Innocenti Mini Cooper: made in Italy

La Mini Cooper è una delle auto più desiderate dagli amanti delle storiche. Reperibilità, relativa economia e facilità di manutenzione, prestazioni e divertimento di guida sono le qualità che la rendono desiderabile. Specie nella versione costruita dalla Innocenti

Quando, al Salone di Torino del 1965, la Innocenti presenta la “sua” Mini Minor, finalmente questa geniale utilitaria si inserisce nel segmento di mercato che le compete. Prima di allora, la Morris Mini e la gemella Austin Seven, pur presenti già da un lustro sul mercato italiano, erano vendute in piccoli numeri per lo più a facoltosi clienti un po’ snob, desiderosi di distinguersi. La causa risiede nel prezzo elevato, gravato com’è dalle pesanti tasse d’importazione “proteggi Fiat” allora vigenti.

Prodotta a Lambrate

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Trasportandone l’assemblaggio presso i propri stabilimenti di Lambrate, Innocenti aggira però questi balzelli e può mettere a listino la Mini Minor ad un prezzo che, per quanto non contenutissimo (costa pur sempre 110.000 lire più della Fiat 850) è inferiore di 170.000 lire rispetto a quello della cuginetta britannica. Il tutto nonostante la versione italiana abbia un grado di finitura assai più elevato di quella inglese, oltre ad una serie di adattamenti orientati alle necessità degli automobilisti italiani: prelevati direttamente dalla Cooper troviamo infatti la calandra cromata e la strumentazione a tre elementi mentre sul piano meccanico il direttore tecnico della Innocenti, Paolo Caccamo, studia miglioramenti importanti per la lubrificazione, la frizione e l’impianto di raffreddamento.

Cofano del bagagliaio specifico

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Molto costosa ed encomiabile è, poi, la progettazione di un cofano del bagagliaio specifico con il vano targa (con relativa luce) perfettamente dimensionato al tipo italiano.

Visto l’immediato e prevedibile successo di vendite, c’è da chiedersi anche oggi il motivo dei cinque anni di ritardo nell’operazione “Mini Innocenti”: la Casa aveva iniziato a costruire vetture su licenza B.M.C. (British Motors Corporation) fin dal 1960, con la A40, ed aveva via via aumentato la propria quota sul mercato italiano fino ad insidiare il terzo posto della Lancia, proponendo vetture validissime come la IM3 e la I4, per non parlare della graziosissima Spider, ma mai delle vere e proprie “best-seller” come la Mini.

Torniamo ora al salone di Torino 1965 per dire che da quel momento inizia per gli appassionati italiani un fremente conto alla rovescia nell’attesa della Mini Cooper Innocenti, certi che di lì a poco potranno mettersi al volante della reginetta dei Rallye risparmiando una discreta somma rispetto alla costosa Morris.

L’attesa non è lunga perché l’oggetto del desiderio debutta a marzo 1966, dopo tre vittorie consecutive al Rally di Monte-Carlo (anche se nell’edizione 1966 viene squalificata per un’irregolarità dei fari), con un prezzo ribassato di 200.000 lire rispetto alla gemella Made in England. Con simili credenziali il successo presso gli amanti della guida sportiva è immediato e dura ancor oggi.

Nel 1975 cessa la produzione

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Quando la produzione si interrompe, all’inizio del 1975, la Innocenti Mini Cooper entra immediatamente nel novero delle auto amatoriali tanto che, nonostante una qualità costruttiva da utilitaria anni ‘60, il tasso di sopravvivenza è piuttosto alto.

Reperire una di queste vetturette, quindi, non è particolarmente difficile e normalmente ci si imbatte in esemplari più che discreti, segno che, di regola, le Mini Cooper, durante la loro lunga vita, hanno avuto proprietari amorevoli.

Non mancano, tuttavia, trabocchetti e trapianti di particolari anche importanti (come il motore) tra una serie e l’altra; cerchiamo, quindi, di aiutarvi ad evitare i primi ed a riconoscere i secondi iniziando con l’elenco dei particolari distintivi più importanti di ogni serie

COSA CONTROLLARE PRIMA DELL’ACQUISTO

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I sottoporta sono abbastanza soggetti ad arrugginirsi

Carrozzeria

La Innocenti Mini Cooper arrugginisce facilmente come qualsiasi altra utilitaria degli anni ’70. Quindi va ispezionata con cura la parte bassa della scocca, delle porte e, soprattutto, il coperchio del bagagliaio che marcisce nel bordo di giunzione dei due gusci che lo formano: insieme al vano per le targhe italiane è uno dei pochi pezzi che non si trovano.

Tenete presente che il sottoscocca deve essere del colore della carrozzeria; se, come spesso accade, è ricoperto di antirombo picchiate con il pugno (guantato) un po’ dappertutto per sincerarvi che esso non celi parti marcite; in caso di dubbi verificate anche da sopra rimuovendo i tappetini dall’abitacolo. Se gli sportelli non chiudono bene è quasi sempre colpa delle cerniere (soprattutto quelle esterne): afferrate una porta aperta e cercate di farla oscillare: se lo fa, tenete presente che la riparazione è molto difficile.

Verificate lo stato del telaietto anteriore di supporto motore e i relativi attacchi alla scocca per scovare eventuali tracce di incidenti.

MOTORE INDISTRUTTIBILE, CAMBIO DELICATO

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Il telaietto di supporto del motore è abbastanza delicato, quindi va controllato con attenzione 

Meccanica

Il motore della Mini Cooper è un mulo indistruttibile che non presenta problemi particolari anche dopo percorrenze molto elevate. Non altrettanto si può dire del cambio che, condividendo la lubrificazione con il motore, soffre se la sostituzione dell’olio si protrae oltre i 5.000 km consigliati. La rumorosità evidente denuncia trascuratezza e la necessità di revisione: si può tollerare un leggero fischio in prima marcia ma niente di più.

Da verificare con cura lo stato delle valvole e l’assenza di perdite dal sistema “Hydrolastic”, piuttosto problematiche da ripristinare a causa della ormai difficilissima reperibilità dei ricambi. Questo sistema di sospensioni ha però un vantaggio: nel caso (frequente) si debba ripristinare la corretta altezza della vettura è sufficiente immettere olio specifico dalle valvole posteriori mediante una pompa a mano ancora presente presso le officine ex Innocenti.

Nel caso, invece, della sospensione a coni di gomma delle 1300, bisogna controllare non vi siano spessori per risolvere lo stesso problema di abbassamento risparmiando l’acquisto dei pezzi: è una pratica frequente che però diminuisce l’escursione della molla, trasformando una vettura già rigida in una specie di cavalletta, a scapito del piacere di guida. Occhio quindi alle rondelle!

PLANCIA SOGGETTA A CREPARSI

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Il volante Nardi montato su questo esemplare non è originale

Interni

Ci sono due punti deboli sopra gli altri: la plancia in plastica nera rigida che contiene la strumentazione dalla serie I/II in avanti e le tasche alle portiere dalla mk3 in avanti.

La prima si crepa facilmente in corrispondenza delle viti di fissaggio e si trova soltanto ai mercatini a prezzi salatissimi e quasi mai totalmente integra. Le seconde, usate per chiudere le porte in assenza delle maniglie, sono sempre rotte ma in questo caso, almeno, se ne trovano facilmente ottime riproduzioni.

LA GAMMA COLORI

MINI COOPER 1000 cc

Esterno (carrozzeria/tetto) - Interno (finta pelle)

Azzurro chiaro/sabbia (solo mk1) - Nero

Blu notte/sabbia - Beige

Rosso/nero - Nero

Sabbia/nero - Nero

Verde medio/sabbia - Beige

Verde scuro/sabbia (solo mk1) - Beige

Amaranto/sabbia (dal 1967) - Beige

Giallo ocra/nero (dal 1967) - Nero

Grigio perla/nero (dal 1967) - Nero

Grigio metallizzato/nero (solo mk2 e mk3) - Nero

Castoro/avorio (solo mk3) - Beige

Verde chiaro/nero - Nero

MINI COOPER 1300 cc

Esterno (carrozzeria/tetto) - Interno (finta pelle/velluto)

Avorio/nero - Nero/grigio

Blu notte 72/bianco - Beige/marrone

Castoro 72/bianco - Beige/marrone

Rosso 72/nero - Nero/grigio

Sabbia 72/nero - Nero/grigio

Grigio 72/nero (no Export) - Nero/grigio

Senape/nero (no Export) - Nero/grigio

Verde chiaro/nero (no Export) - Nero/grigio

Aragosta/nero (solo Export) - Nero/grigio

Bluette/bianco (solo Export) - Nero/grigio

Nero/bianco (solo Export) - Nero/grigio

Pesca/nero (solo Export) - Nero/grigio

Prugna/bianco (solo Export) - Nero/grigio

Blu notte 74/bianco (solo Export) - Beige/marrone

Castoro 74/bianco (solo Export) - Beige/marrone

Rosso 74/nero (solo Export) - Nero/grigio

Verde 74 (solo Export) - Nero/grigio

N.B.: 72 e 74 stanno per 1972 e 1974, gli anni di introduzione nella gamma

I tappeti in gomma della prima serie sono neri mentre quelli in moquette possono essere grigi o neri con tutti i colori tranne il Blu notte e il Castoro che hanno tappetini beige.

SCHEDA TECNICA

Motore Numero cilindri 4 Disposizione in linea Alesaggio 64,6 mm Corsa 76,2 mm Cilindrata 998 cmc Rapporto di compressione 9:1 Potenza massima 56CV(SAE) a 5800 giri/min Coppia massima 7,8 kgm(SAE) a 3000 giri/min Indice di elasticità 2,18 Distribuzione monoalbero a camme laterale Alimentazione a due carburatori semi invertiti SU HS2 Lubrificazione forzata a carter umido Capacità carter olio 4,5 litri Raffreddamento ad acqua Impianto elettrico 12 volt Dinamo 250W Batteria 40 Ah Trasmissione Trazione anteriore Frizione monodico a secco Cambio a 4 rapporti + RM Rapporti del cambio I : 3,2:1; II : 1,916 : 1; III : 1,357 : 1; 1 : 1; RM : 3,2 : 1 Rapporto al ponte 3,66 :1 Pneumatici 145 x 10 Cerchi in acciaio 4,5 x 10 Corpo vettura

Tipo telaio autoportante con telaietti ausiliari anteriore e posteriore Tipo carrozzeria berlina due porte Sospensioni anteriori a ruote indipendenti, trapezi,elementi elastici e ammortizzanti in gomma e a liquido Sospensioni posteriori a ruote indipendenti, bracci oscillanti longitudinali, elementi elastici ammortizzanti in gomma e a liquido con valvole e tubi di interconnessione fra le ruote anteriori e posteriori Freni idraulici Lockheed a disco all’avantreno con servofreno a depressione Sterzo a cremagliera Capacità serbatoio carburante 25 litri Dimensioni e peso Passo 2.030 mm Carreggiata anteriore 1.240 mm Carreggiata posteriore 1.210 mm Lunghezza 3.050 mm Larghezza 1.410 mm Altezza 1.340 mm Altezza minima da terra 120 mm Peso a vuoto 640 kg Prestazioni Velocità massima 145 km/h Consumo carburante 7,7 litri/100km Accelerazione 0 – 100 km/h 14,5 sec

Innocenti Mini Cooper mk2 e mk3

Stesse caratteristiche della Mini Cooper tranne:

Motore

Rapporto di compressione 9,5 : 1 Potenza massima 60 CV(SAE) a 6000 giri/min Coppia massima 8,6 kgm a 3000 giri/min Indice di elasticità 2,4 Trasmissione Rapporti del cambio (dal telaio num 127061) I : 3,33:1; II : 2,09 : 1; III : 1,357 :1; IV : 1 : 1; RM : 3,347 : 1 Dimensioni e peso Peso a vuoto 650 kg Prestazioni Velocità massima 150km/h Accelerazione 0-100 km/h 13,9 sec

Innocenti Mini Cooper 1300 e Export

Stesse caratteristiche delle Mini Cooper mk2 e mk3 tranne:

Motore Alesaggio 70,6 mm Corsa 81,3 mm Cilindrata 1275 cmc Rapporto di compressione 9,75 : 1 Potenza massima 71 CV(SAE) a 5800 giri/min Coppia massima 11 kgm(SAE) a 3200 giri/min Indice di elasticità 2,28 Alternatore Batteria 40 Ah Trasmissione Rapporti del cambio I : 3,33 : 1; II : 2,09 : 1; III : 1,35 : 1; IV : 1 : 1; RM 3,35 : 1 Rapporto al ponte 3,647 : 1 Corpo vettura Sospensioni anteriori con elementi elastici e ammortizzanti in gomma Sospensioni posteriori con elementi elastici e ammortizzanti in gomma Capacità serbatoio carburante 36 litri Dimensioni e peso Peso a vuoto 670 kg Prestazioni Velocità massima 160 km/h Consumo carburante 8,4 litri/100 km Accelerazione 0-100 km/h 11,3 sec

L'ARTICOLO COMPLETO SU AUTOMOBILISMO D'EPOCA MARZO 2008

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