08 May 2023

La verità sulla Competizione

Su Automobilismo d'Epoca in edicola troverete l'intervista a Bruno Vettore, massimo esperto della Lancia Fulvia Sport Competizione, che ci racconta la storia e gli aneddoti di questa importante auto

Quante competizione furono prodotte?

Il prototipo delle Competizione era una I° serie (numero tipo 818.132), tutte le altre erano su base II° serie (numero tipo 818.332)

Ne furono prodotte 24, delle quali già 5, nell’anno 2000, erano state demolite. Tre sono quelle della Scuderia Lancia allora guidata da Cesare Fiorio, tre sono quelle della Scuderia Jolly Club, una delle quali figura sotto il nome di Ugo Locatelli, il famoso industriale del settore alimentare. Altre finirono in mano a piloti privati. Occorre fare una precisazione: la Zagato fornì alla Squadra corse Lancia un’altra auto (818.332 numero 002450), ma era un telaio (così ci spiegò Gianni Tonti) nemmeno alleggerito, perché non fu mai usato in gara dalla squadra. Non fu mai targato, ma rimase accantonato e, dopo che l’originale 001911 finì pressata, un noto giornalista la acquistò, facendola passare per quella che aveva corso a Daytona. Questa vettura non era l’auto vera, perché fu targata MI K17540 solo nell’anno 1970 ed era facile accorgersi che non poteva essere l’originale perché, richiedendo un estratto cronologico, ci si sarebbe accorti subito che non c’era nessuna targa precedente. In Italia però l’uso dell’intelligenza è merce rara e perfino una nota rivista specializzata la presentò come “la vincitrice di classe a Daytona 1969”. Un ignaro collezionista giapponese ci cascò nell’acquisto ma, dopo l’uscita del nostro libro, la rivendette. Quel telaio era stato analizzato proprio da me e, siccome Tonti aveva detto (consultando i suoi quaderni di appunti), che non aveva le forature di alleggerimento, non la considerai nemmeno una Competizione, ma un’auto stradale. Le Competizione quindi erano 24 e, siccome 5 sono state sicuramente distrutte, dovrebbero essere 19 oggi. Questo lo dico non considerando (ovviamente) tutti i falsi prodotti dal 2002 (anno di uscita del libro) fino ad oggi.”

L'intervista completa su Automobilismo d'Epoca di maggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA