Ebbene sì, è esistita una Lancia Trevi Bimotore!

Pensata addirittura come erede della 037 la strana bimotore montava due motori volumetrici, trazione integrale e soluzioni che servirono per la mostruosa S4

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Dopo aver visto alla CCA (Classic Car Auctions) il lotto della rara Lancia Trevi (in pratica la versione berlina della Beta) ci siamo messi a riflettere un attimo. Semi-sconosciuta, non troppo attraente e neanche tanto peculiare, se non forse per una versione Volumex vagamente più sportiva con compressore volumetrico e un cruscotto che pare un formaggio svizzero… eppure non esisteva una versione folle della Trevi? Ebbene sì, quella pacata berlina è servita per un modello davvero speciale, unico in realtà: la Trevi Bimotore, che – udite udite – avrebbe dovuto sostituire nei rally nientemeno che sua maestà la 037. La coupé a trazione posteriore aveva appena compiuto il miracolo vincendo il mondiale rally del 1983 contro mostri a trazione integrale come la S1 e la T16, ma ormai la necessità di quattro ruote che scavassero nel terreno era evidente. Così Giorgio Pianta – a capo della squadra corse Abarth e pilota – propone una soluzione tanto stravagante quanto creativa: usare come base la Trevi, montare due motori (uno anteriore e uno posteriore-centrale) 2.0 litri con compressore e 150 cavalli per ottenere 300 cavalli e la agognata trazione integrale.

Chissà se si sarà ispirato alla 2CV Sahara bimotore… . Fatto che sta che la Trevi diventa di colpo una hyper berlina: telaio rinforzato, portiere saldate, due enormi prese d’aria per il secondo motore, doppia strumentazione, due impianti di scarico, una trasmissione ‘unificata’ e una centralina elettronica che fa arrivare il moto al propulsore posteriore un po’ in ritardo per ridurre il sovrasterzo. La tre volumi Lancia sembra tutto tranne che al suo posto in mezzo a uno sterrato eppure i risultati e le prestazioni sono notevoli, anche se la complessità meccanica e problemi di surriscaldamento (oltre al notevole peso) interrompono il progetto. Anche perché nel 1985 arriva una certa Delta S4… . Non sappiamo se la squadra corse Abarth fosse davvero intenzionata a far correre la Trevi o se stesse semplicemente testando varie soluzioni da applicare alla decisamente più brutale e competitiva S4, fatto sta che la Bimotore rappresenta un risvolto storico intrigante, a testimonianza che a volte anche dalle auto più inaspettate possa nascere un pedigree da competizione!

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