Esaurita la parte introduttiva, passiamo senza troppi indugi alla pratica. Con l’aiuto dei fratelli Gianluca e Alessandro Cappella, equipaggio di giovani “big” della regolarità italiana per auto storiche e insegnanti di regolarità presso la Scuderia 3S di Roma, vediamo quali sono i rudimenti da cui partire per iniziare il nostro viaggio nella disciplina.
“Uno dei concetti chiave per diventare dei buoni regolaristi - attacca Gianluca - è imparare quanto dura un secondo. La storia che corrisponde alla attribuzione di un valore al secondo è abbastanza lunga: diciamo per semplicità che il secondo è 1/86400 del giorno solare medio. A noi invece basta pensare che il secondo è la sessantesima parte di un minuto, ma ancor più ci interessa sapere che un secondo è composto da 100 centesimi.
Per potere ambire a diventare un buon regolarista, è di fondale importanza imparare a conoscere l’esatta, o quasi, durata di un secondo. Il cervello umano è potente ma purtroppo non è in grado di restituirci una precisa misurazione del tempo. Per questo va aiutato con l’esercizio, in modo da ottenere delle buone approssimazioni. Trucchi classici sono il canticchiare sempre a mente lo stesso ritornello (conoscendone la durata) o contare 1001,1002,1003… dove il tempo per pronunciare la cifra corrisponde più o meno a un secondo, ottenendo delle buone approssimazioni. Purtroppo siamo però ancora lontani dalla precisione richiesta per il “gioco” della regolarità. Il mio personale consiglio è di munirvi di un cronometro meccanico a lancette da 30 secondi, farlo partire e contare fino a compiere un giro completo di 30 secondi ad occhi chiusi, per poi verificare lo scarto dal tempo effettivo. L’esercizio va ripetuto più volte fino ad arrivare a un’approssimazione di scarto pari al massimo ad un secondo in più o in meno rispetto al limite che vi siete imposti (in questo caso il trentesimo secondo). Questo perché quando vi troverete all’interno di una prova speciale della durata ad esempio di 20 secondi, dopo che il 19° sarà appena trascorso, dovrete decidere come gestire acceleratore e freno per schiacciare il pressostato esattamente dopo un secondo. Se la vostra cognizione del secondo è pari ad esempio ad 94 centesimi, oppure a 107 centesimi, probabilmente effettuerete il passaggio in anticipo o in ritardo.”
Ma ovviamente la cognizione della durata di un secondo non è tutto. Nel prossimo fascicolo conosceremo gli strumenti di misurazione: cronometri analogici, digitali, tripmaster e tutto ciò che riguarda il loro corretto uso: lettura, programmazione, sincronizzazione, “sdoppiaggio”.