La Bertone Runabout incoronata a Pebble Beach

La one off by Bertone, antenata della X 1/9, conquista il Trofeo Gran Turismo

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La futuristica concept-car Autobianchi Runabout del 1969 proveniente dalla Collezione ASI Bertone ha conquistato il prestigioso Trofeo Gran Turismo nell’ambito del Concorso d’Eleganza di Pebble Beach, svoltosi domenica 21 agosto sulla costa californiana di Monterey, USA.

Il Presidente dell’ASI, Alberto Scuro, ha condotto la vettura sulla passerella più importante del mondo ed ha ritirato il premio visibilmente emozionato per il significativo riconoscimento ottenuto.

“Sono tre volte orgoglioso – ha dichiarato Scuro al termine della premiazione – prima come Presidente ASI, poi come appassionato di motorismo storico e naturalmente come italiano.

ASI si è fatto nuovamente portabandiera della cultura motoristica italiana di fronte al gotha mondiale del collezionismo e degli esperti di settore. La Runabout è stata selezionata per partecipare al Concorso di Pebble Beach grazie alle sue peculiarità stilistiche e alla sua unicità, le stesse caratteristiche che hanno portato alla sua tutela e protezione da parte del Ministero della Cultura, così come per tutti gli altri esemplari della Collezione Bertone acquisita dall’ASI nel 2015 e divenuta patrimonio del nostro Paese e di tutti gli italiani”.

La Bertone Runabout – esposta insieme agli altri 78 esemplari della Collezione ASI Bertone presso il Museo Volandia di Malpensa – venne presentata al Salone dell’Automobile di Torino del 1969 nello stand della Carrozzeria Bertone.

Si trattò di un esercizio di stile ad opera del designer Marcello Gandini che non rimase fine a se stesso, perché da questa “concept car” sarebbe nata, tre anni dopo, la piccola sportiva Fiat X1/9.

La Runabout ha uno stile di ispirazione nautica: il piccolo parabrezza, la mancanza delle porte e il rollbar alle spalle dei sedili ne sottolineano il carattere sportivo e l’essenzialità votata al puro piacere di guida. Elementi di spicco sono i proiettori anteriori montati lateralmente sul rollbar, che lasciano completamente sgombro il frontale a cuneo. La parte posteriore mette in evidenza la coda tronca e lo sbalzo oltre le ruote praticamente nullo. Anche l’abitacolo è votato all’essenzialità, con il solo tachimetro sulla plancia anch’esso di foggia nautica.

L’architettura meccanica della Runabout prevede il motore 4 cilindri di 1.116 cc della coeva Fiat 128 montato in posizione posteriore-centrale. La vettura sfoggia il marchio Autobianchi, poiché originariamente pensata come variante sportiva dell’utilitaria A112.

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