione5 Immagini22/04/2016Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Non è soltanto questione di disegnare le automobili vere: anche i ritratti possono essere un’ottima occasione. Collezionisti e appassionati li richiedono sempre più spessoa cura della RedazioneDanieleAbbateha 30 anni, è di Torino. Da sempre è appassionato di automobili, anche d’epoca (ha un Volkswagen Maggiolino) tanto da averne fatto anche motivo di studio e ora professione. Dopo ildiploma in Transportation all’Istituto Europeo di Design a Torino, ha lavorato in diversi centri stile, per case cinesi e italiane, dapprima come stilista poi come modellatore 3D, attività sempre più imprescindibile nel mondo del design, in particolare dell’automobile.Ha lavorato su modelli di produzione, su alcuni concept, dedicandosi sia a parti di carrozzeria sia di interni.Per alcuni anni è stato anche docente allo stesso IED insegnando ai ragazzi le tecniche per illustrare al meglio un’automobile:manuali, Pantoni e gessetti, come si faceva una volta.Una formazione che recupera la tradizione dei grandi designer italiani.Tra le passioni di Abbate c’è infatti anche il disegno, che l’ha portato a scoprire una terza “quasi professione”: quelli di illustrazioni e ritratti di vetture o mezzi di trasporto in genere, su commissione.Nelle immagini allegate a queste righe, ci sono alcuni esempi: unVW Maggiolino in tinta Bahama Blue del 1965; un’Alfa Romeo Giulia Super 1.3 del 1973(che è stata anche la prima auto storica di Daniele) e unaPagani Zonda: disegno, quest’ultimo, regalato da Abbate aHoracio Paganidurante il suo periodo di collaborazione presso la Casa costruttrice modenese.Tutto su:Alfa Romeo GiuliaDaniele AbbateIstituto Europeo DesignPagani ZondaVolkswagen MaggiolinoSocialIn edicola Automobilismo dâEpoca di Maggio 2016La copertina è dedicata alla De Tomaso Mangusta, splendida GT allâitaliana, per quanto poco fortunata.Sfoglia il numeroAbbonatiRivista cartaceaAbbonati alla versione cartacea di Automobilismo d’Epoca!Rivista su tabletScarica la versione per tablet e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!Rivista per smartphoneScarica la versione per smartphone e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!
Industrial design: quando la passione per le automobili diventa professione5 Immagini22/04/2016Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Non è soltanto questione di disegnare le automobili vere: anche i ritratti possono essere un’ottima occasione. Collezionisti e appassionati li richiedono sempre più spessoa cura della RedazioneDanieleAbbateha 30 anni, è di Torino. Da sempre è appassionato di automobili, anche d’epoca (ha un Volkswagen Maggiolino) tanto da averne fatto anche motivo di studio e ora professione. Dopo ildiploma in Transportation all’Istituto Europeo di Design a Torino, ha lavorato in diversi centri stile, per case cinesi e italiane, dapprima come stilista poi come modellatore 3D, attività sempre più imprescindibile nel mondo del design, in particolare dell’automobile.Ha lavorato su modelli di produzione, su alcuni concept, dedicandosi sia a parti di carrozzeria sia di interni.Per alcuni anni è stato anche docente allo stesso IED insegnando ai ragazzi le tecniche per illustrare al meglio un’automobile:manuali, Pantoni e gessetti, come si faceva una volta.Una formazione che recupera la tradizione dei grandi designer italiani.Tra le passioni di Abbate c’è infatti anche il disegno, che l’ha portato a scoprire una terza “quasi professione”: quelli di illustrazioni e ritratti di vetture o mezzi di trasporto in genere, su commissione.Nelle immagini allegate a queste righe, ci sono alcuni esempi: unVW Maggiolino in tinta Bahama Blue del 1965; un’Alfa Romeo Giulia Super 1.3 del 1973(che è stata anche la prima auto storica di Daniele) e unaPagani Zonda: disegno, quest’ultimo, regalato da Abbate aHoracio Paganidurante il suo periodo di collaborazione presso la Casa costruttrice modenese.Tutto su:Alfa Romeo GiuliaDaniele AbbateIstituto Europeo DesignPagani ZondaVolkswagen Maggiolino
Industrial design: quando la passione per le automobili diventa professione
Industrial design: quando la passione per le automobili diventa professione
22/04/2016Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Non è soltanto questione di disegnare le automobili vere: anche i ritratti possono essere un’ottima occasione. Collezionisti e appassionati li richiedono sempre più spesso
22/04/2016Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:
Non è soltanto questione di disegnare le automobili vere: anche i ritratti possono essere un’ottima occasione. Collezionisti e appassionati li richiedono sempre più spesso
a cura della RedazioneDanieleAbbateha 30 anni, è di Torino. Da sempre è appassionato di automobili, anche d’epoca (ha un Volkswagen Maggiolino) tanto da averne fatto anche motivo di studio e ora professione. Dopo ildiploma in Transportation all’Istituto Europeo di Design a Torino, ha lavorato in diversi centri stile, per case cinesi e italiane, dapprima come stilista poi come modellatore 3D, attività sempre più imprescindibile nel mondo del design, in particolare dell’automobile.Ha lavorato su modelli di produzione, su alcuni concept, dedicandosi sia a parti di carrozzeria sia di interni.Per alcuni anni è stato anche docente allo stesso IED insegnando ai ragazzi le tecniche per illustrare al meglio un’automobile:manuali, Pantoni e gessetti, come si faceva una volta.Una formazione che recupera la tradizione dei grandi designer italiani.Tra le passioni di Abbate c’è infatti anche il disegno, che l’ha portato a scoprire una terza “quasi professione”: quelli di illustrazioni e ritratti di vetture o mezzi di trasporto in genere, su commissione.Nelle immagini allegate a queste righe, ci sono alcuni esempi: unVW Maggiolino in tinta Bahama Blue del 1965; un’Alfa Romeo Giulia Super 1.3 del 1973(che è stata anche la prima auto storica di Daniele) e unaPagani Zonda: disegno, quest’ultimo, regalato da Abbate aHoracio Paganidurante il suo periodo di collaborazione presso la Casa costruttrice modenese.Tutto su:Alfa Romeo GiuliaDaniele AbbateIstituto Europeo DesignPagani ZondaVolkswagen Maggiolino
DanieleAbbateha 30 anni, è di Torino. Da sempre è appassionato di automobili, anche d’epoca (ha un Volkswagen Maggiolino) tanto da averne fatto anche motivo di studio e ora professione. Dopo ildiploma in Transportation all’Istituto Europeo di Design a Torino, ha lavorato in diversi centri stile, per case cinesi e italiane, dapprima come stilista poi come modellatore 3D, attività sempre più imprescindibile nel mondo del design, in particolare dell’automobile.Ha lavorato su modelli di produzione, su alcuni concept, dedicandosi sia a parti di carrozzeria sia di interni.Per alcuni anni è stato anche docente allo stesso IED insegnando ai ragazzi le tecniche per illustrare al meglio un’automobile:manuali, Pantoni e gessetti, come si faceva una volta.Una formazione che recupera la tradizione dei grandi designer italiani.Tra le passioni di Abbate c’è infatti anche il disegno, che l’ha portato a scoprire una terza “quasi professione”: quelli di illustrazioni e ritratti di vetture o mezzi di trasporto in genere, su commissione.Nelle immagini allegate a queste righe, ci sono alcuni esempi: unVW Maggiolino in tinta Bahama Blue del 1965; un’Alfa Romeo Giulia Super 1.3 del 1973(che è stata anche la prima auto storica di Daniele) e unaPagani Zonda: disegno, quest’ultimo, regalato da Abbate aHoracio Paganidurante il suo periodo di collaborazione presso la Casa costruttrice modenese.
DanieleAbbateha 30 anni, è di Torino. Da sempre è appassionato di automobili, anche d’epoca (ha un Volkswagen Maggiolino) tanto da averne fatto anche motivo di studio e ora professione. Dopo ildiploma in Transportation all’Istituto Europeo di Design a Torino, ha lavorato in diversi centri stile, per case cinesi e italiane, dapprima come stilista poi come modellatore 3D, attività sempre più imprescindibile nel mondo del design, in particolare dell’automobile.Ha lavorato su modelli di produzione, su alcuni concept, dedicandosi sia a parti di carrozzeria sia di interni.Per alcuni anni è stato anche docente allo stesso IED insegnando ai ragazzi le tecniche per illustrare al meglio un’automobile:manuali, Pantoni e gessetti, come si faceva una volta.Una formazione che recupera la tradizione dei grandi designer italiani.Tra le passioni di Abbate c’è infatti anche il disegno, che l’ha portato a scoprire una terza “quasi professione”: quelli di illustrazioni e ritratti di vetture o mezzi di trasporto in genere, su commissione.Nelle immagini allegate a queste righe, ci sono alcuni esempi: unVW Maggiolino in tinta Bahama Blue del 1965; un’Alfa Romeo Giulia Super 1.3 del 1973(che è stata anche la prima auto storica di Daniele) e unaPagani Zonda: disegno, quest’ultimo, regalato da Abbate aHoracio Paganidurante il suo periodo di collaborazione presso la Casa costruttrice modenese.
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La copertina è dedicata alla De Tomaso Mangusta, splendida GT allâitaliana, per quanto poco fortunata.
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