LâABC della regolarità : i concetti base
CERCALogin / RegistratiEditLog outxLog inricordamirecupera passwordRegistrati a Automobilismodepoca.itEDITORIALENEWSBELLISSIMEGUIDA ACQUISTOSPORTTECNICAIO E LA MIA AUTOGALLERYVIDEOLâABC della regolarità : i concetti base10/02/2016Invia emailStampa articoloVuoi saperne di piu’? Compra Automobilismo d’Epoca 02/2016Il tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Dalla “garetta” domenicale di club al grande evento internazionale, il binomio regolarità-auto storiche è sempre più imprescindibile. Seguendo un percorso a puntate andremo alla scoperta del mondo delle “gare classiche”: regole, consigli e trucchi per imparare a diventare dei buoni driverSul numero diAutomobilismo d’Epoca ora in edicolaabbiamo iniziato un percorso in collaborazione con 3S Eventi e Digitech che ci porterà alla scoperta dellegare di regolarità, di cosa sono, come funzionano e come migliorarsi. Ne parliamo anche qui sul sito anticipando alcuni contenuti che troverete sul giornale dove ci accompagnano in questo percorso due tizi,Fausto Spiegoni e Furio Sgomitoni: impariamo a conoscerli.LE GARE DI REGOLARITÀ, I CONCETTI BASEIn Italia le gare di regolarità si dividono in due grandi famiglie principali, ovvero Classica e Sportiva. Entrambe sono divise a loro volta per auto storiche o moderne, in cui la principale differenza è data appunto dall’anzianità dei veicoli. Tendenzialmente le due categorie sono in linea di principio abbastanza simili per quanto riguarda il tipo di prove da affrontare durante il percorso. Possiamo affermare che la Regolarità Classica si svolge generalmente con vetture in configurazione originale e adatte all’uso stradale, regolarmente targate, assicurate e revisionate. Si viaggia su strade pubbliche, ad eccezione eventualmente di brevi tratti, e le gare possono avere una componente turistica ed enogastronomica più o meno preponderante.Gli eventi di regolarità sportiva hanno invece un carattere più marcatamente competitivo, possono svolgersi interamente in pista e su strade chiuse, con veicoli allestiti per le corse e quindi in grado di mantenere medie più elevate rispetto alle normali vetture stradali.Le gare vengono ufficialmente organizzate da diversi enti, C.S.A.I., A.S.I., Alleanza Sportiva Italiana, U.I.S.P., C.S.I., ciascuno in base al proprio regolamento che può presentare differenze anche sostanziali rispetto degli altri,a partire dai requisiti richiesti per i partecipanti e, spesso, per le vetture: tessere di iscrizione per i partecipanti, certificati o fiche tecniche per le vetture. Prima di esaminare caratteristiche e diversità, e sottolineato che nulla può sostituire una lettura attenta dei suddetti regolamenti, chiariamo alcuni concetti e definizioni comuni che, nell’insieme, contribuiscono a disegnare lo schema principale di una gara di regolarità.Anzitutto la definizione generale: per gare di regolarità classica s’intendono “quelle, riservate alle vetture storiche, in cui il rispetto dei tempi prestabiliti per compiere i diversi tratti del percorso costituisce il fattore determinante per la classifica”. Quindi una competizione di regolarità si svolge osservando una velocità media imposta che, semplificando, è al massimo pari a 50 km/h per la CSAI e l’UISP mentre per l’ASI non può superare i 40 km/h.Ciò non significa che tale media vada osservata in ogni istante della gara, tenendo cioè fisso il tachimetro sui 40 o sui 50 km/h. Significa, bensì, che ci si dovrà presentare ai rilevamenti di passaggio che, come vedremo, costellano il percorso, alla scadenza esatta del tempo imposto, tempo che gli organizzatori avranno calcolato proprio applicando la media alla distanza. In altri termini si potrà accelerare, rallentare o anche fermarsi, purché si arrivi al punto di rilevamento al momento giusto.ACI E CSAIA livello nazionale, A.S.I. e C.S.A.I. sono i due enti più attivi nell’organizzazione di gare e campionati. Il primo, attraverso manifestazioni dal carattere più turistico, tende a coniugare l’aspetto competitivo col divertimento dei partecipanti e con la diffusione della cultura del motorismo storico sul territorio; il secondo si concentra invece su eventi dal più spiccato sapore sportivo. L’offerta di A.S.I. per la regolarità 2016 si articola su quattro campionati: Strumentazione Libera, Strumentazione Meccanica, Formula ASI e Manifestazioni Turistiche con Prove. Specifiche e regolamenti sono disponibili sul sito www.manifestazioniasi.it. Diverso il metodo usato da CSAI, che pubblica un fitto calendario gare e a fine anno stila delle classifiche relative ai campionati Driver e Scuderie, organizzati in raggruppamenti e zone grografiche, e Top Car, un ulteriore campionato che include i coefficienti di anzianità auto. Il dettaglio delle categorie e dei campionati è consultabile all’indirizzo web www.csai.aci.it. Ai campionati nazionali spesso se ne affiancano altri minori, organizzati da club locali che si rifanno ai regolamenti degli enti ai quali sono affiliati. Ne sono un esempio il “Torri e Motori”, l’Old Cars Challenge, il Granducato Challenge, l’Interclub Lazio.Tutto su:gare regolaritÃSocialIn edicola Automobilismo dâEpoca di Giugno 2016La copertina è dedicata alla Porsche 550 RS 1500, âgiant killerâ anni â50. Tra gli altri servizi: Alfa Romeo 2000 GTV, Jensen C V8, BMW Isetta, lancia Aurelia B50 Cabriolet, il GP storico di Monaco e la Targa Florio, unâintervista a Daniele Audetto.Sfoglia il numeroAbbonatiRivista cartaceaAbbonati alla versione cartacea di Automobilismo d’Epoca!Rivista su tabletScarica la versione per tablet e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!Rivista per smartphoneScarica la versione per smartphone e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!
LâABC della regolarità : i concetti base10/02/2016Invia emailStampa articoloVuoi saperne di piu’? Compra Automobilismo d’Epoca 02/2016Il tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Dalla “garetta” domenicale di club al grande evento internazionale, il binomio regolarità-auto storiche è sempre più imprescindibile. Seguendo un percorso a puntate andremo alla scoperta del mondo delle “gare classiche”: regole, consigli e trucchi per imparare a diventare dei buoni driverSul numero diAutomobilismo d’Epoca ora in edicolaabbiamo iniziato un percorso in collaborazione con 3S Eventi e Digitech che ci porterà alla scoperta dellegare di regolarità, di cosa sono, come funzionano e come migliorarsi. Ne parliamo anche qui sul sito anticipando alcuni contenuti che troverete sul giornale dove ci accompagnano in questo percorso due tizi,Fausto Spiegoni e Furio Sgomitoni: impariamo a conoscerli.LE GARE DI REGOLARITÀ, I CONCETTI BASEIn Italia le gare di regolarità si dividono in due grandi famiglie principali, ovvero Classica e Sportiva. Entrambe sono divise a loro volta per auto storiche o moderne, in cui la principale differenza è data appunto dall’anzianità dei veicoli. Tendenzialmente le due categorie sono in linea di principio abbastanza simili per quanto riguarda il tipo di prove da affrontare durante il percorso. Possiamo affermare che la Regolarità Classica si svolge generalmente con vetture in configurazione originale e adatte all’uso stradale, regolarmente targate, assicurate e revisionate. Si viaggia su strade pubbliche, ad eccezione eventualmente di brevi tratti, e le gare possono avere una componente turistica ed enogastronomica più o meno preponderante.Gli eventi di regolarità sportiva hanno invece un carattere più marcatamente competitivo, possono svolgersi interamente in pista e su strade chiuse, con veicoli allestiti per le corse e quindi in grado di mantenere medie più elevate rispetto alle normali vetture stradali.Le gare vengono ufficialmente organizzate da diversi enti, C.S.A.I., A.S.I., Alleanza Sportiva Italiana, U.I.S.P., C.S.I., ciascuno in base al proprio regolamento che può presentare differenze anche sostanziali rispetto degli altri,a partire dai requisiti richiesti per i partecipanti e, spesso, per le vetture: tessere di iscrizione per i partecipanti, certificati o fiche tecniche per le vetture. Prima di esaminare caratteristiche e diversità, e sottolineato che nulla può sostituire una lettura attenta dei suddetti regolamenti, chiariamo alcuni concetti e definizioni comuni che, nell’insieme, contribuiscono a disegnare lo schema principale di una gara di regolarità.Anzitutto la definizione generale: per gare di regolarità classica s’intendono “quelle, riservate alle vetture storiche, in cui il rispetto dei tempi prestabiliti per compiere i diversi tratti del percorso costituisce il fattore determinante per la classifica”. Quindi una competizione di regolarità si svolge osservando una velocità media imposta che, semplificando, è al massimo pari a 50 km/h per la CSAI e l’UISP mentre per l’ASI non può superare i 40 km/h.Ciò non significa che tale media vada osservata in ogni istante della gara, tenendo cioè fisso il tachimetro sui 40 o sui 50 km/h. Significa, bensì, che ci si dovrà presentare ai rilevamenti di passaggio che, come vedremo, costellano il percorso, alla scadenza esatta del tempo imposto, tempo che gli organizzatori avranno calcolato proprio applicando la media alla distanza. In altri termini si potrà accelerare, rallentare o anche fermarsi, purché si arrivi al punto di rilevamento al momento giusto.ACI E CSAIA livello nazionale, A.S.I. e C.S.A.I. sono i due enti più attivi nell’organizzazione di gare e campionati. Il primo, attraverso manifestazioni dal carattere più turistico, tende a coniugare l’aspetto competitivo col divertimento dei partecipanti e con la diffusione della cultura del motorismo storico sul territorio; il secondo si concentra invece su eventi dal più spiccato sapore sportivo. L’offerta di A.S.I. per la regolarità 2016 si articola su quattro campionati: Strumentazione Libera, Strumentazione Meccanica, Formula ASI e Manifestazioni Turistiche con Prove. Specifiche e regolamenti sono disponibili sul sito www.manifestazioniasi.it. Diverso il metodo usato da CSAI, che pubblica un fitto calendario gare e a fine anno stila delle classifiche relative ai campionati Driver e Scuderie, organizzati in raggruppamenti e zone grografiche, e Top Car, un ulteriore campionato che include i coefficienti di anzianità auto. Il dettaglio delle categorie e dei campionati è consultabile all’indirizzo web www.csai.aci.it. Ai campionati nazionali spesso se ne affiancano altri minori, organizzati da club locali che si rifanno ai regolamenti degli enti ai quali sono affiliati. Ne sono un esempio il “Torri e Motori”, l’Old Cars Challenge, il Granducato Challenge, l’Interclub Lazio.Tutto su:gare regolaritÃSocialIn edicola Automobilismo dâEpoca di Giugno 2016La copertina è dedicata alla Porsche 550 RS 1500, âgiant killerâ anni â50. Tra gli altri servizi: Alfa Romeo 2000 GTV, Jensen C V8, BMW Isetta, lancia Aurelia B50 Cabriolet, il GP storico di Monaco e la Targa Florio, unâintervista a Daniele Audetto.Sfoglia il numeroAbbonatiRivista cartaceaAbbonati alla versione cartacea di Automobilismo d’Epoca!Rivista su tabletScarica la versione per tablet e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!Rivista per smartphoneScarica la versione per smartphone e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!
LâABC della regolarità : i concetti base10/02/2016Invia emailStampa articoloVuoi saperne di piu’? Compra Automobilismo d’Epoca 02/2016Il tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Dalla “garetta” domenicale di club al grande evento internazionale, il binomio regolarità-auto storiche è sempre più imprescindibile. Seguendo un percorso a puntate andremo alla scoperta del mondo delle “gare classiche”: regole, consigli e trucchi per imparare a diventare dei buoni driverSul numero diAutomobilismo d’Epoca ora in edicolaabbiamo iniziato un percorso in collaborazione con 3S Eventi e Digitech che ci porterà alla scoperta dellegare di regolarità, di cosa sono, come funzionano e come migliorarsi. Ne parliamo anche qui sul sito anticipando alcuni contenuti che troverete sul giornale dove ci accompagnano in questo percorso due tizi,Fausto Spiegoni e Furio Sgomitoni: impariamo a conoscerli.LE GARE DI REGOLARITÀ, I CONCETTI BASEIn Italia le gare di regolarità si dividono in due grandi famiglie principali, ovvero Classica e Sportiva. Entrambe sono divise a loro volta per auto storiche o moderne, in cui la principale differenza è data appunto dall’anzianità dei veicoli. Tendenzialmente le due categorie sono in linea di principio abbastanza simili per quanto riguarda il tipo di prove da affrontare durante il percorso. Possiamo affermare che la Regolarità Classica si svolge generalmente con vetture in configurazione originale e adatte all’uso stradale, regolarmente targate, assicurate e revisionate. Si viaggia su strade pubbliche, ad eccezione eventualmente di brevi tratti, e le gare possono avere una componente turistica ed enogastronomica più o meno preponderante.Gli eventi di regolarità sportiva hanno invece un carattere più marcatamente competitivo, possono svolgersi interamente in pista e su strade chiuse, con veicoli allestiti per le corse e quindi in grado di mantenere medie più elevate rispetto alle normali vetture stradali.Le gare vengono ufficialmente organizzate da diversi enti, C.S.A.I., A.S.I., Alleanza Sportiva Italiana, U.I.S.P., C.S.I., ciascuno in base al proprio regolamento che può presentare differenze anche sostanziali rispetto degli altri,a partire dai requisiti richiesti per i partecipanti e, spesso, per le vetture: tessere di iscrizione per i partecipanti, certificati o fiche tecniche per le vetture. Prima di esaminare caratteristiche e diversità, e sottolineato che nulla può sostituire una lettura attenta dei suddetti regolamenti, chiariamo alcuni concetti e definizioni comuni che, nell’insieme, contribuiscono a disegnare lo schema principale di una gara di regolarità.Anzitutto la definizione generale: per gare di regolarità classica s’intendono “quelle, riservate alle vetture storiche, in cui il rispetto dei tempi prestabiliti per compiere i diversi tratti del percorso costituisce il fattore determinante per la classifica”. Quindi una competizione di regolarità si svolge osservando una velocità media imposta che, semplificando, è al massimo pari a 50 km/h per la CSAI e l’UISP mentre per l’ASI non può superare i 40 km/h.Ciò non significa che tale media vada osservata in ogni istante della gara, tenendo cioè fisso il tachimetro sui 40 o sui 50 km/h. Significa, bensì, che ci si dovrà presentare ai rilevamenti di passaggio che, come vedremo, costellano il percorso, alla scadenza esatta del tempo imposto, tempo che gli organizzatori avranno calcolato proprio applicando la media alla distanza. In altri termini si potrà accelerare, rallentare o anche fermarsi, purché si arrivi al punto di rilevamento al momento giusto.ACI E CSAIA livello nazionale, A.S.I. e C.S.A.I. sono i due enti più attivi nell’organizzazione di gare e campionati. Il primo, attraverso manifestazioni dal carattere più turistico, tende a coniugare l’aspetto competitivo col divertimento dei partecipanti e con la diffusione della cultura del motorismo storico sul territorio; il secondo si concentra invece su eventi dal più spiccato sapore sportivo. L’offerta di A.S.I. per la regolarità 2016 si articola su quattro campionati: Strumentazione Libera, Strumentazione Meccanica, Formula ASI e Manifestazioni Turistiche con Prove. Specifiche e regolamenti sono disponibili sul sito www.manifestazioniasi.it. Diverso il metodo usato da CSAI, che pubblica un fitto calendario gare e a fine anno stila delle classifiche relative ai campionati Driver e Scuderie, organizzati in raggruppamenti e zone grografiche, e Top Car, un ulteriore campionato che include i coefficienti di anzianità auto. Il dettaglio delle categorie e dei campionati è consultabile all’indirizzo web www.csai.aci.it. Ai campionati nazionali spesso se ne affiancano altri minori, organizzati da club locali che si rifanno ai regolamenti degli enti ai quali sono affiliati. Ne sono un esempio il “Torri e Motori”, l’Old Cars Challenge, il Granducato Challenge, l’Interclub Lazio.Tutto su:gare regolaritÃ
10/02/2016Invia emailStampa articoloVuoi saperne di piu’? Compra Automobilismo d’Epoca 02/2016Il tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Dalla “garetta” domenicale di club al grande evento internazionale, il binomio regolarità-auto storiche è sempre più imprescindibile. Seguendo un percorso a puntate andremo alla scoperta del mondo delle “gare classiche”: regole, consigli e trucchi per imparare a diventare dei buoni driver
10/02/2016Invia emailStampa articoloVuoi saperne di piu’? Compra Automobilismo d’Epoca 02/2016Il tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:
Dalla “garetta” domenicale di club al grande evento internazionale, il binomio regolarità-auto storiche è sempre più imprescindibile. Seguendo un percorso a puntate andremo alla scoperta del mondo delle “gare classiche”: regole, consigli e trucchi per imparare a diventare dei buoni driver
Sul numero diAutomobilismo d’Epoca ora in edicolaabbiamo iniziato un percorso in collaborazione con 3S Eventi e Digitech che ci porterà alla scoperta dellegare di regolarità, di cosa sono, come funzionano e come migliorarsi. Ne parliamo anche qui sul sito anticipando alcuni contenuti che troverete sul giornale dove ci accompagnano in questo percorso due tizi,Fausto Spiegoni e Furio Sgomitoni: impariamo a conoscerli.LE GARE DI REGOLARITÀ, I CONCETTI BASEIn Italia le gare di regolarità si dividono in due grandi famiglie principali, ovvero Classica e Sportiva. Entrambe sono divise a loro volta per auto storiche o moderne, in cui la principale differenza è data appunto dall’anzianità dei veicoli. Tendenzialmente le due categorie sono in linea di principio abbastanza simili per quanto riguarda il tipo di prove da affrontare durante il percorso. Possiamo affermare che la Regolarità Classica si svolge generalmente con vetture in configurazione originale e adatte all’uso stradale, regolarmente targate, assicurate e revisionate. Si viaggia su strade pubbliche, ad eccezione eventualmente di brevi tratti, e le gare possono avere una componente turistica ed enogastronomica più o meno preponderante.Gli eventi di regolarità sportiva hanno invece un carattere più marcatamente competitivo, possono svolgersi interamente in pista e su strade chiuse, con veicoli allestiti per le corse e quindi in grado di mantenere medie più elevate rispetto alle normali vetture stradali.Le gare vengono ufficialmente organizzate da diversi enti, C.S.A.I., A.S.I., Alleanza Sportiva Italiana, U.I.S.P., C.S.I., ciascuno in base al proprio regolamento che può presentare differenze anche sostanziali rispetto degli altri,a partire dai requisiti richiesti per i partecipanti e, spesso, per le vetture: tessere di iscrizione per i partecipanti, certificati o fiche tecniche per le vetture. Prima di esaminare caratteristiche e diversità, e sottolineato che nulla può sostituire una lettura attenta dei suddetti regolamenti, chiariamo alcuni concetti e definizioni comuni che, nell’insieme, contribuiscono a disegnare lo schema principale di una gara di regolarità.Anzitutto la definizione generale: per gare di regolarità classica s’intendono “quelle, riservate alle vetture storiche, in cui il rispetto dei tempi prestabiliti per compiere i diversi tratti del percorso costituisce il fattore determinante per la classifica”. Quindi una competizione di regolarità si svolge osservando una velocità media imposta che, semplificando, è al massimo pari a 50 km/h per la CSAI e l’UISP mentre per l’ASI non può superare i 40 km/h.Ciò non significa che tale media vada osservata in ogni istante della gara, tenendo cioè fisso il tachimetro sui 40 o sui 50 km/h. Significa, bensì, che ci si dovrà presentare ai rilevamenti di passaggio che, come vedremo, costellano il percorso, alla scadenza esatta del tempo imposto, tempo che gli organizzatori avranno calcolato proprio applicando la media alla distanza. In altri termini si potrà accelerare, rallentare o anche fermarsi, purché si arrivi al punto di rilevamento al momento giusto.ACI E CSAIA livello nazionale, A.S.I. e C.S.A.I. sono i due enti più attivi nell’organizzazione di gare e campionati. Il primo, attraverso manifestazioni dal carattere più turistico, tende a coniugare l’aspetto competitivo col divertimento dei partecipanti e con la diffusione della cultura del motorismo storico sul territorio; il secondo si concentra invece su eventi dal più spiccato sapore sportivo. L’offerta di A.S.I. per la regolarità 2016 si articola su quattro campionati: Strumentazione Libera, Strumentazione Meccanica, Formula ASI e Manifestazioni Turistiche con Prove. Specifiche e regolamenti sono disponibili sul sito www.manifestazioniasi.it. Diverso il metodo usato da CSAI, che pubblica un fitto calendario gare e a fine anno stila delle classifiche relative ai campionati Driver e Scuderie, organizzati in raggruppamenti e zone grografiche, e Top Car, un ulteriore campionato che include i coefficienti di anzianità auto. Il dettaglio delle categorie e dei campionati è consultabile all’indirizzo web www.csai.aci.it. Ai campionati nazionali spesso se ne affiancano altri minori, organizzati da club locali che si rifanno ai regolamenti degli enti ai quali sono affiliati. Ne sono un esempio il “Torri e Motori”, l’Old Cars Challenge, il Granducato Challenge, l’Interclub Lazio.Tutto su:gare regolaritÃ
Sul numero diAutomobilismo d’Epoca ora in edicolaabbiamo iniziato un percorso in collaborazione con 3S Eventi e Digitech che ci porterà alla scoperta dellegare di regolarità, di cosa sono, come funzionano e come migliorarsi. Ne parliamo anche qui sul sito anticipando alcuni contenuti che troverete sul giornale dove ci accompagnano in questo percorso due tizi,Fausto Spiegoni e Furio Sgomitoni: impariamo a conoscerli.LE GARE DI REGOLARITÀ, I CONCETTI BASEIn Italia le gare di regolarità si dividono in due grandi famiglie principali, ovvero Classica e Sportiva. Entrambe sono divise a loro volta per auto storiche o moderne, in cui la principale differenza è data appunto dall’anzianità dei veicoli. Tendenzialmente le due categorie sono in linea di principio abbastanza simili per quanto riguarda il tipo di prove da affrontare durante il percorso. Possiamo affermare che la Regolarità Classica si svolge generalmente con vetture in configurazione originale e adatte all’uso stradale, regolarmente targate, assicurate e revisionate. Si viaggia su strade pubbliche, ad eccezione eventualmente di brevi tratti, e le gare possono avere una componente turistica ed enogastronomica più o meno preponderante.Gli eventi di regolarità sportiva hanno invece un carattere più marcatamente competitivo, possono svolgersi interamente in pista e su strade chiuse, con veicoli allestiti per le corse e quindi in grado di mantenere medie più elevate rispetto alle normali vetture stradali.Le gare vengono ufficialmente organizzate da diversi enti, C.S.A.I., A.S.I., Alleanza Sportiva Italiana, U.I.S.P., C.S.I., ciascuno in base al proprio regolamento che può presentare differenze anche sostanziali rispetto degli altri,a partire dai requisiti richiesti per i partecipanti e, spesso, per le vetture: tessere di iscrizione per i partecipanti, certificati o fiche tecniche per le vetture. Prima di esaminare caratteristiche e diversità, e sottolineato che nulla può sostituire una lettura attenta dei suddetti regolamenti, chiariamo alcuni concetti e definizioni comuni che, nell’insieme, contribuiscono a disegnare lo schema principale di una gara di regolarità.Anzitutto la definizione generale: per gare di regolarità classica s’intendono “quelle, riservate alle vetture storiche, in cui il rispetto dei tempi prestabiliti per compiere i diversi tratti del percorso costituisce il fattore determinante per la classifica”. Quindi una competizione di regolarità si svolge osservando una velocità media imposta che, semplificando, è al massimo pari a 50 km/h per la CSAI e l’UISP mentre per l’ASI non può superare i 40 km/h.Ciò non significa che tale media vada osservata in ogni istante della gara, tenendo cioè fisso il tachimetro sui 40 o sui 50 km/h. Significa, bensì, che ci si dovrà presentare ai rilevamenti di passaggio che, come vedremo, costellano il percorso, alla scadenza esatta del tempo imposto, tempo che gli organizzatori avranno calcolato proprio applicando la media alla distanza. In altri termini si potrà accelerare, rallentare o anche fermarsi, purché si arrivi al punto di rilevamento al momento giusto.ACI E CSAIA livello nazionale, A.S.I. e C.S.A.I. sono i due enti più attivi nell’organizzazione di gare e campionati. Il primo, attraverso manifestazioni dal carattere più turistico, tende a coniugare l’aspetto competitivo col divertimento dei partecipanti e con la diffusione della cultura del motorismo storico sul territorio; il secondo si concentra invece su eventi dal più spiccato sapore sportivo. L’offerta di A.S.I. per la regolarità 2016 si articola su quattro campionati: Strumentazione Libera, Strumentazione Meccanica, Formula ASI e Manifestazioni Turistiche con Prove. Specifiche e regolamenti sono disponibili sul sito www.manifestazioniasi.it. Diverso il metodo usato da CSAI, che pubblica un fitto calendario gare e a fine anno stila delle classifiche relative ai campionati Driver e Scuderie, organizzati in raggruppamenti e zone grografiche, e Top Car, un ulteriore campionato che include i coefficienti di anzianità auto. Il dettaglio delle categorie e dei campionati è consultabile all’indirizzo web www.csai.aci.it. Ai campionati nazionali spesso se ne affiancano altri minori, organizzati da club locali che si rifanno ai regolamenti degli enti ai quali sono affiliati. Ne sono un esempio il “Torri e Motori”, l’Old Cars Challenge, il Granducato Challenge, l’Interclub Lazio.
Sul numero diAutomobilismo d’Epoca ora in edicolaabbiamo iniziato un percorso in collaborazione con 3S Eventi e Digitech che ci porterà alla scoperta dellegare di regolarità, di cosa sono, come funzionano e come migliorarsi. Ne parliamo anche qui sul sito anticipando alcuni contenuti che troverete sul giornale dove ci accompagnano in questo percorso due tizi,Fausto Spiegoni e Furio Sgomitoni: impariamo a conoscerli.
In Italia le gare di regolarità si dividono in due grandi famiglie principali, ovvero Classica e Sportiva. Entrambe sono divise a loro volta per auto storiche o moderne, in cui la principale differenza è data appunto dall’anzianità dei veicoli. Tendenzialmente le due categorie sono in linea di principio abbastanza simili per quanto riguarda il tipo di prove da affrontare durante il percorso. Possiamo affermare che la Regolarità Classica si svolge generalmente con vetture in configurazione originale e adatte all’uso stradale, regolarmente targate, assicurate e revisionate. Si viaggia su strade pubbliche, ad eccezione eventualmente di brevi tratti, e le gare possono avere una componente turistica ed enogastronomica più o meno preponderante.
Gli eventi di regolarità sportiva hanno invece un carattere più marcatamente competitivo, possono svolgersi interamente in pista e su strade chiuse, con veicoli allestiti per le corse e quindi in grado di mantenere medie più elevate rispetto alle normali vetture stradali.
Le gare vengono ufficialmente organizzate da diversi enti, C.S.A.I., A.S.I., Alleanza Sportiva Italiana, U.I.S.P., C.S.I., ciascuno in base al proprio regolamento che può presentare differenze anche sostanziali rispetto degli altri,a partire dai requisiti richiesti per i partecipanti e, spesso, per le vetture: tessere di iscrizione per i partecipanti, certificati o fiche tecniche per le vetture. Prima di esaminare caratteristiche e diversità, e sottolineato che nulla può sostituire una lettura attenta dei suddetti regolamenti, chiariamo alcuni concetti e definizioni comuni che, nell’insieme, contribuiscono a disegnare lo schema principale di una gara di regolarità.
Anzitutto la definizione generale: per gare di regolarità classica s’intendono “quelle, riservate alle vetture storiche, in cui il rispetto dei tempi prestabiliti per compiere i diversi tratti del percorso costituisce il fattore determinante per la classifica”. Quindi una competizione di regolarità si svolge osservando una velocità media imposta che, semplificando, è al massimo pari a 50 km/h per la CSAI e l’UISP mentre per l’ASI non può superare i 40 km/h.
Ciò non significa che tale media vada osservata in ogni istante della gara, tenendo cioè fisso il tachimetro sui 40 o sui 50 km/h. Significa, bensì, che ci si dovrà presentare ai rilevamenti di passaggio che, come vedremo, costellano il percorso, alla scadenza esatta del tempo imposto, tempo che gli organizzatori avranno calcolato proprio applicando la media alla distanza. In altri termini si potrà accelerare, rallentare o anche fermarsi, purché si arrivi al punto di rilevamento al momento giusto.
A livello nazionale, A.S.I. e C.S.A.I. sono i due enti più attivi nell’organizzazione di gare e campionati. Il primo, attraverso manifestazioni dal carattere più turistico, tende a coniugare l’aspetto competitivo col divertimento dei partecipanti e con la diffusione della cultura del motorismo storico sul territorio; il secondo si concentra invece su eventi dal più spiccato sapore sportivo. L’offerta di A.S.I. per la regolarità 2016 si articola su quattro campionati: Strumentazione Libera, Strumentazione Meccanica, Formula ASI e Manifestazioni Turistiche con Prove. Specifiche e regolamenti sono disponibili sul sito www.manifestazioniasi.it. Diverso il metodo usato da CSAI, che pubblica un fitto calendario gare e a fine anno stila delle classifiche relative ai campionati Driver e Scuderie, organizzati in raggruppamenti e zone grografiche, e Top Car, un ulteriore campionato che include i coefficienti di anzianità auto. Il dettaglio delle categorie e dei campionati è consultabile all’indirizzo web www.csai.aci.it. Ai campionati nazionali spesso se ne affiancano altri minori, organizzati da club locali che si rifanno ai regolamenti degli enti ai quali sono affiliati. Ne sono un esempio il “Torri e Motori”, l’Old Cars Challenge, il Granducato Challenge, l’Interclub Lazio.
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