È basato su una Silhouette che, una volta prodotta non era stata venduta e, ritornata in fabbrica è stata utilizzata come base per il nuovo modello. La Jalpa di Ginevra 1981, facilmente riconoscibile per il suo colore speciale bronzo medio, presenta alcune caratteristiche estetiche uniche, che non verranno poi utilizzate per la vettura di serie. La rara Lamborghini, che entra in produzione nel 1982, è dotata di carrozzeria semi-portante in acciaio, ed ha paraurti e prese d’aria motore di colore nero, oltre che i fari posteriori ad andamento orizzontale ed i cerchi in lega da 16”, direttamente presi da quelli del prototipo Athon, con pneumatici ribassati Pirelli P7. All’interno, la Jalpa è lussuosamente rifinita, con ampio uso di pellame e moquette. Il tetto apribile, disegnato per agevolare le operazioni di rimozione e rimontaggio, può essere riposto in uno spazio dedicato dietro ai sedili posteriori. Gli addetti ai lavori, nelle numerose prove comparse all’epoca sulle riviste specializzate, ne descrivono entusiasti il comportamento stradale, diretto, coinvolgente e sincero. Al Salone di Ginevra del 1984, viene presentata la Jalpa “seconda serie”, caratterizzata da alcune modifiche estetiche, come paraurti e prese aria in tinta con la carrozzeria, fari posteriori dal disegno arrotondato ed interni rivisti. La vita commerciale termina nel 1988, dopo la produzione di 420 vetture. È l’ultima berlinetta Lamborghini prodotta con motore V8 e, storicamente e l’ultima autovettura sportiva di questo segmento caratterizzata da questo particolare frazionamento e posizionamento del propulsore. La Jalpa è concettualmente la diretta progenitrice della Gallardo del 2003, che diventerà una delle Lamborghini più vendute nella storia.